Saranno pure competenti, anzi competentissimi. Intanto, però, legittimano i somari. Il governo giallorosso, tramite il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fieramonti, ha infatti deciso di legittimare – è notizia di queste ore – chi marina la scuola con una circolare che giustifica le assenze scolastiche degli studenti in sciopero contro il cambiamento climatico. Una benedizione laica al Gretismo, insomma, che da battaglia ideale ha ormai preso le sembianze del fondamentalismo religioso, con tanto di regole e comandamenti ai quali non è ammessa deroga alcuna.

Alcuni scienziati dubitano della matrice antropica dei cambiamenti climatici? Son di certo ignoranti o corrotti dai petrodollari. Il dovere primario? Battagliare contro l’inquinamento, e pazienza se agli scioperi scolastici per il clima ci si va in massa con gli smartphone per realizzare i quali serve un consumo di energia enorme, pari a dieci anni del loro utilizzo (Journal of Cleaner Production, 2018). Il rimedio al disastro? Smettere di far figli finché i governi non si svegliano, come sostengono gli oltre 1.000 giovani (alcuni addirittura di 13 anni) che hanno già aderito a #Nofuturenochildren, l’appello della diciottenne Emma Lim, la Thunberg canadese.

Siamo quindi davvero in presenza di un indottrinamento di massa che amalgama difesa dell’ambiente e neomalthusianesimo in salsa apocalittica. Già, perché al centro di tutto c’è la fine del mondo, di volta in volta aggiornata per riportare in auge il dogma verde: secondo Paul Herlich avremmo dovuto essere già tutti morti – «nel 2000», ammoniva decenni or sono il docente alla Stanford University, «l’Inghilterra non esisterà più» (The Population Bomb, 1968) -, secondo Al Gore il mondo doveva finire nel 2016, per Alexandria Ocasio-Cortez, enfant prodige dei democratici Usa, la fine è invece fissata nel 2031. Numeri in libertà, chiaro: l’importante è terrorizzare.

Terrorizzare e avvicinare i giovani alla religione ambientalista, che ha in Greta Thunberg – sostiene il politologo Jérôme Fourquet  – «una figura profetica, un ibrido tra Giovanna d’Arco e Bernadette Soubirous». Che le cose stiano in questi termini è provato dei cartelloni che della giovane svedese iniziano a circolare nelle manifestazioni ambientaliste, dove appare ritratta come una santa. Fin qui, beninteso, nulla di nuovo sotto il sole. La novità sta invece tutta, dicevamo, nell’adesione del nostro esecutivo al credo ambientalista, con gli studenti liberi di scioperare anziché studiare. Così il riscaldamento globale diventerà un problema serio per tutti: e del rimbecillimento globale, chi se ne importa.

Giuliano Guzzo

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«Da leggere!» (Diego Fusaro)

«Un libro pieno di chicche» (Rino Cammilleri)

«Un viaggio tra vicende note e meno note con lo scopo di aiutarci a sviluppare il senso critico» (Aldo Maria Valli)

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