Famiglia o “famiglie”? La cultura dominante non ha dubbi: esistono ormai diversi tipi di unioni familiari, tutte equivalenti fra loro e meritevoli di riconoscimento giuridico; sono coloro che difendono la cosiddetta famiglia tradizionale, invece, a doversi aggiornare. Ebbene, questo libro va nella direzione opposta dimostrando come non solo la partita sulla famiglia sia ancora aperta, ma come l’unione matrimoniale fra un uomo ed una donna sia la sola, autentica famiglia. Attraverso un’analisi filosofica, storica e sociologica – e mediante una critica alla parificazione fra coppie sposate e coppie di fatto, al divorzio, all’ideologia gender e all’idea che i figli non abbiano bisogno di un padre e di una madre – questo testo mira alla riscoperta di quanto il buon senso delle persone semplici ha sempre colto e il Pensiero Unico, ogni giorno, tenta di farci dimenticare.
Guzzo G. La famiglia è una sola, Edizioni Gondolin 2014
prefazione: Eugenia Roccella
Copia ordinabile (ed ebook disponibile) sul sito della casa editrice: http://www.edizionigondolin.com/libro/la-famiglia-e-una-sola/
Sono perfettamente d’accordo. Isabella
Grazie 🙂
Ciao Giuliano. Isabella
bello il libro, Giuliano!
bello anche la foto che hai scelto sulla pagina ( intendo il cappuccino e briosc) a NA la pronunciamo così:-)
Dà la (bella )idea di una famiglai che si sveglia e fanno colazione tutti insieme…
vittoria
Da un estimatore del tuo libro (probabilmente ne esporrò il succo agli amici del Comitato Difendiamo i Nostri Figli di Sondrio, e chissà mai che non riusciamo a invitarti a parlare dalle nostre parti!), qualche domanda su un punto di vista alquanto diverso.
Mi piacerebbe un tuo parere su quanto dice Gandini in questa intervista.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-in-svezia-dove-il-figlio-si-ordina-on-line-da-catalogo-17627.htm.
Mi incuriosisce l’idea – sostenuta da Gandini – che la crisi demografica e, più in generale, la società possano trovare soluzione con un modello “alternativo” di vita familiare.
Grazie per il tuo lavoro, stai bene!
Senza dubbio l’intervista è interessante. E condivido la necessità, sostenuta da Gandini, di condurre anche campagne pro-family con prospettive nuove e diverse. Ho invece dubbi che oggi la Svezia, con 1,9 figli per donna (dati 2012), possa rappresentare una qualche soluzione demografica alternativa, cosa di cui è – a mio avviso – lecito (iniziare a) discutere quando questo numero oltrepassa la soglia di 2.1, il tasso di sostituzione. Grazie mille, caro Gianantonio, per la stima e per aver letto il libro. Un caro saluto!
La cosa buffa, anzi triste, è vedere come debba servire un libro, con tanto di “analisi filosofica storica e sociologica” per “dimostrare” un qualcosa che non va dimostrato, in quanto biologicamente ovvio, cioè che la famiglia naturale sia solo quella con padre madre e figli.
E infatti non serve!
Chi ha 2 neuroni in testa, e non è in malafede, l’ha già acquisita in sé come cosa naturale.
Gli altri sono talmente fuori da ogni logica che se non capiscono (o non vogliono capire) l’ovvio, è tanto più vano sperare di convincerli con ragionamenti più elaborati (per quanto corretti).
Comunque ti sono vicino Giuliano.
La formula padre-madre-figli è storicamente e antropoligicamente un fenomeno degli ultimi 50 anni su 300.000 della nostra specie. Serve certo più di qualche neurone per aprire un libro di storia e di antropologia per constatare che dei bambini si occupavano tutti i parenti, i membri del villaggio, la tribu. Che con la morte per malattie e vecchiaia non era raro perdere uno o entrambi i genitori 10.000 anni fa. La società evolve e pretendere di rappresentarne il modello perfetto è quanto meno ottuso e di certo non umano.
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Coronavirus per tutti voi 🙂
Anche a te e famiglia! 😀