Claudio Baglioni e Claudio Bisio che in queste ore si danno ragione a vicenda criticando la linea dura del governo sull’immigrazione, occorre riconoscerlo, sono bellissimi. Sono l’ennesima replica dell’umanitarismo chic, dell’accoglienza salottiera, dell’aiutiamoli subito: ma a casa vostra. Del resto, che le cose stiano così lo ha messo nero su bianco, giusto la scorsa estate, Il Tempo con un simpatico esperimento: contattò al telefono 100 fra intellettuali, vip e politici dichiaratisi pro accoglienza, scoprendo però come il 90% di essi, messo alla prova, non fosse disponibile ad accogliere profughi. Manco uno.
Tuttavia, quando si tratta di fermare il business dell’immigrazione clandestina per ridurre le traversate mediterranee, e così pure il numero degli annegati – meno partenze uguale meno morti è un’equazione inoppugnabile -, e quando le Ong si avvicinano ai nostri porti coi disperati su cui lucrano gli scafisti, ecco che con poche eccezioni i personaggi del mondo dello spettacolo si riscoprono filantropi, nemici dei confini, teneroni. Ad abbandonare i loro attici, le loro residenze monegasche, i loro golf club, giustamente, manco ci pensano. Ma fanno la morale al precario che vede il suo quartiere popolare trasformarsi nel Londonistan e magari osa votare Lega. Sono adorabili.
Troppo gentile, Giuliano, a definirli adorabili.
Forse questi “vip” hanno perso il lume della ragione…forse lo fanno per non perdere la loro posizione sociale…o forse lo fanno per disprezzo degli “ultimi”. Credo che quest’ultima sia la più plausibile.
Non solo gli scafisti lucrano su questo traffico; a quanto pare i ” volontari a pagamento” hanno un introito di 10.000€ mensili sborsati da chi?….. Facciamo finta di non saperlo.