Per tutti i brutti e cattivi che ritengono che l’immigrazione, per quanto sempiterna, sia un fenomeno da governare e non già da subire, cambia poco; ma per le anime belle dei «ponti» dovrebbe cambiare – e parecchio – il fatto che sia la Spagna guidata da Pedro Sánchez quella che, per contrastare gli approdi dei clandestini in terra ispanica attraverso le enclavi africane di Ceuta e Melilla, ha deciso la costruzione del muro metallico di contenimento che costerà oltre 15 milioni di euro e che, con i suoi 10 metri, rischia di essere il più alto del mondo (quello di Trump arriva a 9,1 metri).
Sì, perché in Spagna al potere non ci sono i sovranisti, i Salvini o le Meloni, bensì un esecutivo notoriamente socialista, quello di Sánchez appunto. Dunque, come la mettiamo? Come definire questa decisione non proprio marginale? Sarebbe interessante saperlo. Storicamente già sapevamo che, dal Muro di Berlino a quello messicano – che né Clinton né Obama seppero smantellare, anzi – i compagni progressisti hanno, come dire, un certo feeling con le barriere. Oggi Sánchez ce lo conferma ma le grida di sdegno dei nostri guru dell’accoglienza, chissà come mai, tardano ad arrivare. Misteri agostani.
Il solito malpensante! Si stanno organizzando per venire a protestare tutti insieme, ecco perché al momento non li vediamo. Uffa.
Tra i guru dell’accoglienza in prima fila ci sono Coop e Caritas.
La Cei è sorda, occorre tirare conclusioni.
Non dimentichiamo che al governo di Madrid non c’è solo la sinistra di Pedro Sánchez ma anche l’ESTREMA SINISTRA, il partito Podemos.
Mi pare un articolo con domande prive di senso, in genere quasi nessuno ha mai detto che gli immigrati possono venire quando vogliono. A parte il Papa forse.
In secondo luogo costruire un muro a Ceuta è facile, costruirlo sulle Alpi o sul Mediterraneo un po’ più complicato e o costoso.
La vera diatriba in Italia su: migranti, porti chiusi etc , non è se lasciarli venire o meno ma se lasciarli morire in mare o meno, due cose totalmente diverse. Credo che se avessimo come unico confine solo qualche kilometro di muro, ben pochi avrebbero da ridire.
Per questo nessuno ha da ridire sul muro di Ceuta. Non perché sia fatto da un partito piuttosto che un altro.
Il problema cosa farne dei migranti una volta sbarcati è un’altra cosa, cui come al solito, da bravi italiani, non ci siamo preparati per tempo, quanti anni sono che abbiamo la migrazione? Ci sono passati attraverso destre e sinistre, soprattutto destre. Cominciarono dai paesi dell’est, europei e non, marocchini ne abbiamo sin da quando andavo all’asilo. Sberciamo tanto prima delle elezioni con programmi da duri e puri, poi all’atto pratico nessuno ha le palle di metterci mano, né la destra né la sinistra. Il programma porti chiusi era solo una manovra pubblicitaria da cagasotto e quaquaraqua. In pratica lasciare che se la sbrighino le opposizioni o l’Europa o chissà chi. discorsi con Europa scarsi e da bar, piani di smistamento niente etc, tutti piccoli discorsi da nebbia agli irti colli sale ma soluzioni ed impegni veri, zero. Infatti si mandano via più immigrati oggi.
Invece di dirci quello che di facile fanno gli altri e prenderlo ad esempio, che è come vedere qualcuno correre per cento metri facili e poi chiedere perché noi non riusciamo a correre la maratona , correre e così facile.
Se vogliamo davvero farla questa maratona , occorrono piani, attrezzature e molto ma molto lavoro e poche vacanze, mettere le palle sul tavolo, come si dice, e non mandare avanti gli altri che tanto a noi vien da ridere.
Buona giornata.
L’ha ripubblicato su Organone ha commentato:
Ops
Per l’Italia, un “porto chiuso” non è che un muro, sebbene di tipo diverso. A costi contenuti, rappresenta anche l’unica barriera possibile e forse l’unico deterrente efficace contro l’odioso traffico di migranti.
Ma alla retorica politicamente corretta (e a volte corrotta) degli “accoglienti”, i muri dei “sovranisti” non piacciono… Tuttavia è comprensibile: potrebbero rivelarsi anche troppo efficaci, portando via ancora un bel botto di voti a certi partiti.
Questa ridicole e patetiche affermazioni durano da anni.
E’ evidente anche ad un bambino di 3 anni che in italia parlare di accoglienza per i migranti fa perdere milioni di voti.
Per contro si conquistano (forse) i consensi dei migranti stessi (che non possono votare) , di qualche familiare (che in genere non ha la cittadinanza e non può votare) , e di qualcuno di quelli che magari con i migranti ci lavora (qualche migliaio di persone)
Milioni di voti persi, contro qualche migliaio guadagnato.
Eppure da anni c’è sempre lo Spinola di turno che oltre a votare chi , cavalcando la paura, utilizza i migranti per guadagnare (quello si) tanti voti senza fatica, sostiene pure il contrario!
Non c’è limite alla disonestà intellettuale.
P.S. grazie Paolo Maggi
Per ML: “disonestà intellettuale?”
Ma guarda un po’! Lei, a quanto pare privo del senso del ridicolo, sta confermando proprio ciò che ho detto: si demonizzano, si incriminano e si processano i Salvini qualsiasi per impedire ogni iniziativa governativa efficace contro il traffico di clandestini. Proprio allo scopo di sterilizzare qualsiasi quantità di voti persi.
Per P Maggi: Si dà il caso che proprio le politiche di “porti chiusi” siano a oggi le uniche autentiche “salvamigranti”, in grado di rallentare e forse fermare quel disumano traffico che prima inganna, poi sfrutta e infine massacra i migranti nel mediterraneo (e nella Manica).