
Si racconta che Diogene Laerzio in pieno giorno fosse arrivato a circolare con una lanterna e, interrogato su cosa stesse facendo, abbia risposto: «Cerco l’uomo». Succedeva suppergiù 2.000 anni fa, bei tempi. Sì, perché nel frattempo le sono drammaticamente peggiorate, ed ora bisogna cercare addirittura la donna. Il maschio, infatti, è culturalmente smantellato da tempo – liquidato alla voce patriarcato, femminicidio, suprematismo bianco -, ma in compenso si sperava che la donna, almeno lei, sopravvivesse. Invece niente: pure l’identità femminile, ormai, è quasi materia da Chi l’ha visto?
La liquidazione della donna si sta difatti consumando ogni giorno attraverso il pensiero genderista che riduce l’essere maschi o femmine a mera «percezione di sé» indipendente «dall’aver concluso un percorso di transizione» (lettera d), comma 1, art. 1 del ddl Zan); la donna viene così progressivamente immersa nell’acido delle percezioni individuali – basta sentirti tale e lo sei -, e temo che pure il femminismo radicale, contrario a tale estrema deriva, arrivi quando i buoi sono già scappati. Non solo. A ben vedere, lo stesso femminismo è in parte corresponsabile di questa situazione.
Non è un sospetto, ma logica: se passi decenni a decostruire l’idea dell’angelo del focolare, della madre e poi pure della sposa, puoi non puoi lamentarti se pure l’idea di donna viene decostruita. Decostruzione chiama decostruzione, perciò chi è causa del suo mal pianga sé stesso. Ma come fare, allora, per trovare prove dell’esistenza della donna, fermando l’attuale corsa verso l’abisso? La biologia, in teoria, dovrebbe bastare, se non fosse che è proprio da lì, e precisamente dalla biologa Anne Fausto-Sterling, che decenni or sono prese piede la teoria dell’esistenza non di due, bensì di cinque sessi (The Sciences, 1993).
Certo, dal mondo scientifico boccate di buon senso ancora arrivano – «sex is dichotomous» si legge in una recente pubblicazione di endocrinologia (Endocrine Reviews, 2021) -, ma potrebbe non bastare. Anche perché il motivo per cui si è giunti a dubitare dell’esistenza dei sessi e della stessa donna, in fondo, è religioso: rimossa la fede in Dio, dopo un po’ è venuta meno quella nell’uomo; messo cioè da parte il Creatore, ecco che si dubita pure del creato, a partire dal suo vertice. Da là dunque urge ripartire. Ai Diogene di questi anni, se ce ne sono, non si diano allora lanterne, ma testi di sant’Anselmo e san Tommaso d’Aquino. Per risalire la corrente, tocca prima sincerarsi dell’esistenza dell’acqua.
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Ma ancora questi non riescono a vedere la loro mancanza di logica, Per sentirsi femmina o maschio bisogna sapere cosa sia una femmina o un maschio.
Secondo qualche studio non più dell 1,2% della popolazione è in qualche modo coinvolto da dubbi sul proprio sesso . E non più del 5% complessivamente ha qualche tendenza omosessuale. Eppure il 70% degli articoli dei blog cattolici tratta di questo argomento come se fosse la causa di tutti i mali della famiglia e dell umanità, quando sappiamo benissimo che la crisi della natalità è tutta interna alle coppie perfettamente tradizionali , che si sposano a 40 anni e fanno un figlio unico.
Articoli su articoli per difendersi dal DDL Zan, mentre nessuno attacca in modo serio queste coppie perfettamente eterosessuali che pero per mille ragioni (alcune plausibili atre molto meno) rinunciano a sposarsi per anni , vivono da eterni fidanzati passando da una unione all altra e di fatto campano di disimpegno eterosessuale. Milioni di persone che le passano accanto caro Guzzo , e lei non le nota, non ci fa caso, la ingannano , le sembrano a posto ma in realtà stanno negando la propria umanità rimandando all infinito il loro ingresso nell’ eta adulta.
Quando vi toglierete il prosciutto dagli occhi e comincereste a capire che se C’è una generazione marcia è proprio quella perfettamente eterosessuale?
Mai penso , perché ovviamente bisogna sempre cercarsi un nemico da odiare e a cui dare la colpa dei nostri peccati.
Osservazione sacrosanta !
Dovremmo essere proprio noi “tradizionali”, che riteniamo essere parte sana della società, a crescere e smetterla di fare i bambini. Fuori le palle e torniamo a fare il nostro dovere di uomini/padri/mariti senza se e ma.
Essere Esempio !
Ama la “trincea” odia il “salotto” !
Ma credo che queste esortazioni rimangano vane … l’ aperitivo ed il calcetto del mercoledì non possono mancare, uffa …
Carlo
Osservazione sacrosanta !
Dovremmo essere proprio noi “tradizionali”, che riteniamo essere parte sana della società, a crescere e smetterla di fare i bambini. Fuori le palle e torniamo a fare il nostro dovere di uomini/padri/mariti senza se e ma.
Essere Esempio !
Ama la “trincea” odia il “salotto” !
Ma credo che queste esortazioni rimangano vane …l’ aperitivo ed il calcetto del mercoledì vengono prima…
Ma infatti Carlo viviamo una generazione cattolica eterosessuale che non ha mai letto o digerito fino in fondo Humane Vitae , che rimanda eternamente le scelte e trova sempre nuovi alibi per rimandarle. Intendiamoci la società è cambiata completamente e l accesso al lavoro da giovani è pressoché impossibile a meno che non si tratti di lavori che non danno concrete prospettive. Eppure nonostante queste evidenze una parte di cattolici concentra tutti i propri sforzi sulla vita degli altri , cercando di convertire gli altri invece di convertire se stessi. Sono cattolici “politici” che cercano di far collimare il vangelo con le proprie idee politiche , e se non collima..be…tanto peggio per il vangelo. Diventa allora necessario banalizzare alcune indicazioni di Cristo o cambiarne il senso , pur di potersi definire “cristiani”. Tutta la vita di Cristo e degli apostoli e dei primi successori è stata una vita di testimonianza , innanzitutto con la propria vita.
Da sempre il miglior modo per fare “gruppo”, quando non si hanno idee forti, è quello di eleggere un “nemico” esterno , da cui bisogna guardarsi e che bisogna attaccare. “Andrebbe tutto bene se : non ci fossero i migranti , non ci fossero gli omosessuali , non ci fossero i buonisti , i fessi , i volontari , i mendicanti troppo insistenti , i vicini rumorosi , non ci fosse Salvini o letta, la legge Zan, etc etc”. Il nemico è altrove e d’altra parte Orwell lo sapeva bene . Tutti questi cattolici lo leggono solo guardando al “grande fratello”, senza saper riconoscere nell’eterno nemico immaginario che in “1984” viene continuamente combattuto proprio quel nemico che gli viene proposto da blog e siti e pubblicazioni fanta-cattoliche che di fatto cercano solo il consenso personale , nella speranza che questo porti benefici economici o politici personali (le potrei fare nomi e cognomi di persone che con questo sistema si stanno preparando alla “discesa in campo” politica usando la fede come volano per accedere ai 15.000 euro al mese di stipendio parlamentare) .
Il nemico esiste e si chiama Demonio , e gongola nel vedere che i cattolici, invece di vivere fino in fondo come cattolici evitando di peccare , concentrano i loro sforzi per impedire il c.d. “peccato ” degli altri , che è una attività che Gesù non ha mai chiesto. Egli infatti sempre parlava direttamente ai discepoli (“vi hanno detto che si può fare questo , ma VOI non lo fate”). Perché solo nella liberta , compresa la libertà di peccare , si può esprimere la grazia di non farlo. Buona domenica
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