«And by the way, I have to announce that we are pregnant». Sì, ha detto proprio così, Ricky Martin, nell’annunciare il quarto figlio comprato tramite maternità surrogata: «siamo incinti». Parole oggettivamente notevoli: non capita spesso di veder antropologia, biologia, etica e genetica fatte a brandelli così, tutte assieme. La cosa ulteriormente drammatica è che il cantante non ha detto queste cose a casa sua durante una serata ad elevato grado alcolico – per quanto certi deliri siano inarrivabili anche per i più devoti a Bacco – ma ritirando un premio ad una serata della Human Rights Campaign, la più grande associazione Lgbt d’America.
Quel «siamo incinti» è quindi una dichiarazione pubblica. Peccato che non si riesca a trovare uno straccio di giornale, da Usa Today a Huffington Post, che nel riportare la notizia faccia notare che Ricky Martin può dichiararsi «incinto» finché vuole, ma non lo è. Non lo è mai stato. Non lo potrà mai essere. Stop. Si dà infatti il caso che i figli – tutti – abbiano da qualche parte una mamma, e non c’è somma di denaro abbastanza grande, neppure se sei «il re del pop latino», per negare questa evidenza. Perché puoi comprare una madre surrogata, puoi comprarne tre o anche quattro, ma non potrai mai comprare quella cosa pericolosa e rivoluzionaria che ultimamente è diventata la realtà. Quindi – per stare in argomento caro al portoricano – no Ricky, no Ricky, io non ci casco.
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«Da leggere!» (Diego Fusaro)
«Un libro pieno di chicche» (Rino Cammilleri)
«Un viaggio tra vicende note e meno note con lo scopo di aiutarci a sviluppare il senso critico» (Aldo Maria Valli)
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E quello psicopatico col cervello spappolato dalla cocaina si è inventato che saremmo noi ad avere l’invidia del pene.!
Beh, per un Ricky Martin che ritiene di essere incinto (rotfl!) ci sono decine di milioni di femmine – il titolo di donna essendo del tutto fuori luogo – che ritengono davvero di essere uguali ai maschi (sia chiaro, nel senso della loro personalissima idea del maschio: cialtrone-bugiardo-violento-prevaricatore-fornicatore).
L’eccezione eccezionale contro la normalità quotidiana, insomma.
E guai alle donne che scrivono ancora interventi così mirabili:
https://costanzamiriano.com/2019/09/21/il-lavoro-femminile-e-la-conciliazione-fra-lavoro-in-casa-e-fuori-casa/#comment-145228
Ciao.
Luigi
L’ha ripubblicato su Pastor Aeternus proteggi l'Italia.
Richy.tutto questo è assurdo nel assurdo.
E’un gravissimo comportamento, e nefaste per la tua vita.
La cosa inquietante, oltre la cosa in sé, è il fatto che molta gente ha applaudito e ha gioito di ciò!
Proprio vero.. dato una breve occhiata a vari giornali, i titoli dicono “we are pregnant, we are waiting”. E molti commenti parlano di “congratulazioni”
Per fortuna, non e’ sempre cosi’. I commentatori di Yahoo non hanno peli sulla lingua:
https://www.yahoo.com/entertainment/ricky-martin-expecting-fourth-child-165237382.html