
In poche ore, due clamorosi tonfi. In Finlandia sberlone alle urne per Sanna Marin, icona socialista, ecologista, femminista e arcobaleno in quanto cresciuta da due donne; mentre in Friuli-Venezia Giulia il Pd gender fluid di Elly Schlein, accreditato al 20%, si è fermato ad un avvilente 17% (fece meglio, nel 2018, perfino l’allora segretario ad interim Martina)
Naturalmente, sui giornali e in tv ci si girerà attorno, deviando l’attenzione sull’ultradestra (vera o presunta non importa) finlandese o sul Terzo polo al lumicino. Ma la realtà è che tutto ciò conferma una cosa semplice: la sinistra dei “nuovi diritti” domina nelle università, va fortissimo a City Life, spopola su Instagram, dilaga su Netflix, trionfa agli Oscar e all’Ariston. Peccato solo che, in democrazia, esistano pure le elezioni.
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Proprio così caro Giuliano. Io credo che la sinistra abbia fatto il suo tempo e che sarà la destra d’ora in poi a trainare gran parte dell’Europa, l’Italia sicuramente
Un caro saluto
Finché dureranno.
OT: nel post precedente – forse le è sfuggito – c’è in moderazione un mio commento di quasi un mese fa.