Sogno una Norimberga sanitaria e la sogno con, sul banco degli imputati, l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Perché? Perché questa agenzia speciale dell’Onu – cui il presidente Trump deciso di chiudere i rubinetti – ha enormi responsabilità sulla diffusione della pandemia. Tanto per cominciare perché ha fatto babelica confusione sul tema delle mascherine, da una parte asserendo prima che «non ci sono prove che proteggano le persone che non sono malate», dall’altra – come ha notato il Post.it – consentendo che gli stessi funzionari Oms si presentassero mascherinati alle conferenze stampa e oggi dicendo che tali dispositivi diventeranno «la norma».
Ora, posto che ad oggi non esiste una certezza definitiva sull’utilità delle mascherine, rilevo come esista qualcosa che si chiama principio di precauzione, che nel dubbio impone la soluzione più cauta: l’Oms non ci poteva pensare, diciamo, qualche mese fa? Ma torniamo alla Norimberga sanitaria, perché la responsabilità maggiore di chi avrebbe dovuto proteggerci dal Covid-19 è probabilmente stata quella, all’inizio di questa tragedia, di non salvaguardare la salute mondiale ma le bufale locali: quelle del governo cinese, che ha dichiarato un certo numero di decessi salvo – lo si è scoperto poi – far lavorare i forni crematori di Wuhan trenta ore al giorno.
Come mai l’Oms si è fidata di Pechino, che oltretutto contribuisce con appena lo 0,44% delle donazioni all’agenzia? La domanda ha senso dato che è ormai accertato che, in Cina, il primo caso clinicamente diagnosticato risalga al 2 dicembre; peccato che il governo di Pechino abbia annunciato la prima morte solo l’11 gennaio, con un mese di vuoto nel quale non si comprende come mai l’Oms non abbia fatto nulla o quasi di utile non per la Cina, ma per il mondo. Come se non bastasse, la stessa agenzia che ha così mal gestito la pandemia ha trovato il tempo, in queste settimane, di caldeggiare l’aborto procurato come «servizio essenziale». Bene, cara Oms, allora inizia tu con il dare il buon esempio: abortisciti.
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Ma la colpa non era di quelli che facevano la corsetta?
In realtà l’OMS ha fatto molto di più, ma proprio molto molto molto:
https://ilblogdibarbara.wordpress.com/2020/04/10/lassassino-e-i-suoi-complici/
L’OMS, così come l’UNICEF e tante altre organizzazioni internazionali sono organizzazioni inutili se non addirittura dannose.
Ma se guardiamo in casa nostra, di virologi (cervelli nostrani residenti o fuoriusciti, questi ultimi per fortuna del nostro Paese, i primi rimasti sul patrio suolo con grande nocumento per tutti noi) e non solo virologi che hanno parlato e continuano a parlare a vanvera si contraddicono gli uni gli altri ma contraddicono anche se stessi, ne potremmo elencare parecchi.
Il principio di precauzione non dovrebbe prevedere solamente che nel dubbio si attui la soluzione più cauta (sacrosanto!), ma anche che nel dubbio si taccia, in attesa che il dubbio sia dissipato e sia sostituito da una certezza.
La verità, caro Presidente Conte che ha istituito una “task force” contro le “fake new”(pagandola, immagino, con soldi che sarebbero meglio utilizzati se distribuiti a chi ha fame), è che i primi a spargere notizie false o semivere o incomplete o contraddittorie sono coloro che fanno bella mostra di sè durante le conferenze stampa o nelle trasmissioni televisive; il tutto mentre tanti medici, anonimi e resi ancora più anonimi dalle mascherine che utilizzano per fare, in silenzio, il loro dovere, lavorano davvero, osannati oggi come eroi, esposti domani, probabilmente, a cause risarcitorie, se sopravviveranno.
Una verità che cambia tutti i giorni NON può essere una verità, anche se proclamata da “insigni” virologi. Non sarebbe meglio ammettere onestamente che NON SAPPIAMO ABBASTANZA di questo virus e delle sue origini per poter dire qualcosa di sensato e definitivo e che quindi, in attesa di avere qualche certezza, meglio essere più prudenti possibile? Questa è l’unica verità: la nostra ignoranza.
Io temo che la realtà, in futuro, smentirà (a dire il vero lo sta già facendo) anche qualcuna delle odierne smentite di presunte “fake new”. Che forse tanto “fake” si riveleranno non essere state.
No, nessun “aborto” dell’OMS, nè degli illustri fanfaroni che sputano sentenze, smentiti il giorno dopo da altri illustri fanfaroni o da se stessi. Piuttosto, giusto metterli fin da subito nelle condizioni di non nuocere (a mio parere Trump ha fatto benissimo ad interrompere i finanziamenti all’OMS; tutti dovremmo farlo) e poi che paghino a suon di euro e dollari di tasca loro, per i danni che hanno fatto in questi mesi e che ancora, ahimè, faranno.