
C’era una volta un solo sesso, quello maschile, con quella femminile ritenuta una sua «versione inferiore». Poi, nel ‘700, si è fatto strada il «modello a due sessi», utile «principalmente a rafforzare le divisioni di genere e razziali collegando al corpo lo status sociale». Firmato Scientific American, in teoria – essendo stata fondata quasi 180 anni fa – una delle più antiche e rispettate riviste di divulgazione scientifica, in pratica l’ennesima testata asservita all’ideologia gender. Continua a leggere