Da anni, da mesi, pure ora che il centrosinistra italiano è in coma profondo mi tocca sentire lo stesso ritornello, e cioè che se le destre, i populisti, insomma i cattivi prevalgono è perché meglio di altri sanno «cavalcare le paure». Santo cielo, ma po’ di originalità proprio no, eh? Sempre la solita minestra. Gli elettori non possono essersi semplicemente rotti del Pd e di una certa parte politica, no: occorre puntualmente cercare un colpevole esterno. Sembra di stare all’asilo. Fra l’altro, è curioso che questo genere di “ragionamenti” (le virgolette sono d’obbligo) vengano quasi sempre da quelli che se usciamo dall’euro è la fine, se lo spread non scende siamo fritti, se Savona va all’Economia arrivano le cavallette, se difendi la famiglia tradizionale ecco che torna il Medioevo (dove si deve firmare?), se non accogliamo tre milioni di immigrati l’anno l’Europa muore (evitare tre milioni di aborti sarebbe troppo facile), se vuoi che la droga resti illegale stai dalla parte delle mafie, se voti Tizio torna il fascismo, se sostieni Caio le leggi razziali sono dietro l’angolo. Però a «cavalcare le paure» sono gli altri. Non fa una grinza. 

Giuliano Guzzo