Le lacrime di Emma Bonino all’approvazione ieri, in Senato, del testamento biologico almeno erano sincere. La vecchia leader radicale, a differenza di tanti ingenui, sa difatti benissimo cosa significa l’approvazione delle DAT, le Disposizioni Anticipate di Trattamento: dall’eutanasia omissiva a quella attiva, e da quella attiva al suicidio assistito, e dal suicidio assistito per un male incurabile a quello per depressione o perché non ci si trova a proprio agio – che so – con tecnologie e email, come accaduto a un’insegnante britannica recatasi in Svizzera proprio per questo motivo, il passo è brevissimo (la notizia di quest’ultimo fatto la riportò Repubblica il 7 aprile 2014).
Ammesso e non concesso, quindi, che il biotestamento garantisca la libertà dell’individuo, non c’è proprio nulla – per chi abbia a cuore l’umanità – di cui rallegrarsi. Può invece rallegrarsi fino alla commozione il mondo radicale che non solo, tra aborto e adesso eutanasia, può ora meglio perseguire l’obbiettivo del «rientro dolce» della popolazione sulla Terra a 3 miliardi, ma dimostra di riuscire, pur intonando da decenni sempre lo stesso ipocrita ritornello dei diritti, a farsi prendere sul serio. Non chiedetemi come sia possibile, ma è così. Ragion per cui, fin quando non si capirà che tanti che oggi blaterano di libertà in realtà odiano l’uomo e lavorano per sua estintiva autodistruzione, temo vi sia davvero poco da ridere.
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Quando toccherà a loro …
I radicali per “rientro dolce” della popolazione, ufficialmente si riferiscono alla popolazione della Terra, in realtà loro lo auspicano per la sola Europa. Chissà perché sull’Africa non lo dicono mai, dove una riduzione drastica della natalità è necessaria, altrimenti la sua popolazione tra poco più di 30 anni raddoppierà e di conseguenza aumenteranno i flussi migratori verso l’Europa. Una catastrofe.
“..dove una riduzione drastica della natalità è necessaria, altrimenti la sua popolazione tra poco più di 30 anni raddoppierà…”
Abbiamo un altro scimmiottatore Malthusiano.Cosa propone per frenare i flussi?
La castrazione?
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Non sono un malthusiano, ma in riferimento a certi contesti come l’Africa, qualsiasi persona dotata di ragione pur non essendo malthusiana, ritiene che lì bisogna esserlo. Qualsiasi misura di limitazione delle nascite laggiù è necessaria, altrimenti noi europei ne pagheremo le conseguenze. Se lei preferisce che le cose rimangano come sono, poi non ci si lamenti dell’invasione che stiamo subendo.
Signora/ina, Gioia Basso,
in mezzo a cosi’ tanta zizzania da parte dei media e telecomunicazioni, incluse fonti inquinate di cristiani cattolici romani ed ecclesiastici del fai da te catechesi, e’ sempre di grande ristoro ed aiuto spirituale poter leggere/ascoltare gli scritti unadulterati di questa grande veggente quale lo e’ stata Maria Valtorta.
Persona che raccomando a Dio per la sua elevazione agli Altari.
Purtroppo lei stessa ci fa sapere che Cristo le disse: pochi leggeranno/ora si possono ascoltare) questo ultimo dono che faccio all’ Umanita’ nella forma che ti ho rivelato.
Cordiali saluti e Auguri di Santo Natale e di Pacifico e Prospero Anno Nuovo,
Paul Candiago
(candiago.p@bmts.com)
Werner tu pensa per te che alla vita degli africani ci penseranno gli africani. Imperialista massacratore!
Beh, magari, sta di fatto che hanno ottenuto l’indipendenza politica dagli europei circa 60 anni fa, e in tutti questi anni hanno dimostrato di non sapersi autogovernare, quindi una risata davanti a questo commento ci sta tutta.