Il conservatore Brett Kavanaugh alla Corte Suprema? Attenzione, diritti a rischio. Il Comune di Verona approva una mozione a tutela della maternità difficile o indesiderata? Occhio, qui si torna al Medioevo. Il modo con cui i grandi media, anche internazionali, stanno raccontando il nuovo corso politico pro life è giornalisticamente vergognoso eppure utile a comprendere il panico abortista, la fifa di un establishment culturale che per decenni si è accreditato quale unica voce «dei diritti» ma ora vede il giochino rompersi, l’incantesimo svanire. Un timore giustificato, beninteso. La crisi della narrazione progressista, certificata da molti eventi, non ultimo il referendum in Romania contro le nozze gay, è infatti crescente, profonda, globale.

Pur avendo colonizzato redazioni, occupato sistematicamente università e case editrici, i santoni della cultura dominante se la stanno così facendo sotto. Ed è significativo, a mio avviso, che tutto questo abbia come epicentro proprio l’aborto procurato, principio di quelle «conquiste di civiltà» che tali sono state sempre presentate solo perché il popolino non reagiva , la politica di opposizione latitava e i giornali tutti, o quasi, erano genuflessi ai corifei del progresso. Ma ora, dicevamo, il vento sta cambiando; lentamente, eh – un castello di decenni di menzogne mica crolla in un secondo –, ma sta cambiando. Ed è spassoso vedere con quale riciclaggio di putridi slogan il panico abortista giorno dopo giorno si diffonde.

Si osservano infatti sessantottini settantenni dare i numeri, intellettuali in crisi, giovani vecchi nei panni di pappagalli di supporto; tutti sperare la gente creda al ritorno del Medioevo, ad agitare lo spettro di paure ancestrali – proprio loro, quelli che tuonano sempre contro chi «cavalca le paure» -, a sbroccare che è un piacere. Ma purtroppo per loro sono e saranno sforzi vani, perché se è crollato l’impero romano figuriamoci se può resistere quello progressista. Tanto più che Kavanaugh, Verona e tutto il resto, per un certo mondo, sono solamente l’inizio della fine: il meglio deve ancora venire, e saranno fuochi d’artificio. Per questa ragione mi rivolgo a te, caro Babbo Natale, sollecitandoti a raccogliere ingenti scorte di Maalox plus. E’ presto, lo so, ma quest’anno dovrai dispensarne parecchio.

Giuliano Guzzo