C’è voluto del tempo, lo ammetto, ma alla fine ce l’ho fatta, ci sono arrivato. Ho capito cosa cela l’acronimo DAT, che i più credono stia per disposizioni anticipate di trattamento mentre invece sta per altro: dichiarazioni di alto tradimento. Tradimento della realtà, per essere precisi. Tradisce difatti la realtà l’idea che un cittadino, qui e ora, possa assennatamente immaginare le proprie volontà terapeutiche in un futuro indefinito, quando avrà cambiato idea venti volte e cure oggi inimmaginabili saranno disponibili e di provata efficacia. Tradisce, anzi umilia la professione che fu di Ippocrate la riduzione del terapeuta a burattino esecutore non di indicazioni, bensì di ordini su terapie o omissione delle stesse che il cittadino potrà redigere senza neppure consultare un medico, i cui studi verranno così parificati a un giretto su Google. E che dire, poi, del totale tradimento della realtà delle cose, determinato dall’inclusione di alimentazione e idratazione fra le terapie rifiutabili? Me lo chiedo pensando alla faccia che farà il mio medico, quando – grazie alla legge votata oggi in Senato – a breve mi presenterò per farmi prescrivere due fette di pandoro.
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Per nostra fortuna l’Italia non è una teocrazia e il pensiero fondamentalista, che molti cattolici vorrebbero imporre, non ci appartiene.
Chi non vuole usufruire del DAT, così come di molte altre opportunità oggi disponibili, sarà libero di farlo. Nessuno è obbligato ad abortire, a divorziare, a utilizzare tecniche di fecondazione assistita o a richiedere indagini genetiche pre natali sulla gravidanza in atto. Allo stesso modo tutti possono accettare le cure fino all’ultimo istante di vita. Del resto anche oggi è consentito rifiutare una cura pur sapendo che così facendo si rischia la morte.
Forse non tutti sanno che è previsto il consenso informato anche per l’alimentazione e l’idratazione artificiali, che contrariamente a ciò che molti credono non si tratta del semplice assumere alimenti per via orale, ma un insieme di metodiche atte a permettere la nutrizione di pazienti che non sono in grado di assumere alimenti per via orale per vari motivi. La nutrizione artificiale sostituisce funzioni fisiologiche ed è un trattamento medico sostitutivo, altamente specializzato come la ventilazione meccanica e l’emodialisi e per questo prevede il consenso informato e può essere rifiutato. L’assistito o la persona delegata hanno comunque il diritto a rinunciare successivamente al trattamento in qualsiasi momento.
Personalmente ho già affrontato in tempi non sospetti l’argomento in famiglia. Mia moglie e le mie figlie sono edotte e consapevoli delle mie volontà e sanno come comportarsi in una qualsiasi situazione in cui non fossi più in grado di esprimere la mia volontà.
Non colgo nessun tradimento della realtà nel provvedimento licenziato. Nel particolare il DAT non pretende o impone che un cittadino, possa assennatamente immaginare le proprie volontà terapeutiche in un futuro indefinito. Così come in ogni momento si può variare, annullare o riscrivere il proprio testamento si potrà in ogni momento modificare le proprie volontà circa le cure cui sottoporsi, che si spera, questo sì, siano sempre di miglior efficacia.
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Lei si ritenga libero di morire come crede. Io preferisco chiedere al Signore la Grazia di contemplare il Suo volto e quello della SS Madre.
E chi glielo impedisce gentile Signora?
Io certamente no e sarei felice se gli altri usassero la mia considerazione e il rispetto che riservo nei confronti di chi ha una visione della vita diversa dalla mia, senza per questo interferire o giudicare chi agisce in ossequio a convinzioni altrettanto legittime ma diverse.
Capita spesso invece di assistere a malincuore ciò di cui si lamentava Gaetano Salvemini: «I cattolici rivendicano la loro libertà in base ai nostri principi, (quelli laici) e negano le nostre libertà in base ai loro principi, (quelli religiosi)».
Stia bene e Buon Natale.
Noi non siamo chiamati a scegliere la croce, ma a portarla: essa e’ gia’ predisposta, deve solo manifestarsi: per chi ha fede, per chi ha dunque chiaro il senso della vita, sa che un eventuale ultimo patimento non e’ che un sacrificio richiesto, ed il perche’ ci sara’ poi svelato; per chi invece ritiene che si nasca dal nulla e si proceda verso il nulla, per chi non comprende dunque il senso della vita ma solo la gettatezza dell’essere e si ferma cosi’ all’immanente, ecco che l’eutanasia e’ la soluzione ottimale; forse pero’ converrebbe scegliere l’eternita’ e la via e’ quella “stretta” e, forse, per taluni anche dolorosa nel passo piu’ estremo.
A Mario dicembre 14, 2017 alle 20:58.
Se si guarda un po’ in torno e ha onestà intellettuale, si accorgerà che oggi quelli che “negano le nostre libertà (religiose) in base ai loro principi (laici), sono per l’appunto tantissimi “laici” (e laico non sarebbe invero il termine appropriato distinguendo in ambito religioso semplicemente chi non è “consacrato”).
Probabilmente non lei, ma molti altri si.
Buon Natale anche a lei e alla sua famiglia.
Il Vangelo (Mc12- 28,33), dice che l’amore di Dio e del prossimo non sono due cose disgiunte, per cui il cristiano o almeno colui che si professa tale, deve operare per questo. Solo in questa ottica il cristiano si muove e si relaziona con i “fratelli”, ed e’ in questo spirito di carita’ e non di imposizione che sono nate tutte quelle strutture come le universita’, i nosocomi che ancora oggi portano i nomi di santi o riconducibili alla cristianita’ benche’ “sganciati” da essa.
Nel particolare il DAT non pretende o impone che un cittadino, possa assennatamente immaginare le proprie volontà terapeutiche in un futuro indefinito.
Come no? Se nelle DAT scrivo che io non voglio che mi venga fatto questo o quello impongo eccome le mie volontà immaginifiche in un futuro indefinito. Se pretendo di non essere alimentato nel caso mi trovassi in stato vegetativo, tale situazione me la posso solo immaginare non potendola vivere. Ed inoltre, quando non avrò più coscienza (visto che è questo il nocciolo delle DAT) come potrò revocare il mio consenso? Qua sta una contraddizione radicale delle DAT: se il loro scopo è quello di ridurre la distanza tra chi può esprimere il proprio consenso e chi no, allora dovrebbe essere prevista la possibilità di revocare il consenso al trattamento in corso anche per il non-cosciente: cosa ovviamente impossibile, a meno che tale possibilità non passi al fiduciario, ossia introducendo una volontà altra che può derogare dalle DAT, le quali però si pretendono vincolanti per chiunque: un bel guazzabuglio.
Dopodiché se è l’autodeterminazione (ossia la mera volontà, qualunque essa sia) ad essere il principio informatore della legge non si capisce perché rendere le DAT non vincolanti nel caso sorgessero nuove terapie oppure nel caso di disposizioni vaghe? Se è l’autodeterminazione il principio, limitarla significa che ci sono principi ad essa ancora superiori.
Ciò apre la strada a qualsiasi re-interpretazione della volontà del paziente (non è difficile capire che pochi sottoscrittori delle DAT avranno conoscenze mediche adeguate) con ricorsi in tribunale moltiplicati (e si pretende che questa legge eviti questi esiti!).
E qua mi fermo, ma di contraddizioni ce ne sono quante ne volete. E non è questione di fede o non-fede, fondamentalismo o laicismo. Basta usare la ragione: se ci sono contraddizioni, non c’è laicità che tenga.
Il Corriere online ha pubblicato la foto della bonino in lacrime per l’approvazione del “bio testamento”, ovviamente lacrime di felicità: come io ho sempre ritenute quelle famose della fornero. E non dimentichiamo che da tempo Bergoglio ha dichiarato pubblicamente grande ammirazione per la bonino.
Eh già, lacrime… Speriamo Dio le conceda prima di morire lacrime per tutti gli aborti procurati, direttamente e indirettamente!
“Non colgo nessun tradimento della realtà nel provvedimento licenziato.”
Considerato che la vita non è nostra, ma ci è stata donata, non possiamo disporne a nostro piacimento.
Ogni atto contrario a questo fatto è appunto un tradimento della realtà.
“Nessuno è obbligato ad abortire, a divorziare, a utilizzare tecniche di fecondazione assistita o a richiedere indagini genetiche pre natali sulla gravidanza in atto”
Questa asserzione idiota è palesemente infondata, ma ipotizziamo pure – per assurdo – che sia così; ovvero che non ci siano obblighi.
Non ne discende alcun placet morale a girare la testa dall’altra parte.
Non a caso eugenetica ed eutanasia, variamente combinate, furono un pilastro della politica sociale del III Reich (e non solo).
Che molto godette, nel suo operare, del fingere indifferenza di tanti.
I bambini abortiti, gli ammalati terminati, le famiglie sfasciate, pesano su tutta la società – anche a livello economico, perché no – non solo sui singoli che hanno operato tali scelte.
Ma questo già lo sapeva il fondamentalista e teocratico Tucidide.
“Il male non è soltanto di chi lo fa: è anche di chi, potendo impedire che lo si faccia, non lo impedisce”
Come ha affermato Maurizio Blondet ormai ci siamo perfettamente equiparati ad esseri puramente zoologici, da eliminare quando il loro mantenimento costa più di quanto rende; naturalmente le bestie non riescono nemmeno a immaginarsi le conseguenze di questa “conquista” sulle loro proprie vite.
Ancora un bel colpo da maestro dei poteri satanici e dei radicali loro utili idioti.
Gia’ lo eravamo da prima; questo e’ solo l’ennesima iniquita’ di un sistema economico privo di etica che attenziona solo la produzione e non la persona: in una societa’ basata sulla produzione e sullo scambio delle merci, anche la persona umana, come forza lavoro, diviene una merce con un suo prezzo di mercato. Quando diviene inservibile per la produzione perde ogni valore. Gli anziani e gli invalidi sono dunque tra i numerosi emarginati dalla vita sociale e, ora, rischiano anche di piu’.
Signora/ina, Gioia Basso,
in mezzo a cosi’ tanta zizzania da parte dei media e telecomunicazioni, incluse fonti inquinate di cristiani cattolici romani ed ecclesiastici del fai da te catechesi, e’ sempre di grande ristoro ed aiuto spirituale poter leggere/ascoltare gli scritti unadulterati di questa grande veggente quale lo e’ stata Maria Valtorta.
Persona che raccomando a Dio per la sua elevazione agli Altari.
Purtroppo lei stessa ci fa sapere che Cristo le disse: pochi leggeranno/ora si possono ascoltare) questo ultimo dono che faccio all’ Umanita’ nella forma che ti ho rivelato.
Cordiali saluti e Auguri di Santo Natale e di Pacifico e Prospero Anno Nuovo,
Paul Candiago
(candiago.p@bmts.com)