«Libertà di coscienza». «I temi etici sono divisivi». «Su quello decidano le donne». «L’autodeterminazione non si tocca». «Non torniamo al Medioevo». La gran parte dei politici italiani ed europei, quando si tratta di questioni antropologiche, sa purtroppo solo farfugliare queste banalità, frasette che non significano nulla ma che suonano tanto bene e, soprattutto, evitano il rischio di finire sotto il tiro dei mass media apparendo fondamentalisti. Un rischio che il politico più potente del mondo, l’inquilino della Casa Bianca, evidentemente non conosce, di cui non si cura.
Diversamente non si spiegherebbe come mai Donald Trump, oltretutto a fine mandato e quando poteva risparmiarsi un passaggio che non si sa bene che consensi possa assicurargli, abbia scelto di nominare alla Corte Suprema Amy Coney Barrett. Già, perché la Barrett è sì una giurista di spessore, è sì una donna in carriera (come piace alla cultura dominante), e sì giovane (neanche 50 anni), ma ha almeno due enormi difetti: è madre di tanti figli (sette, di cui due adottati) ma, soprattutto, è cattolica e coerente. Vive cioè fino in fondo i suoi valori e le frasette demenziali di cui sopra, ecco, non le interessano.
Dunque in piena campagna elettorale per la riconferma, quando ogni mossa può pesare sui sondaggi – che tra l’altro lo danno già ben indietro -, il biondo e lampadato Trump ha nominato alla Corte Suprema una giudice che non solo è d’ideali politicamente scorrettissimi, ma è pure pupilla di Antonin Scalia, l’indimenticabile giudice anch’egli presso quella Corte che, per decenni, ha firmato più opinioni di minoranza che di maggioranza, tanto era preoccupato d’accodarsi al gregge. Significa che la Barrett non farà sconti e che la Corte suprema, che con lei raggiunge una netta maggioranza conservatrice, potrà letteralmente riscrivere la storia. Thank you, Donald.
L’ha ripubblicato su Organone ha commentato:
Thank you Mr. President
“Già, perché la Barrett è sì una giurista di spessore, è sì una donna in carriera (come piace alla cultura dominante), e sì giovane (neanche 50 anni), ma ha almeno due enormi difetti: è madre di tanti figli (sette, di cui due adottati) ma, soprattutto, è cattolica e coerente. “: bellissimi difetti, direi. 😊
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Mitico Trump!
L’ha ripubblicato su Pastor Aeternus proteggi l'Italia.
Credo che la loro Costituzione vieti la discriminazione per motivi religiosi. Invece la (…) Unione Europea discrimina; ricordiamo quello che è capitato nel 2004 a Rocco Buttiglione. Altroché più Europa!
Nei sette minuti di accettazione della designazione la Barrett sottolinea i punti essenziali: amore per gli Stati Uniti e la sua Costituzione, appartenenza grata alla sua numerosa famiglia, discepolanza dal giudice Scalia di cui ammira la libertà di giudizio e il coraggio della testimonianza. Direi che sono parole da ammirare e da considerare storiche.
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Di lei mi piace che non c’è distanza tra essere cattolici ed amare il proprio paese. In Italia i cattolici amano gli altri paesi e odiano il proprio, a cominciare dalla lingua, dalla cultura e dalla difesa del territorio. Comunque si annuncia la Fede con la chiarezza dottrinale, non con il miscuglio del nostro tempo.
Mah! Che generalizzazioni del piffero… “In Italia i cattolici…”
I cattomarxisti bergogliani sicuramente, mai cattolici tradizionali non credo affatto.