Non desidero entrare più di tanto nel merito, mi limito a constatare. Che cosa? Che Greta Thunberg è figlia di una cantante e di un attore, produttore e autore svedesi; Carola Rackete è – parole sue – una che ha «potuto frequentare tre università, bianca, tedesca, nata in un Paese ricco e con il passaporto giusto»; Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch, è figlia di un legale e di un medico e ha in tasca una laurea conseguita in Svizzera; Giulia Berberi, il «medico» della nave Alex della Ong Mediterranea, è invece nientemeno che una dentista, per la precisione una laureata in Odontoiatria e protesi dentaria ed iscritta all’albo di Genova.
Ora, essere facoltosi non è una colpa, ci mancherebbe; fregarsene delle leggi di Paesi stranieri mettendo a rischio l’incolumità di cinque finanzieri magari sì, ma non è questo il punto. Il punto è che le nuove eroine della sinistra occidentale, le nuove icone in particolare dei progressisti europei a ben vedere sono tutte – t u t t e – giovani rigorosamente benestanti: di una casalinga, di una operatrice di call center, di una commessa, manco l’ombra. Forse è per questo che costoro possono permettersi di non pensare a fine mese, alle bollette e a tutto il resto, dedicandosi all’ambientalismo e al «volontariato». Forse è per questo che piacciono alla sinistra fucsia, come la chiama Diego Fusaro. E forse è per questo che l’elettorato brutto e cattivo guarda altrove.
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«Da leggere!» (Diego Fusaro)
«Un libro pieno di chicche» (Rino Cammilleri)
«Un viaggio tra vicende note e meno note con lo scopo di aiutarci a sviluppare il senso critico» (Aldo Maria Valli)
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Ah! La noia…
le nuove eroine della sinistra occidentale […] sono tutte […] rigorosamente benestanti
Dici così perché sei giovane! Quando ero al liceo, a fare la cosiddetta rivoluzione del cosiddetto Sessantotto erano unicamente i figli di papà; io, figlia del sottoproletariato urbano, di sicuro non potevo permettermi di buttare via il tempo in quel modo. Del resto neanche Che Guevara era esattamente un figlio del popolo.
L’ha ribloggato su Pastor Aeternus proteggi l'Italia.
Esattamente come quasi tutti i Santi, per un lunghissimo periodo storico, sono sono stati figli di ricchi nobili o borghesi.
E quando parlo di famiglie nobili parlo di famiglie largamente al di sopra della media di tutti gli altri. Basta leggere qualche vita dei santi e sante per rendersene conto.
Perchè quando devi lottare per la sopravvivenza non hai molto tempo per pensare a quello che ti circonda.
Peraltro non mi sembra che i nomi che lei ha fatto siano figli di “Ricchi di famiglia”, ma di gente che ha lavorato ed è diventata mediamente benestante. Se poi si addita una persona perchè è “addirittura” dentista, come se la laurea ed il lavoro lo avesse rubato, siamo proprio al paradosso.
Il suo articolo dice che sono Straricche. Una figlia di una famiglia di artisti svedesi, una che ha fatto 3 università (in germania l’università costa molto meno che in italia) , la figlia di un avvocato e l’ultima addirittura “dentista”. Queste sarebbero le straricche ? E allora le figlie di Trump cosa sono ?
O le figlie di Berlusconi ?
A me sembra che queste persone che lei ha citato sia gente del “alto ceto medio”, come ce ne sono centinaia di migliaia in giro. E non solo a me. Poi certo…quando invece di far parlare la realtà si fa parlare l’ideologia…allora si (Stra)parla.