Sabato pomeriggio sono passato a Milano, alla stazione centrale, ed ho trovato – uniche ed immense, sui maxischermi – le sue pubblicità elettorali. Incuriosito da questo monopolio, la sera ne ho parlato con amici i quali mi hanno confermato che è tutti i giorni la stessa storia. In effetti, domenica mattina sono ripassato a Milano, sempre alla stazione centrale, ed ho ritrovato sui maxischermi solo le sue pubblicità elettorali, che la consapevolezza della loro onnipresenza mi ha fatto percepire ancora più grandi ed orwelliane del giorno prima. Emma Bonino, la stessa che non ha quasi sostenitori tra la gente, come attesta il fatto che il suo +Europa, per correre per le elezioni, non riuscendo a raccogliere firme si è fatto raccogliere da Tabacci, dispone insomma di palate di fondi. Un fatto che dovrebbe far pensare, anche se a me fa solo preoccupare.

Giuliano Guzzo

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«Un passo gigantesco oltre la sociologia» (Tempi)

«Bellissimo libro» (Silvana de Mari, medico e scrittrice)

«Un libro che sfata le mitologie gender» (Radio Vaticana)

«Un’opera di cui ho apprezzato molto l’ironia» (S.E. Mons. Luigi Negri)

«Un lavoro di qualità scientifica eccellente» (Renzo Puccetti, docente di bioetica)

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