Togliamo il diritto di voto agli studenti universitari. Non domani, subito. Alla svelta, su, perché il 4 marzo è vicino. No, tranquilli, non sono impazzito: ho semplicemente preso visione, con mio sommo sconforto, di un sondaggio sulle preferenze di voto condotto su 766 bocconiani da cui emergono almeno due realtà, ancorché non così imprevedibili, semplicemente terrificanti. La prima è il netto primato (col 32,8%) del solo partito che più si protrae la campagna elettorale e maggiormente affonda, a dire che gli italiani ne hanno le tasche piene: il Pd di Matteo Renzi. Com’è possibile che giovani promettenti abbocchino a frotte al Bomba? Fossero tutti aspiranti economisti capirei – vogliono specializzarsi nel salvataggio delle banche -, diversamente verrebbe davvero da riflettere.
Tutto questo però è niente, rispetto al secondo scoop emerso dalla rilevazione, ossia la percentuale stellare (pari al 23%) di voti attribuiti a +Europa di Emma Bonino, partituncolo microscopico entrato in campagna elettorale per il buco della serratura eppure, i numeri sono numeri, amatissimo dai bocconiani. Ma non solo da loro, mi sa. Come mai? Temo il boom derivi in gran parte da quella parolina, «Europa», terrore di molti contribuenti e del ceto medio ma sogno degli iniziati, a loro insaputa, al culto cosmopolita dell’esterofilia e dell’esotismo, del «noi siamo gli ultimi in Europa». Giovani preparati e poliglotti, ma sostanzialmente immemori del fatto che l’Italia, da loro non amata bensì sopportata in vista di espatriare, aveva civiltà e diritto quando l’osannato Continente era ancora una palude, dunque meriterebbe un po’ di rispetto.
Abbiamo a che fare, insomma, con una generazione di euroinomani (copyright Diego Fusaro); destinata a maturare e a decontaminarsi dalle tossine ideologiche servite loro da docenti e da mass media, ma ora preoccupante perché sideralmente lontana dal Paese reale. Un rimedio meno drastico potrebbe essere – lo dico da laureato pentito, pronto a collaborare con la giustizia – la demitizzazione dell’accademia. Del resto, su sei italiani insigniti del Nobel per la letteratura, solo due – Carducci e Pirandello – avevano la laurea. Significativo, poi, l’elenco dei non laureati che hanno onorato l’Italia: Quasimodo, Deledda, Montale, Croce, Marconi, Verga, D’Annunzio. Sprovvisti del famigerato pezzo di carta, pure i potenti dei nostri anni: Bill Gates, Steve Jobs, Zuckerberg. Le pecore che costoro e i loro amici contano di guidare invece no: meglio siano tutti formatissimi. Si manipola meglio, chi crede di sapere.
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Ah, ma sono bocconiani… per un attimo mi ero preoccupato!
Non per nulla frequentano un’università intitolata a un poveretto che, non militare, seguì il Corpo di Spedizione italiano in Etiopia, fino alla disfatta di Adua; dove trovò la morte.
Non sono mai riuscito a capire cosa ci facesse là…
La Bocconi è nota per essere un serbatoio di testine utili a certi settori della politica/massoneria come alcune università americane dove la confraternite sguazzano. Però togliere il voto lo si dovrebbe fare non solo per gli universitari della Bocconi, ma per moltissima altra gente. Inutile fare un elenco tanto la si vede in giro in ogni ora.
Ma c’è una premessa importante che ha lo stesso valore del togliere il voto: crediamo veramente che le votazioni del 4 marzo cambieranno qualcosa? O meglio pensaste veramente che il “voto” sia l’effettiva scelta del popolo bue? Già prima dei vari “ellum” il voto era comunque manipolato dato che le persone nelle liste dei candidati pochi o nessuno le conosceva e al voto le preferenze espresse erano per il 90% una croce sul simbolo. Quindi queste persone candidate alla politica erano scelte dalle segreterie dei partiti che a loro volta erano sottoscritte dai grossi della economia/finanza. Ora è la stessa cosa, ma molto più platealmente dittatoriale (ci si meravigliava delle elezioni di Mussolini?) ovvero puoi scegliere “solo” il colore/partito/movimento o come caspita volete che si chiami. Ma nella realtà non scegliete nulla e il nostro voto NON vale più del 2 di picche! E la chiamano democrazia…mi vien da vomitare!
Signore, da decine di anni abbiamo seminato la Societa con Confusione e Valori sbagliati e incapacita’ sociostorica di pretendere di fermara il Tempo. Ora raccogliamo le uve acerbe. Concludo,se permette, che dal 45/2018 la Germania/ macciullata dalla guerra, e’ riuscita a rinnovarsi e funziona. Lascio a lei constatare che senza disciplina, ordine, rampante corruzione condivisa dalla popolazione a tutti i livelli del tessuto sociale, nessuna nazione del Mondo puo’ sussistere e progredire, ma regressa a societa’ sorpassata e sempre piu’ povera. Si formi pure un qualsiasi Governo e nulla cambiera’: lo stesso sangue infettato da 70 anni e dara’ gli stessi risultati socioeconomici. Come cristiano cattolico credo ai miracoli: cambiamento di mentalita’ e cultura e di funzionamento delle infrastrutture socioeconomiche u basi di Ordine ed Onesta’ Nazionale. Sa meglio di me che i miracoli sono molto rari. Cordiali saluti, Pual
Signore,
da decine di anni abbiamo seminato la Societa con Confusione e Valori sbagliati ed incapacita’ sociostorica di pretendere di poter modificare il movimento del Tempo a nostro stile o di addirittura di fermare il Tempo ai Musei e Storia dell’Arte.
Ora raccogliamo le uve acerbe di un Tempo che fu.
Concludo ,se permette, che dal 45/2018 la Germania (solo come esempio) macciullata dalla guerra, e’ riuscita a rinnovarsi e funziona.
Lascio a lei constatare che senza disciplina, ordine, rampante corruzione, condivisa dalla popolazione a tutti i livelli del tessuto sociale, e la ritardata visione nazionale verso le Politiche e Mercato Globale trova la Nazione intubata con grade difficolta’ di sussistere e progredire.
Si formi pure un qualsiasi Governo e nulla cambiera’, ne puo’ cambiare: quello che abbiamo prima del voto sara’ quello che ci sara’ dopo il voto: apettando come da passati decine di anni che la Crisi superi la malattia.
La mancanza di capitale e l’enorme debito pubblico previene ogni vero cambiamento della presente situazione socioecononica.
Come credente cristiano accetto di buon grado miracoli.
Perche’ siano possibili miracoli dovro’ prima vedere un cambiamento di mentalita’ e cultura e la sostenibilita’/funzionamento delle infrastrutture socioeconomiche su basi di Ordine ed Onesta’ Governativa e Nazionale.
Lei sa meglio di me che i miracoli sono molto rari.
Cordiali saluti, Pual
Influisce sicuramente l’egemonia culturale iniziata settant’anni fa e mai fermatasi. Poi c’è da dire che gli universitari vivono in un mondo ideale. La gente che lavora sa quanto è difficile tirare avanti in Italia. Mettiamo un po’ di soldi in tasca a chi lavora e togliamoli dagli artigli sindacali dello stato. W la Flat Tax!
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Ha ragione Sapelli a definire l’Università Bocconi una disgrazia per l’Italia. Chi ha avuto a che fare con essa sa perfettamente che vi si propina una forma di condizionamento dottrinale che si dimostra quasi indelebile. Gli studenti che escano da quella istituzione hanno una visione dogmatica della cui bontà sono veramente convinti.
Ma c’è sempre una speranza:
http://ilariabifarini.com
Non a caso – il caso non esiste – l’autrice si dice “bocconiana redenta”…
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