Per tanti, tantissimi che non solo in Italia ma in Europa e nel mondo oggi la festeggiano santa Lucia (283–304) è anzitutto colei che, in risposta alle lettere di bambini che le assicurano d’essersi comportati bene durante l’anno, distribuisce generosamente doni e dolci. In realtà l’usanza, che risale agli anni Trenta del secolo scorso, esprime solo una parte di santa Lucia; la quale, è vero, pare sia stata assai generosa se si pensa che – in seguito ad un’apparizione di sant’Agata nel corso di un pellegrinaggio che Lucia, cittadina di Siracusa, fece affinché la madre, gravemente malata, guarisse – iniziò a donare tutte le proprie ricchezze a poveri e bisognosi, anche per ringraziare dell’effettiva guarigione della madre. C’è però un altro aspetto, meno noto ma ancora più importante della vita di questa santa: il suo martirio. Con l’emanazione, da parte di Diocleziano (244-311), di decreti che autorizzavano la persecuzione dei cristiani, santa Lucia – denunciata alle autorità dal pagano del quale era promessa sposa, che non sopportò la scelta della donna di dedicarsi ai bisognosi – venne arrestata e processata. Nel corso del processo sostenne fieramente di essere cristiana, tenendo testa a tutti i suoi accusatori e rifiutando di compiere sacrifici in onore degli dei romani. Rifiuto che le costò una condanna definitiva.

Fu ordinato ai soldati di spostarla per essere condotta in un «luogo infame», pubblicamente «costretta al disonore», ma santa Lucia divenne miracolosamente irremovibile. Chi la processava si convinse allora che si trattasse di una strega e, bagnatala di urina, ordinò che fossero dei buoi a spostarla, ma non ci fu nulla da fare. Si fece allora il tentativo di ricorrere al rogo, dopo averla cosparsa di pece ed olio. Contro ogni logica umana, Lucia però non bruciava, dimostrando resistenza persino alle fiamme. I romani ricorsero così all’ultima soluzione che rimaneva loro possibile praticare: la decapitazione. Che avvenne – si narra – con un colpo di spada. Si narra anche, nonostante su questo le fonti siano assai lacunose, che le furono strappati gli occhi, ragione per cui divenne protettrice della vista. La devozione popolare, più facilmente, invoca la santa come protettrice della vista a motivo del suo nome, Lucia, da Lux, che per l’appunto significa «luce». Viene festeggiata oggi, 13 dicembre, giorno della sua morte ed anche il giorno dell’anno in cui il Sole tramonta prima; quindi quello in cui, in assoluto, c’è più bisogno di qualcuno, come santa Lucia, che ci ricordi già nel nome che quella luce che oggi sembra più che mai destinata ad andarsene da domani tornerà. E sarà più di prima.

Giuliano Guzzo

>> Iscriviti al mio Canale Telegram >>