
Martedì «dopo 25 anni di dibattiti, sei tentativi parlamentari, la tenace opposizione della Cei, la legge contro la omotransfobia, approderà finalmente in Aula». A dare il trionfale annuncio, stamane in edicola, Repubblica, con un articolo a firma di Maria Novella De Luca. Che c’è che non va? Tante cose, evidentemente. Ma la più curiosa, che vale qui la pena ricordare, consiste nel fatto che il quotidiano fondato Eugenio Scalfari dovrebbe essere più cauto nel celebrare la nuova legge pro Lgbt. Per un motivo semplice: esso stesso è già stato accusato di omofobia. Quando?
Nel marzo 2017 allorquando, su Facebook, definì «compagno» – anziché marito – il partner del premier lussemburghese Xavier Bettel. «”Ecco mio marito”. E Repubblica scrive “il compagno”. La leggerezza dell’omofobia» commentò, irritato, Ivan Scalfarotto. Ora, non sappiamo se poi Scalfarotto, storico promotore di leggi contro le discriminazioni, abbia coerentemente querelato Repubblica per quell’omofobissimo scivolone. Però quella tirata d’orecchi c’è stata; e a noi basta ed avanza per segnalare al quotidiano scalfariano che c’è poco da gioire per il ddl Zan. Perché il bavaglio arcobaleno potrebbe, chi lo sa, toccare pure a loro.
Siamo stati tutti purificati dal sangue di Cristo, (omosessuali compresi). Si può dire cristiano solamente chi crede nel battesimo e cerca di viverlo, non chi fa rumore, perché chi vive in grazia di Dio non fa notizia, non fa rumore, ma offre la vita giorno dopo giorno per gli altri. Una moltitudine, osserva l’insegnamento della Chiesa e vive la castità del matrimonio come prescrive l’Humanae vitae ma anche l’Amoris laetitia.
Il cristiano, propriamente tale, non può essere tacciato di “omofobia” se rivendica che il matrimonio abbia ragione d’essere solo tra maschio e femmina, e se dice a chiare lettere che avere “appetiti culinari” per le parti basse rientra senz’altro nelle passioni infami stigmatizzate dall’Apostolo Paolo; io penso che questo disegno di legge volto (apparentemente) alla tutela di una minoranza “particolare” e per nulla cristiana per le ragioni che ho ddtto, sia in realtà un ulteriore step promosso da quella lobby gay che ha tanto peso politico nelle istituzioni europee. La secolarizzazione ormai in atto da decenni, assesta un altro colpo decisivo al cristianesimo! (Sono eccessivo?🤔)
L’ha ripubblicato su Pastor Aeternus proteggi l'Italia.