«Se populismo è attitudine ad ascoltare i bisogni della gente, allora lo rivendichiamo». Del lungo intervento di Giuseppe Conte di ieri al Senato, il passaggio chiave è tutto in queste parole, sintesi di un metodo nuovo di vivere e pensare le istituzioni: non più un governo della gente, ma con la gente, permanentemente affacciato sul popolo. Chiaramente è utopia – un governo è chiamato a lavorare, mica a sondare minuto per minuto gli umori rionali -, epperò è un’utopia del cui richiamo, in questa fase, c’era probabilmente bisogno. Era infatti dal 2011, prima con Monti catapultato al governo e poi col Pd che senz’aver mai davvero vinto le elezioni ha signoreggiato per anni, che in Italia tra palazzo e popolo s’era creata una come una voragine.
Ebbene, quella voragine pare ricomposta, almeno per un po’. Infatti, se da un lato il governo gialloverde ha ora sulle spalle aspettative elevatissime – corrispondenti agli entusiasmi prima del 4 marzo e poi di questi giorni, stando ai sondaggi -, dall’altro è più di ogni altro chiamato a tradurle in realtà, queste aspettative, pena quell’implosione fatale che tocca a chi tanto illude e poi tantissimo delude: sarà dura. Vedremo. Intanto Conte, ieri, ha formulato un abile elogio del populismo che senza dubbio ne sta accrescendo la popolarità. Anche perché, diciamocelo, siamo passati da un Renzi che debutta mani in tasca, uno yuppie della politica, ad un professore elegante e con la sua patina di vanità accademica, capace di testimoniare come il vituperato populismo non sia per forza roba da brutti e cattivi.
Esiste infatti la possibilità che le istanze sociali, sovraniste e securitarie possano essere incarnate da gente colta e intellettualmente tosta. In realtà, era già così da tempo. Tuttavia i mass media, col pivello Di Maio e il ruspante Salvini in prima linea – preceduti negli anni da Grillo e Bossi -, avevano sempre avuto gioco facile nel liquidare certe idee come battute da bar, slogan, stravaganze da turisti delle istituzioni. Ebbene, da oggi non più. Grazie a Conte, che parlando coi giornalisti, ieri, ha rifilato a Renzi un destro mica male («Renzi mi chiama “collega”? Perché è professore lui?»), ora il populismo ha presentabilità, stile, eleganza perfino. Dove non era giunto neppure Trump, altro outsider, è arrivato dunque questo preparato docente pugliese.
Possono sembrare dettagli, ma non lo sono affatto. Si tratta di aspetti chiave, che determinano un salto qualitativo – una mutazione genetica, si potrebbe dire – del quale a sinistra non si sono neppure resi conto, come dimostrano tutti quegli epiteti («fascisti», «incendiari», «inesperti») più vicini alla narrativa guareschiana di don Camillo e Peppone che alla Terza Repubblica dei cui vagiti, da quasi una settimana, siamo tutti testimoni. Questo è il punto: ora non c’è più il populismo caciarone e piazzaiolo, è uno stereotipo definitivamente tramontato. Ora c’è il populismo al potere, ma soprattutto c’è l’orgoglio populista, elevato grazie all’impeccabile eloquio di Giuseppe Conte – e a un consiglio di ministri con gente seria -, a bussola istituzionale. Non so se avete inteso, ma è cambiato il mondo.
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Conte sa benissimo che il populismo non è l’attitudine ad ascoltare quello che dice la gente (che è comune a tutti i partiti politici).
Il populismo è l’esaltazione delle istanze più semplicistiche che vengono dalla gente, senza l’applicazione di quella mediazione e di quella cautela che è propria di una classe politica, la quale avrebbe il compito di saper vedere le conseguenze anche lontane di certe scelte, senza fermarsi all’apparenza.
Si parla di populismo , ma in realtà è già esistito in italia un movimento che parlava come la “gente qualunque” e non a caso si chiamava qualunquismo.
Il populismo di Lega e M5S è questo : la semplificazione delle soluzioni, nascondendo le conseguenze.
Esempio ? Si parla di respingimenti in mare dei migranti. Su tutti i blog parte della famosa “gente” dice “respingiamoli a casa loro, non li facciamo entrare, cacciamo via quelli che ci sono”.
E Salvini , con prontezza , dice “è finita la pacchia per gli immigrati clandestini”.
Ora già il termine “pacchia” per uno che è costretto in un centro di accoglienza all’estero, lontano dai propri affetti ed ammucchiato con altri simili in luoghi in cui non c’è privacy manco se vai al bagno, è un termine molto forzato direi.
Forse sarebbe meglio definire come pacchia le decine di migliaia di italiani che in passato si sono fatti approvare con, l’ausilio di medici e politici compiacenti, pensioni di invalidità inesistenti. Ma ovviamente quelli votano, i migranti no , ed allora sono i migranti ad essere i privilegiati. Eppure il costo annuo di queste pensioni è ancora oggi MOLTO maggiore alla spesa per gli immigrati.
Ma andiamo avanti…Ora per respingere qualcuno in mare…occorre frapporsi con una nave. E se il barcone continua ad avanzare? Bè…bisogna fermarlo anche con la forza . E fermarlo con la forza che significa, se non speronarlo, sparargli o simili ?
Quindi “respingimento” significa mettere in gioco la possibilità di uccidere qualcuno, e la responsabilità di tutto questo su chi dovrebbe ricadere ? La vita di queste persone non conta proprio nulla? (per non parlare dei valori cristiani, poi). Ma anche quando non fosse una uccisione diretta, potrebbe essere una uccisione indiretta, riportando queste persone dove invece sono maltrattate.
Quindi populista è chi dice “respingiamo”, nascondendo che respingere può significare uccidere.
Far finta che non sia così è ipocrisia, la stessa ipocrisia che Gesù attacca in tutte le sue manifestazioni.
E visto che si cita spesso De Andrè , una canzone citava : “Anche se voi vi credete assolti , siete lo stesso coinvolti”, che fa il paio col concetto cristiano del peccato in pensieri , parole , opere e omissioni (omissioni di soccorso per esempio..).
Che poi dietro gli immigrati ci sia anche un Business quello è poco ma sicuro, ma gli immigrati sono persone fisiche, semmai vittime di tutto questo, e non soggetti privilegiati, come questa società populista tenta di far credere, per nascondere l’egoismo dell’accoglienza (egoismo nostro e stra-egoismo europeo eh, non lo nego affatto).
Dire che i migranti clandestini facciano una vita da privilegiati e che questo fenomeno possa essere interrotto senza un tributo di vite umane innocenti è come dire che l’interruzione volontaria di gravidanza è una scelta femminile e non uccide nessuno: Solo ipocrisia.
Il 28 marzo del 1997 una motovedetta albanese carica di profughi fu speronata da una corvetta italiana che pattugliava il canale d’Otranto: ci furono parecchie decine di morti. Presidente del consiglio Romano Prodi, ministro dell’Interno Napolitano.
Fior di populisti.
Vanni . Quello fu un errore , e da li peraltro è emerso come fosse di fatto impossibile respingere una imbarcazione senza correre pericoli mortali.
Un conto è un errore , un conto è una azione volontaria e sistematica come propone Salvini ( e come appoggi tu evidentemenre , tra un rosario e l altro)
Il primo è omicidio colposo , il secondo omicidio preterintenzionale se bon premeditato.
Ma tu lo sai benissimo….solo che devi fa finta di no…..
Proprio sicuro che le cose stiano come dice? Provi a leggere qui…
http://www.lanuovabq.it/it/clandestini-e-prostituzione-dite-la-verita-sulla-tratta
Matteo,
dopo il celebre “l’immigrazione rende più della droga” nessuno può più accampare la non conoscenza, la non informazione, come “motivazione” delle sue posizioni.
O si è a favore o si è contro. Tertium non datur.
Chi è a favore chiama “risorse” altri esseri umani.
E questo basta a chiudere ogni discussione e a dire dove stia realmente di casa il razzismo.
Ciao.
Luigi
La tragedia della Sibilia è certamente di monito al nuovo governo perché affronti il problema con azioni efficaci ma umane. Ma è un esempio scomodo per le coscienze sensibili dei sedicenti buoni che non ne parlano volentieri o reagiscono in maniera scomposta facendo diventare l’errore una mezza virtù e accusando gli altri di durezza di cuore.
Si possono avere molte idee diverse. Ma la disonestà intellettuale è il peggiore dei peccati . Con chi pensa che TUTTO il problema degli immigrati è generato dalla malavita , e che se non ci fosse la malavita o la corruzione non ci sarebbero neppure gli immigrati, non è possibile parlare.
Si tratta evidentemente di una visione distorta della realta , tesa a giustificare il proprio piccolo e mediocre egoismo.
Per fortuna c’è il Papa che ha le idee chiare sull’argomento, e che segue Gesù Cristo. Del resto, francamente mi interessa il giusto…. l umanità è passata attraverso 1000 piccole e grandi migrazioni , e sempre c’è stato qualcuno che ha tentato di fermarle…con scarso successo. La storia andrà dove Dio ha gia deciso che vada.
Speriamo bene con questo nuovo governo. Della Lega al limite mi fiderei, sono i membri del M5S che mi vanno venire istinti… poco fraterni. Comunque, certi commenti isterici del PD sembrano un segno positivo.
Disonestà intellettuale, visone distorta della realtà, mediocre egoismo, Il papa ha le idee chiare e segue Gesù Cristo, (quest’ultima sembra una bestemmia).
A leggere certe affermazioni mi vengono i brividi tanto sono lontane certe persone dalla Realtà.
Il peggiore dei peccati è quello contro lo S. Santo, non travisiamo il Vangelo a proprio piacimento per favore, mi pare siate in molti a farlo.
Dopo anni dove tutti hanno lasciato fare al caso ( il giglio magico) ed il governo NON ha governato ora vediamo che succederà: una cosa è certa il Berlusca ha firmato gli accordi di Dublino( così dimostra di non saper neppure leggere ciò che firma) . Comunque l’ Italia non ha posto per tutti questi milioni di africani che premono alla ns frontiera meridionale. Chiediamo agli Svizzeri cosa si può fare (visto che Austria ed Ungheria non sono buoni maestri). Vediamo di non essere più miserecordiosi della Miserecordia.
Quante sciocchezze. Il Trattato di Dublino 2 l’ha firmato LETTA…
*Dublino 3