
La nuova copertina dell’Espresso, in realtà, non è una copertina. É un necrologio. Ritrae la fine della famiglia, della compresenza di padre e madre, della differenza tra i sessi, dell’allattamento, del diritto di un bambino ad essere educato e non indottrinato. Significativamente, poi, il soggett* ritratt* è senza occhi. Forse per non correre il rischio di vedersi o forse perché una società che si suicida – degradando la religione a opinione ed elevando i desideri a dogmi – non può che essere cieca.
Perché non vede che i figli son doni e non pretese, che ormoni e chirurgia camuffano un’identità ma non la cambiano, che non si può dire «la diversità è ricchezza» e poi tifare per il ddl Zan, che falcidia la prima diversità: quella di pensiero. Per una volta, credo passerò in edicola a comprarlo, L’Espresso e spero lo facciano in tanti, assicurando magari un record di vendite. Così gli archeologi del futuro, studiando il tracollo della società occidentale attraverso le letture dei loro avi, vedranno che no, non è stato affatto un caso.
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Il DDL Zan non falcidia nulla, tranne violenza e discriminazioni basate su pregiudizi odiosi. Nessuno dei suoi articoli rischia nemmeno lontanamente la censura o la persecuzione. L’art 4 della legge è chiaro. Sul resto, appunto opinabile, non entro nel merito. Basterà la legge Zan a tenere a bada chi, sulla scorta delle sue aspre sentenze di condanna penserà di tradurle in insulti, o peggio violenze. Saluti.
Quindi siccome abbiamo leggi che vietano truffa furto omicidio stupro pedofilia spaccio di droga associazione mafiosa rapina a mano armata, possiamo godere di una società priva di truffatori ladri assassini stupratori pedofili spacciatori mafiosi rapinatori: evviva!
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In realtà si tratta di una donna, Wyley Simpson, che si è fatta rimuovere chirurgicamente il seno (vedi le cicatrici) e che aveva cominciato ad abbuffarsi di ormoni maschili, perché lei e suo marito volevano formare una coppia omosessuale. Solo che a un certo punto lei è rimasta incinta.

Il che tra l’altro dimostra che se nasci donna, chirurgia o non chirurgia, ormoni o non ormoni, sempre donna rimani. E viceversa.
E come direbbe il buon Kit Carson, “corna di Satanasso!” (del resto basta vedere i tatuaggi mortigeni).
Ancora un secolo fa la donna barbuta era roba da freak, ora pretendono si creda che sia il progresso…
Senza contare che se è rimasta incinta, tanto “omosessuale” questa relazione col marito non deve essere stata. Occhio comunque con questi commenti, che se ti sente Zan stai fresco.
Non si può vivere in eterno…
Amo follemente questa scena e l’ho proposta più di una volta nel mio blog. Anche di recente, naturalmente: trattando questo genere di temi è impossibile farne a meno. E grazie per avermela rifatta godere ancora una volta.
L’ha ripubblicato su Organon.
L’ha ripubblicato su Organon.
Articolo interessante! Ma, vorrei condividere un articolo legge che può essere utile per molti https://maternita-surrogata-centro.it/maternita_surrogata.pdf
Buona lettura!
Salve, vorrei condividere la mia esperienza. Anche io come tanti altri genitori avevo perso la speranza. Però, c’è un detto: – la speranza muore per ultima. Un giorno mi sono imbattuta su un sito della clinica Ucraina del prof Fescov situata nella città di Kharkiv. Ho deciso di tentare. Rivolgendomi alla stessa sono rimasta soddisfatta dei trattamenti eseguiti (FIVET + genomica umana), personale eccellente, grazie a loro oggi tra le mie braccia coccolo il mio piccolo diamantino di nome Michele. ❤️