Barchette di carta in un centinaio di città del Vecchio Continente, ieri, alla vigilia dell’odierno Consiglio europeo sull’immigrazione, per chiedere la riapertura dei porti e la chiusura delle menti. Chi la butta sul sentimentale e sul filantropico, infatti, vuole che sul flusso di disperati sulle nostre coste, «soprattutto di donne e bambini» come sottolineano sovente media astuti quanto bugiardi, ci si commuova, ma non si ragioni. Perché basta ragionare per comprendere come quest’esodo – salvo per chi ci mangia – sia un danno per tutti: per quelli costretti a partire, per quelli costretti ad accogliere e per quelli costretti a restare. Dunque capisco gli sforzi buonisti di chi vorrebbe che non capissimo. Dopo il 4 marzo e gli ultimi sondaggi, però, quello che non capisco è l’insistenza sulla narrativa caramellata dell’immigrazione, e questa voglia matta di fare Salvini al 90%.
Finché le barchette vanno
28 giovedì Giu 2018
Posted cronaca
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Caro Guzzo , non lo capisci perché per la tua mentalità è assurdo dire cose che fanno perdere voti. Non ti sfiora neppure che qualcuno possa dirle perché in coscienza ne sia convinto e non gliene importa di perdere voti per questo.
Hitler ebbe il voto della stragrande maggioranza dei tedeschi. Fece il bene della Germania e del mondo ?
C’è una religione che insegna a non conformarsi alla mentalità del mondo. In questo momento è evidente da che parte stia la mentalità del mondo , e cioè dalla partedei tanti Salvini ormai sparsi nei governi europei e mondiali. Quella religione mi sembra si chiami “ctistianesimo” e segue la via di uno che si è fatto ammazzare su di una croce pur essendo totalmente innocente , e che ha scandalizzato tutti dicendo che la via della vita è la via della croce.
Piu che chiedersi come fanno alcuni a invocare i porti aperti dovrebbe chiedersi come fate voi , e tanti altri, a definirvi cristiani e ad avere idee cosi meschine verso gente che certamente è disperata visto che affronta viaggi dove non si rado si muore.
Mi scusi per il termine “meschine” ma non me ne viene altro meno grave.
George Orwell disse: «Il conformismo degli intellettuali non si misura su ciò che pensa la gente comune, bensì si misura su ciò che pensano gli altri intellettuali».
Quelli che tu chiami anti-conformisti in realtà si conformano eccome al pensiero di qualcun altro, solo che questo qualcun altro non è l’uomo di strada, l’italiano medio, ma l’intellettuale medio, in Italia rappresentato perfettamente da Roberto Saviano. Solo accettando di conformarsi al pensiero dell’intellettuale medio si può avere accesso ai luoghi del potere vero, perché il potere vero non è in mano alla gente comune, ma è in mano alla finanza, alle élite politiche internazionali e nazionali, ai media, alle istituzioni della cultura e della giustizia.
Io non dico che non esistano persone anticonformiste che in buona fede se ne freghino del volere del popolo per solidarietà verso i migranti, perché pensano di agire nel modo umanamente più giusto. Dico che ci sono tanti, ma tanti che assumono certe posizioni sul problema migratorio per conformismo ideologico, per potersi fregiare di appartenere alla parte “illuminata e civile” della società, per poter vantare quella superiorità morale che molti politici e intellettuali col ditino puntato non si premurano neanche di mascherare: insomma persone a cui non importa nulla né dei migranti (come faranno a trovare un lavoro che non c’è neanche per gli italiani, se finiranno loro malgrado a ingrossare le fila della criminalità, se verranno sfruttati come schiavi in qualche impiego sottopagato e per niente tutelato), né degli italiani (sia gli stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza sia gli italiani dalla nascita, che, nel caso siano indigenti, vedranno ridursi le risorse assegnate dallo Stato per garantire un livello di vita dignitoso), a quelle anime belle, quasi sempre benestanti, importa solo di ribadire le solite formule buoniste in versione baci perugina per far vedere quanto sono belli e bravi, salvo poi smentirsi quando il problema migratorio va a toccare i loro interessi (Capalbio docet).
Inoltre, come dicevo prima, determinate opinioni sulla crisi migratoria bisogna averle se si vuole conservare una posizione nei luoghi del potere reale: guarda Trump e Salvini, hanno vinto grazie al voto di pancia fatto dalla gente, ma la loro è una lotta di Davide contro Golia, hanno contro pezzi importanti dell’establishment politico e di quello giudiziario, la quasi totalità del potere mediatico, pressoché tutto il mondo dello spettacolo, della cultura e della scuola, ora anche le gerarchie della Chiesa cattolica, insomma son tutti lì a cercare di coglierli in fallo per poterli cacciare definitivamente dall’agone politico, mentre Obama e Renzi erano portati in palmo di mano e protetti a più non posso nel caso di scelte di governo quantomeno controverse.
Tra l’altro che molte persone a favore dell’accoglienza indiscriminata siano mosse dall’ideologia lo dimostra anche il fatto che presentino Macron quale esempio di carità verso i migranti, quando le vicende di Bardonecchia e Ventimiglia sono lì a testimoniare l’esatto opposto. Ora, perché Salvini è dipinto come Hitler e Macron no?
Neanche i pvogvessisti viescono a spiegavsi come possa il popolo bue non esseve d’accovdo con lovo 😉
Per riflettere insieme sul problema senza tirar fuori Hitler, che c’entra come il culo con le Quarantore.
http://www.marcelloveneziani.com/articoli/ogni-giorno-a-tavola-la-pappa-del-cuore/