L’africanizzazione dell’Europa procede a rilento. Se ne lamenta il Post, che scrive: «Ci sono solo 3 europarlamentari neri su 751, mentre tutti i Commissari sono bianchi: quasi nessuno però si pone questi problemi». In effetti 3 su 751 è un’esigua minoranza: ma perché costituirebbe un problema? Dopo le quote rosa, è forse vicino il tempo delle quote marroni? O forse serve iniziare decimare i bianchi? L’articolo questo non lo dice. Evidenzia una presunta criticità, ma non dà alcuna vera risposta. Forse inviare a Bruxelles e Strasburgo un nutrito contingente di migranti potrebbe essere un rimedio ma valli a convincere, i simpatici accoglienti con le coste altrui.
Comunque sia, gli amici de il Post possono stare tranquilli: con questi tassi di natalità cimiteriali, che fanno del Vecchio Continente, secondo il Pew Research Center, «l’unica regione» del pianeta destinata ad assistere alla riduzione «della propria popolazione totale fra il 2010 e il 2050», l’Europa rimarrà europea solo per qualche decennio ancora. Poi diventerà mussulmana, nera, multietnica, o forse semplicemente sparirà: chi vivrà, purtroppo mi viene da dire, vedrà. Nel frattempo, chi pensa che l’Unione europea o comunque il Parlamento ospiti troppi visi pallidi e non ha tempo da perdere, può comunque consolarsi: parecchi europei, quando pensano alle istituzioni europee, sono incavolati neri. In un modo o nell’altro, insomma, alla fine i conti tornano.
Signore, veda che quando l’Europa si rende conto che Esiste, nella realta’ giornaliera in forma concreta e progressiva, anche il Resto del Mondo con 7miliardi di persone con civilizzazione, scienza e tecnologia seconda a nessuno,dovra’ capire che e’ tempo di aggiornarsi al 2018 ed uscire dal 1800 che e’ finito da tempo. Cordiali saluti, Paul Candiago. (candiago.p@bmts.com)
Cosa significa?Può spiegarsi meglio?
Già.E in Africa?E in Cina?In Giappone?La solita retorica bislacca.Si ricorda solo la tratta dei neri verso le Americhe dimenticando volutamente che furono 1, 25 MILIONI Gli europei deportati in Nord Africa tra il 1500 e il 1800.Mamma li Turchi.
Però nessuno di questi che si lamentano della “scarsa” presenza di melanodermi in Europa, si indigna della situazione del Sudafrica, nel quale, (s)governato dalla maggioranza nera dopo l’abolizione dell’apartheid del 1994, la minoranza bianca è sottoposta a continue violenze e soprusi da parte proprio dei neri, spesso e volentieri tacitamente appoggiate dalle istituzioni del paese.
Non si capisce perché tutti vogliono un’Europa di “tanti colori”, mentre invece solo i paesi degli altri continenti, a partire dall’Africa, hanno il diritto di mantenere la propria identità etnorazziale. Ma la cosa più grave è che queste tesi deliranti vengono espresse da europei autoctoni di razza caucasica.