Dopo Elton John, un altro cantante britannico Robbie Williams ha acquistato un bebè tramite utero in affitto, la piccola Colette Josephine. La cosa faceva già deprimere così ma in questi giorni, a peggiorare la situazione, ci si sono messi i media zerbini del pensiero dominante, spiegando che in questo modo l’ex Take That è diventato «padre per la terza volta». «Padre per la terza volta»?
Bandito per la prima semmai, dato che i due figli precedenti li aveva avuti grazie a madre natura e non tramite fattura. Colette Josephine ha infatti una madre, una soltanto, ed è colei che prima di metterla su Instagram, come ha fatto Ayda Field, moglie di Williams, l’ha messa al mondo. Se vuole rimediare a questo crimine, il cantautore la riporti a quella donna canticchiando, per chiedere scusa, She’s the one.
Signore non si occupy mai delle scorie del Mondo: anche se vere. Le Aquile volano alte nei Cieli puri. Cordiali saluti, Paul Candiago
L’ha ribloggato su Betania's Bare ha commentato:
…e,come Cierresette, non è omosessuale. Non sarà che…
Dal mondo dello spettacolo può venire mai qualcosa di buono?
Sono assolutamente contro l’utero in affitto.
Allo stesso tempo però non ne posso più di sentire questi commenti dove si dice che questi bambini vanno “riportati alla mamma naturale” chiedendo scusa.
Queste mamme i bambini li VENDONO PER SOLDI. E’ una loro scelta, di certo non condivisibile, ma è così. Quindi queste mamme a questi bambini NON LI VOGLIONO, perchè preferiscono i soldi (certamente in uno stato di bisogno di cui i compratori si approfittano)
Basta con questa favoletta, come se fossero bambini “sottratti alla madre” “rapiti”, etc etc: è una fregnaccia!
Questi bambini NON SAREBBERO NATI se non fosse stato dato un compenso alla madre per farli nascere. Questa è la realtà. Nuda e cruda.
Quindi non hanno nessuna mamma che li aspetta piangente e fremente, e se li aspettasse non sarebbe disposta a riprenderli se per farlo dovesse ridare indietro i soldi.
Andrebbero sottratti ai “compratori” ed eventualmente fatti adottare da terze persone.
Giocano a fare i genitori con mezzucci da schiavista. Infatti privare un bambino del suo diritto ad avere IL padre e LA madre è di fatto privare il bambino di una sua libertà.
Mettere in vendita la propria figlia… Che cosa abominevole.
Spero per quella donna che si renda conto dell’abisso umano nel quale è precipitata pentendosi per tempo davanti a Dio e agli uomini, e passi il resto del tempo che Dio le concederà a aiutare altre donne a essere autentiche madri.
E spero anche per quest’uomo che possa pentirsi per aver acquistato merce umana, e utilizzi la sua popolarità per dissuadere altri dal fare altrettanto.
Per la piccola Colette Josephine prego perchè domani, quando inevitabilmente verrà a conoscere questa amara verità, non si perda in una spirale d’odio e di disperazione, ma possa ricevere la grazia di condurre una vita degna dei figli di Dio.