Siena, Massa, Pisa, Imola: addio, roccaforti rosse. Vi saluto con profonda gratitudine verso Maurizio Martina, Matteo Renzi, Beppe Sala, Laura Boldrini, Monica Cirinnà, Roberto Saviano, Oliviero Toscani, George Soros & company. A tutti loro, però, rivolgo un appello e chiedo un ultimo sforzo: dopo le unioni civili e il biotestamento, dopo il tentativo di far approvare lo Ius soli e la quotidiana benedizione delle «risorse» in arrivo – cose che han fatto sognare gli italiani –, dopo tutto questo, ecco, continuate, anzi continuiamo ad insistere sull’allarme razzismo e sull’analfabetismo di chi vota populista; seguitiamo ad agitare per l’Italia lo spettro della bancarotta e della riapertura leghista dei lager, dell’isolamento in Europa e del rischio di deludere la Merkel e Macron. Insomma, dopo averla conciata così, finiamo il lavoro. E polverizziamola insieme, questa sinistra.
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Bella ciao
“Ripensare il partito.Non superarlo”Martina docet.
Bravo.Dovete finire come i socialisti.Polvere.
Molti italiani, e non solo, sono molto preoccupati per l’epidemia di lebbra che sta dilagando. Per chi non lo sapesse, il grande statista francese macron ha detto che i populisti sono come la lebbra: un vero gentlemen.
E già che si citano ex roccaforti rosse, hanno particolare importanza anche Cinisello Balsamo (MI) ed Ivrea (TO).
E ringraziamo tutti i giornalisti; mi ricordo la inviata Rai Botteri che in occasione della vittoria di Trump si rammaricava, constatando che il loro impegno non era servito a niente.
hanno continuato a gingillarsi con le loro tematiche convinti di essere il meglio del liberal-democrat (chissà quanto gliene frega agli Italiani di loro e del loro political correct…) e si sono svegliati con … la mucca in corridoio (copyright Bersani). Tranquilli: non hanno imparato niente (non é nel loro DNA: loro possono solo insegnare) e continuano (continueranno) ad aiutarci.