
Dato il gran lavoro – politico ma anche mediatico – che si sta facendo per sdoganare in Italia l’utero in affitto, è bene fare un ripasso delle principali tesi in favore di tale manovra. Come si vedrà, all’apparenza funzionano tutte quante: ma, viste da vicino, non se ne salva mezza. Buona lettura.
- «Criticare l’utero in affitto è da medievali». La tesi numero uno, molto semplicemente, non è neppure una tesi: che significa infatti una frase simile? Pur di affermare qualcosa, si potrebbe pure dire che opporsi all’utero in affitto è cosa da pastafariani, ma questo – comunque la si pensi sul pastafarianesimo – nulla dice della bontà o dell’accettabilità di questa pratica, spostando furbescamente – e pure un po’ codardamente – l’attenzione altrove.
- «Se l’utero in affitto è immorale, dovrebbe esserlo anche ogni lavoro che implichi il ragionamento, che dovrebbe essere chiamato “cervello in affitto”». Anche questo ragionamento è incomprensibile: s’intende forse equiparare la prestazione di un impiegato con la messa al mondo di un bambino? E anche volendo tollerare l’espressione “cervello in affitto”: esiste qualche lavoratore all’opera per oltre 6.700 ore consecutive? Perché la gravidanza non ammette turni, part time o pause caffè.
- «Gli oppositori dell’utero in affitto si svegliano solo quando a ricorrervi sono coppie omosessuali». Questa tesi non è solo inconsistente, ma è pure clamorosamente falsa. Urge a questo proposito rammentare che in Italia l’utero in affitto è stato formalmente messo fuorilegge nel 2004 – dodici anni fa – dunque ben prima che Elton John o Nichi Vendola o altre persone omosessuali famose decidessero di ricorrere a tale pratica.
- «I figli sono di chi li cresce». Davvero? Beh, se questo è il principio è bene tener presente che, in questo modo, non si legittima solo l’utero in affitto ma anche il furto di neonati. Senza contare che il fatto che alcuni – come gli orfani o gli adottati – possano comunque essere cresciuti ed educati con successo, nulla dice circa la presunta irrilevanza del legame biologico col genitore naturale ma sottolinea solo che nella vita, nonostante situazioni difficili, non tutto è perduto.
- «I figli sono dove c’è amore». Questa perla, degna di intellettuali da Bacio Perugina, in teoria si commenta da sola mentre, in pratica, c’è da dire questo: effettivamente non si può escludere che pure nelle coppie che ricorrono a detta pratica inumana possano albeggiare sentimenti positivi, resta però il fatto che questa non dice che i figli sono di chi ama (non risultano effettuati test al riguardo), bensì di chi paga: il discorso è dunque totalmente diverso.
- «L’utero in affitto è una realtà che esiste: perché far finta di nulla?». A parte che la legge italiana non fa affatto finta di nulla – persegue quella pratica, come poc’anzi ricordato – al mondo esistono pure, purtroppo, lo schiavismo, il furto, il traffico illegale di organi, la pedofilia e mille altri fenomeni terrificanti. Molti di questi, a ben vedere, sono in aumento. Dovremmo forse legalizzarli? Da quando il diritto è un mero notaio della realtà? Chi l’ha detto che debba essere così?
- «Se la maternità surrogata è una libera scelta perché impedirla?». Per rispondere a questa tesi si potrebbero interpellare centinaia se non migliaia di donne indiane. Anche chi preferisse non farlo, comunque, prima di parlare allegramente di libera scelta forse potrebbe, per curiosità, svolgere una piccola indagine sul conto corrente che, prima di introdursi attivamente nel mercato dell’utero in affitto, avevano le donne “altruiste”.
- «D’accordo, delle coppie ricorrono all’utero in affitto: sono forse fatti vostri?». Questa tesi, in effetti, è davvero molto forte e convincente. Sul serio. Non a caso – prima di passare alle maniere forti o direttamente alla lupara – risulta che pure la mafia e con essa molte affermate organizzazioni criminali siano tradizionalmente solite individuare i soggetti ritenuti impiccioni per poi rivolgere lo stesso quesito: «Sono forse fatti vostri?».
- «I figli nascono anche in famiglie criminali, perché non farli nascere per coppie che li crescerebbero con amore?». Anche il nono tentativo di rendere digeribile l’utero in affitto, a ben vedere, è parecchio debole. Perché sì, è vero, i figli nascono anche nelle famiglie criminali ma, sorvolando sulla natura violenta dell’utero in affitto, un dubbio rimane: chi ci assicura che i figli dell’utero siano tutti eroi e santi? Ai sostenitori della compravendita dei bambini viene assegnata in omaggio una sfera di cristallo?
- «Vietare l’utero in affitto non ha senso, perché poi le coppie vanno all’estero». Apparentemente realista, pure la decima tesi a favore dell’utero in affitto viene suo malgrado sbriciolata dalla realtà: si prenda infatti l’Inghilterra, dove la pratica è prevista da molti anni col Surrogacy Arrangements Act che la consente proibendo ogni commercializzazione. Ebbene, vi sono sempre più coppie che lasciano temporaneamente la vecchia Albione alla volta di Stati Uniti, India, Ucraina.
(Foto: Screeshot: 60 Minutes)
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Mi permetto di commentare e dire la mia.
“«Se la maternità surrogata è una libera scelta perché impedirla?»”
Questa tesi, spesso, viene anche descritta con alcune “variazioni sul tema”. Infatti spesso si sente dire:
ma perchè è sbagliata la pratica dell’utero in affitto se il padre e la madre del bambino scelgono di farla:
– del tutto “liberamente”, quindi senza costrizioni, e
– in maniera del tutto “gratuita”, ossia non guadagnano nulla (zero euro)?
Bene (si fa per dire): ammesso e non concesso che una situazione simile – libera e gratuita – possa esistere nella realtà (quand’è che una persona è davvero “libera”? l’assenza di guadagni comprende i “rimborsi spese”? ecc ecc), oso suggerire una possibile risposta:
“Questa pratica non è comunque accettabile perchè le persone non si regalano. Tantomeno se sono bambini”. Oppure vogliamo davvero iniziare a sostenere la tesi secondo la quale due o più adulti, a condizione che siano “liberi” e non ne abbiano un guadagno, possono regalare altre persone, per di più minorenni?
Signor Giuliano Gozzo si occupi di qualcosa di Buono e lasci da perte le opera delle Forze del Male e dell’ Iniquita’. Cordiali saluti, Paul
Grazie Giuliano Guzzo per la tua bella fatica di pensare contrastando con l’uso corretto della ragione questa cultura montata ad arte dai signori della pubblicità. Sono tanti i debiti intellettuali che sto contraendo leggendo i tuoi libri. Buon cammino…
Pingback: Dieci tesi a favore dell’utero in affitto. Fatte a pezzi – l'ovvio e l'evidente
Raramente sono d’accordo, ma stavolta sono d’accordo più o meno su tutto.
La 3 è però non completamente vera, perchè è vero che la legge è vecchia, ma è anche vecchio che finisce sui giornali di una certa parte politica solo quando è una coppia omosessuale a ricorrere a questa pratica, che è invece utilizzata al 90% da coppie etero.
Invece in modo un po provocante vorrei introdurre una 11sima domanda a cui occorre dare risposta.
11) come si fa a criticare l’utero in affitto se persino Abramo, il padre della fede, nella Bibbia vi ricorre, facendo fare un figlio alla schiava al posto della moglie?
Essere padre nella fede non significa non peccare mai. Dopotutto anche i progenitori erano costituiti in giustizia e santità e comunque peccarono.
Sara decise di volere un figlio tramite Agar perché non si fidava della promessa divina e coinvolse Abramo. Fu tutta un’ideazione umana. L’esito del piano, ben diverso dalle intenzioni di Sara, fa capire come la loro mossa fosse tutt’altra che benedetta da Dio.
Ed anche sul fatto che quest’episodio fosse un utero in affitto ante litteram ci sarebbe da discutere, v. https://www.tempi.it/bibbia-utero-in-affitto/
che è invece utilizzata al 90% da coppie etero.
Le solite idiozie della propaganda piddina…
Cos’è, la statistica vi funziona giorni alterni?
Le coppie etero sono anche la stragrandissima maggioranza delle persone.
che è invece utilizzata al 90% da coppie etero
Le solite id*ozie della propaganda piddina accalappia-gonzo-cristiani.
Cos’è, vi ricordate della statistica solo quando vi conviene?
Non sarà perchè le coppie etero sono la stragrande maggioranza?
1. Il figlio uscito dall’utero di Agar è stato concepito con un ovulo di Agar.
2. Il figlio uscito dall’utero di Agar è rimasto con la madre e non regalato a un’altra donna.
3. Il figlio uscito dall’utero di Agar sapeva chi era sua madre e chi era suo padre.
Il paragone è del tutto privo di fondamento.