
Non si è inginocchiata, non si è piegata, soprattutto non si è ovinamente allineata, Sam Leshnak, la calciatrice del North Carolina Courage che sabato Continua a leggere
29 lunedì Giu 2020
Posted politicamente corretto
inNon si è inginocchiata, non si è piegata, soprattutto non si è ovinamente allineata, Sam Leshnak, la calciatrice del North Carolina Courage che sabato Continua a leggere
28 domenica Giu 2020
Posted politicamente corretto
inMartedì «dopo 25 anni di dibattiti, sei tentativi parlamentari, la tenace opposizione della Cei, la legge contro la omotransfobia, approderà finalmente in Aula». A dare Continua a leggere
25 giovedì Giu 2020
Posted Cavalieri e principesse
inAssisto divertito alla notizia della polemica esplosa in diretta su Radio Capital, sulle cui frequenze nelle scorse ore si è consumata una lite tra la scrittrice Michela Murgia – già distintasi per idee di rilievo epocale, dall’ideazione del “fascistometro” all’esortazione a preferire il termine «matria» in luogo del pericolosissimo «patria» – e lo psichiatra Raffaele Morelli. A divertirmi è il motivo dello scontro, determinato dall’affermazione di Morelli secondo cui che «le bambine giocano con le bambole»; una tesi udita la quale Murgia, per quanto abbia cercato di mimetizzarlo, è inorridita. Cosa mi diverte? Il fatto che lo psichiatra milanese ha semplicemente detto una cosa vera.
Generalmente, i bambini preferiscono giocattoli meccanici e movimentati o che richiamino il movimento – dalla camioncino all’astronave, fino alla palla -, mentre generalmente (avverbio che non ripeto a caso) le bambine preferiscono bambole, possibilmente di colore rosa o comunque non certo di tonalità cromatiche troppo fredde. Non solo. La differenza tra i sessi si riscontra sia nella preferenza dei giocattoli, sia nello stesso stile di gioco; e sia tra i bambini sia tra i cuccioli di primati di sesso diverso, come, sulla base di decine di ricerche, ho evidenziato nelle pagine nel mio libro Cavalieri e principesse (Cantagalli 2017, pp.39-55).
Questo non significa che se una bambina che non gradisse le bambole o se un bambino che non impazzisse per le macchinine ciò costituirebbe chissà quale anomalia: ciascuno ha una sua personalissima e irripetibile identità, ancorché espressione del maschile o del femminile. Tuttavia, Raffaele Morelli – repetita iuvant – ha detto una cosa vera. E che questo stupisca Michela Murgia, arrivando a generare perfino una polemica, non è un problema per lo psichiatra milanese, per la scrittrice sarda e neppure per Radio Capital: è un problema per tutti noi. Vuol dire che il politicamente corretto ci sta rimbambendo, a beneficio di un’ignoranza che avanza a grandi passi.
21 domenica Giu 2020
Posted Chiesa
inSpero che questa volta una voce si levi. Una voce chiara, possibilmente una voce religiosa, in ogni caso una voce incavolata come la mia, per quanto Continua a leggere
19 venerdì Giu 2020
Posted Ideologia gender
inNei giorni in cui in Italia il dibattito sul disegno di legge contro l’omotransfobia si fa più acceso, si sente parlare di «discriminazioni», di «violenze» da contrastare Continua a leggere
18 giovedì Giu 2020
Posted cronaca
inHo scoperto per caso della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus, ed altrettanto per caso ho scoperto dell’esistenza di Sergio Sylvestre, per cui mi tengo Continua a leggere
14 domenica Giu 2020
Posted cronaca
inPer quanto appaia strano, sono sollevato che i sedicenti antirazzisti de noantri, ieri a Milano, abbiano insozzato il monumento a Indro Montanelli posto nel luogo là dove Continua a leggere
13 sabato Giu 2020
Posted storia
inTra le statue prese di mira in questi giorni dalle sedicenti manifestazioni antirazziste, ce ne sono anche alcune di Cristoforo Colombo. Non è la prima volta. Già tre Continua a leggere
11 giovedì Giu 2020
Posted aborto
inIn attesa che vengano dichiarate razziste pure le mie scarpe, di un irriverente color marrone, evidenzio che Continua a leggere
09 martedì Giu 2020
Posted cronaca
inFra i tanti motivi che mi portano a prender convinte distanze dall’antirazzismo teppistico di queste settimane, che, iniziato come movimento Continua a leggere