A maggior ragione dopo le parole chiarissime di ieri di Papa Francesco – «Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione» – e dopo il continuo per non dire vertiginoso numero di adesioni al Family Day, un fatto appare chiaro: sabato prossimo, al Circo Massimo – il più grande edificio per lo spettacolo di tutti i tempi, com’è noto –, vi sarà un’autentica marea umana; il fatto stesso che stiano crescendo le dichiarazioni di appoggio e vicinanza alla manifestazione da parte di politici sia nazionali sia regionali – politici notoriamente abili, per non dire maestri indiscussi, nel fiutare che aria tira – lo conferma al di sopra di ogni dubbio. Per prudenza eviterei pronostici sulle stime di partecipazione, tuttavia l’invasione di Roma di giovani e famiglie, credenti e non credenti, fra una settimana, mi pare certa.
Ebbene, come sociologo osservo il funzionamento dei mass media – e soprattutto l’orizzonte culturale che li ispira – con sufficiente attenzione per supporre che, parallelamente a questa oceanica manifestazione destinata a passare alla storia recente del nostro Paese, prenderà subito avvio un’autentica campagna denigratoria della stessa più o meno evidente e dichiarata; conduttori televisivi e politici, giornalisti e intellettuali faranno difatti a gara per ripetere gli stessi slogan, gli stessi ragionamenti, in molti casi – tocca dirlo – anche le stesse bugie per depotenziare la portata del Family Day. Siccome notoriamente prevenire è davvero molto meglio che curare, propongo sin d’ora una sintesi di quello che, da qui a sabato prossimo – e anche dopo -, giornali e talk show veicoleranno senza tregua confidando nella nostra ingenuità. Tesi numero uno: si dirà che è triste una piazza contro i diritti.
Ebbene, questa tesi sarà smentita anzitutto dalla festosità del Family Day, constatabile da chiunque vi prenderà parte, ma in parte è smentita pure ora dal fatto che le coppie di fatto, incluse quelle composte da persone dello stesso sesso, – dalla successione nel contratto di locazione a seguito della morte del convivente (C.C. sent. n. 404/1988) alla vista in carcere al partner (D.P.R 30 n. 230 del 2000), dall’assegnazione dell’alloggio nelle case di edilizia popolare (Corte Cost., sent. 559/1989) alla facoltà astenersi dalla testimonianza contro il partner in sede penale (art. 199 c.p.p.), dalla risarcibilità del convivente omosessuale per fatto illecito del terzo (Cass., sez. unite Civ., sent. 2697) ai permessi retribuiti per decesso o per grave infermità del convivente (L.n. 53 2000) – tantissimi diritti li hanno già e nessuna manifestazione, tanto meno quella di sabato prossimo, intende negarli.
Tesi numero due: la manifestazione è organizzata dalla Cei coi soldini dell’8×1000. Ora, solo chi non avesse letto i giornali degli ultimi due anni potrebbe non sapere delle divergenze di sensibilità, rispetto a certe manifestazioni pubbliche – in seno ai vescovi italiani e solo chi non avesse letto quelle degli ultimi cinque giorni potrebbe non sapere che il cardinal Bagnasco ha giudicato positivamente il Family Day senza però esplicitare alcun sostegno esplicito al grande appuntamento che si terrà al Circo Massimo. Appuntamento che vedrà sfilare gente qualunque, associazioni e famiglie, giovani e meno giovani mossi non da convenienza, men che meno da quella economica, ma solo dalla certezza che il ddl Cirinnà approvato sarebbe il definitivo affossamento del primato della famiglia naturale voluto, fra gli altri, anche dai Padri Costituenti.
Tesi numero tre: la contestazione dei numeri. Di fronte all’enorme affluenza al Family Day i critici della manifestazione – che troneggeranno indisturbati nelle trasmissioni televisive con l’esplicito supporto di molti conduttori, poco ma sicuro – faranno a gara a chi critica con più perizia le stime di partecipanti che verranno diffuse dagli organizzatori. Facendo finta di non sapere, al di là di quanta gente riempirà il Circo Massimo – e sarà parecchia -, che la maggioranza degli Italiani è contro il ddl Cirinnà, come attestano diverse rilevazioni che, pur effettuate in mesi diversi e da realtà differenti, vedono solo il 46% degli Italiani apertamente favorevole alle unioni gay (Ipr Marketing, 2016), percentuale che talvolta sale al 47% con comunque il 50% che si dichiara apertamente contrario e il restante 3% che non risponde (Lorien Consulting, 2015). Capisco che la democrazia a qualcuno vada stretta, ma finché non verrà instaurata una dittatura è la maggioranza a decidere.
Tesi numero quattro: la critica di una piazza di “ultracattolici”. Dal momento che sarà difficile – davanti alla forza delle immagini – negare il successo del Family Day, i critici della grande festa che si terrà al Circo Massimo tenteranno di presentare quella come una manifestazione di fanatici e settari, distante anni luce non solo da quanto «ci chiede l’Europa», ma dalla stessa Chiesa di Papa Francesco e di mons. Galantino. Ora, posto che per un cristiano la Chiesa è solo e soltanto di Gesù Cristo, tirare per la giacchetta Papa Francesco su questi temi rischia di essere pericoloso non solo per le sue parole di ieri, ma perché da cardinale, nella sua Argentina, convocò «almeno cinquantamila persone» dando loro «appuntamento nella piazza del Congresso con lo slogan: “I bambini hanno bisogno di un babbo e di una mamma”» (La Repubblica 15/7/2010 p. 32). Ma questo, state tranquilli, in televisione non lo dirà nessuno.
Tesi numero cinque: siamo gli ultimi in Europa. Più che una tesi, ormai è un tormentone. Per di più abbastanza ridicolo dal momento che – confidando, anche qui, nell’ingenuità dei più – vuole far passare il Paese che con la civiltà giuridica romana prima e con la cultura cristiana poi ha strappato alla barbarie se non il mondo intero certo una buona parte dell’Europa come fanalino di coda del Continente. Non può essere che siano gli altri Paesi europei e occidentali ad aver preso, in tema di famiglia, un clamoroso abbaglio? Non è forse vero, del resto, che la stragrande maggioranza dei Paesi del pianeta non prevede né le unioni civili né le nozze fra persone dello stesso sesso? E se così è, non può essere l’Occidente – lo stesso che ha preso clamorose cantonate anche nella storia recente, arrivando ad essere responsabile di molti orrori – a faticare oggi riconoscere l’importanza della famiglia? Sono solo laicissimi dubbi. Alla faccia quanti, in nome del progresso, vivono ormai cullati da laici dogmi.
giulianoguzzo.com
L’ha ribloggato su La notte è silenziosa….
Si tratta di un contributo rilevante per aiutarci a controbattere cinque delle più diffuse tesi ed argomenti in voga contro il Family Day. Poter rispondere con semplicità, verità, fatti concreti e logica non qualunquistica o per moda o sentito dire è fondamentale. Saranno in tanti che tenteranno, con ogni mezzo, di sminuire, denigrare e sabotare il Family Day. I falsi e vaneggianti argomenti andranno dalle menzogne aĺle calunnie! Per questo dobbiamo prepararci ed andare alla manifestazione molto convinti e pronti a controbattere concretamente e, obbligatorio, senza offendere nessuno!
Questo invito è rivolto, per primo, a me stesso!
Non credo che, nella circostanza attuale, “ce lo chiede l’Europa” sia più molto di moda. Ottima scelta di tempo, mr.Renzi.
Mai lette tante puttanate tutte insieme e per di più malscritte.
L’unica informazione utile è quella sull’uso dei soldi dell’8×1000, così dal prossimo anno i miei non li vedono più.
Manifestare contro i diritti degli esseri umani è disumano oltre che poco intelligente.
Fatevene una ragione!
“I diritti degli esseri umani”… (mah…)
Che vuol dire tutto e un bel nulla allo stesso tempo, ma si sa, c’è chi ha il dono di scrivere solo cose intelligenti e in “bella forma”…
Bisognerà farsene una ragione 😉
Giordana Marzullo
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Sinceramente non credo che lei lo abbia fatto in passato.
E’ davvero patetica l’aggressione di media tenuti in vita dalle tasse versate da chi parteciperà al family day.
😁 “la manifestazione è organizzata dalla Cei coi soldini dell’8×1000. Ora, solo chi non avesse letto i giornali degli ultimi due anni potrebbe non sapere delle divergenze di sensibilità, rispetto a certe manifestazioni pubbliche – in seno ai vescovi italiani e solo chi non avesse letto quelle degli ultimi cinque giorni potrebbe non sapere che il cardinal Bagnasco ha giudicato positivamente il Family Day senza però esplicitare alcun sostegno esplicito al grande appuntamento che si terrà al Circo Massimo. Appuntamento che vedrà sfilare gente qualunque, associazioni e famiglie, giovani e meno giovani mossi non da convenienza, men che meno da quella economica, ma solo dalla certezza che il ddl Cirinnà approvato sarebbe il definitivo affossamento del primato della famiglia naturale voluto, fra gli altri, anche dai Padri Costituenti.”
Mica ha capito che il grassetto è quello che diranno di FALSO i media…ha letto solo quello mi sa…. La signora Giordana.
Certo che ci saranno molti partecipanti: mogli, mariti, ex mogli, ex mariti, ex ex mogli, ex ex mariti, amanti, ex amanti ecc. ecc
+++!!!ATTENZIONE!!!+++
I dati dei sondaggi riportati per “ripondere” alla terza tesi sono completamente errati..
Nel testo vengono riportati i seguenti sondaggi:
-Ipr Marketing, 2016
-Lorien Consulting, 2015.
Dai dati riportati ciò che emerge è una riluttanza degli italiani nei confronti delle unioni civili ma se facciamo una piccola ricerca su google scopriamo che i veri dati sono:
– Sondaggio Ipr Marketing: Il 47% degli italiani è favorevole alle unioni civili e il 40% contrario. Il 13% è senza opinione.
-Sondaggio Lorien Colsunting: il 60% degli italiani è favorevole a una legge sulle unioni civili.
Ho cercato di essere il meno polemico e il più chiaro possibile ma è giusto fare chiarezza: chi sabato scenderà in piazza rappresenterà la minoranza degli italiani.
Prego l’autore dell’articolo di rettificare e cambiare il suo articolo per una maggiore chiarezza e onestà.
Grazie mille.
Link dei sondaggi:
– http://www.iprmarketing.it/wp-content/uploads/2016/01/Sondaggio-IPR-Tg3-15-Gennaio-2016.pdf (vedere punto 3)
– http://www.lorienconsulting.net/it/osservatorio-socio-politico-la-prima-rilevazione-dellanno/ (vedere ultimo punto)
1/Ipr Marketing NON ha rilevato una maggioranza del 50% più uno degli italiani favorevoli al ddl Cirinnà.
2/La rilevazione di Lorien Consulting, comunque, ancora più netto nel rilevare la contrarietà anche perché ha effettuato una domanda molto precisa: “Il partito Democratico ha presentato il testo di legge sulle unioni civili rinforzate per le coppie gay che equiparerebbe tutti i diritti a quelli del matrimonio compresa la possibilità di adozione dei figli naturali di uno dei due contraenti. Quanto si ritiene d’accordo con il provvedimento?”(47%) (questa la domanda) SI DICHIARANO D’ACCORDO con la legge sulle Unioni Civili che equipara i diritti a quelli del Matrimonio, 50% SI DICHIARANO CONTRARI; http://www.formiche.net/wp-content/uploads/2015/04/Osservatorio-Lorien-30mar-STAMPA.pdf
3) A dirla tutta una conferma che le cose stiano così che arriva anche dall’istituto Piepoli: alle adozioni Lgbt è contrario il 73% dei cittadini. L’istituto Ipsos di Nando Pagnoncelli ha rilevato la contrarietà del 55% degli italiani al ddl Cirinnà (sopratutto alla stepchild adoption) e solo il 38% sarebbe favorevole.
Non c’è dunque alcun dubbio che gli italiani non ne vogliano sapere del Cirinnà.
Buona domenica!
1- Il sondaggio di Ipr Marketing non rileva il 50% di italiani favorevoli alle unioni civili come non rileva il 50% di italiani contrari alle unioni civili. Gli italiani favorevoli rimarrebbero comunque in maggioranza.
2- Il sondaggio da lei citato risale a data 30 marzo 2015, quello citato da me é più recente. La domanda che viene posta inoltre sottintende l’equiparazione tra il matrimonio di una coppia eterosessuale e l’unione di una coppia di omosessuali (cosa non prevista dal DDL Cirrinà specialmente dagli ultimi emendamenti presentati e su cui c’è consenso sia da parte del PD sia del M5S).
3- L’ultimo sondaggio dell’Istituto Piepoli riguardante la tematica delle unioni civili che sono riuscito a trovare online é quello condotto insieme a La Stampa in cui risulta che il 51% degli italiani é favorevole alle unioni civili.
Quelli qua sopra sono dati ma ora vorrei aggiungere una mia opinione: anche se il 60/70% della popolazione fosse contraria alle unioni civili non sarebbe un buon motivo per non approvarle. I diritti sono diritti e vanno dati a tutti senza alcuna distinzione (vedi articolo 3 costituzione) anche se il popolo é contrario. Nessuna persona su questa terra sarà mai abbastanza potente da poter negare un diritto a un essere umano. I diritti non si negano ma si estendono. Evviva l’Italia che si sveglia! É arrivata l’ora di essere civili!
La maggioranza degli Italiani o è contraria o non sa che pensa delle unioni civili, che non solo (questo è pacifico) riguarderebbero pochissime migliaia – sarei tentato di dire poche centinaia – di persone, ma sono cosa appoggiata dalla minoranza del Paese. Ad ogni modo – come dice Lei – la questione è anzitutto di principio (su questo sono totalmente d’accordo): Lei ha un’idea, io – e molti altri (aspetti sabato 30, penso ne sentirà parlare) – ne abbiamo un’altra. Per me finisce qui. Grazie comunque per la critica civile. Un saluto.
Un’ultimissima cosa: potrebbe anche riguardare 2 persone ma se quelle due persone sono cittadini italiani lo stato ha il dovere di garantirgli dei diritti. La ringrazio anche io per il confronto civile. Un saluto.
L’ha ribloggato su Cristiani Per La Nazione.
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Io, cattolico costretto a rispettare i miopi dettami discriminatori della mia Chiesa in tema di famiglia, mi sento tale e quale ad un musulmano che tratta le donne come oggetti. Mi vergogno della mia religione, e finché vivrò combatterò affinché, anche questa volta, il mondo riesca a girarci fuori dalla nostra arretratezza. E sognerò che un giorno i miei figli e i miei nipoti possano, per una volta, finalmente, vedere la Chiesa non ritardataria e trascinata dalla Storia, ma proattiva, innovatrice e amorevole come il nostro Signore Gesù Cristo ha invano cercato di insegnarci.
Lei e’ sicuro di aver compreso fino in fondo che l’insegnamento di Gesu’ Cristo non era solo un “volemose bene” e “siamo tutti uguali” ?
Si è proprio vero, far partorire una donna “consenziente” e poi se il “prodotto” è sano portarglielo via è proprio segno di civiltà e progresso.
Se lei è convinto, come sembra, che “i dettami discriminatori” siano malvagi, allora perché li rispetta? Se è convinto che siano tali, non deve rispettarli.
Lo fa perché è “costretto” (non fisicamente, ma, diciamo, “moralmente”)? Ed anche qua sbaglia. Se la coscienza è certa, a non seguirla si fa peccato perché, pur essendo convinti che una tale azione sia buona, non la si compie.
Insomma un coacervo di contraddizioni la posizione dei cattolici progressisti. Per uscire da quanto sopra, consiglio adesioni c/o anglicani e protestanti vari. Stia pur certo che lì certe “vergogne” e “arretratezze” non le proverà.
“Io, cattolico costretto a rispettare i miopi dettami discriminatori della mia Chiesa in tema di famiglia”
La Chiesa segue cio’ che ha insegnato Gesu’ a riguardo… ne sai tu piu’ di Lui?
“mi sento tale e quale ad un musulmano che tratta le donne come oggetti”
Se lei vuole seguire quelli che vogliono trattare i bambini come oggetti (utero in affitto) ti senti meglio? Fra l’altro la Chiesa (seguendo Cristo) e’ stata quella che ha dato piu’ dignita’ alla donna.
“Mi vergogno della mia religione”
Poiché chi si vergogna di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui quando arriverà nella gloria del Padre suo con i santi angeli (Mc 8:38)
“e finché vivrò combatterò affinché, anche questa volta, il mondo riesca a girarci fuori dalla nostra arretratezza”
Insomma combatterai perche’ i prepotenti possano vincere contro i deboli fra l’applauso dei piu’. Complimenti.
“E sognerò che un giorno i miei figli e i miei nipoti possano, per una volta, finalmente, vedere la Chiesa non ritardataria e trascinata dalla Storia, ma proattiva, innovatrice”
Lo e’ sempre stata. Ha tirato in dietro solo quando la storia stava andando nella direzione sbagliata (si veda ad esempio eugenetica).
“come il nostro Signore Gesù Cristo ha invano cercato di insegnarci”
Se si trovasse a leggere una mezza volta i Vangeli o studiare il CCC quel “invano” sparirebbe nel suo caso.
Quanti bei luoghi comuni, Chiesa arretrata e ritardataria ecc. ,ecc. Mi scusi, ma se si vergogna della sua religione, nessuno le punta una pistola alla tempia per continuare a professarla. È libero di cambiare, ad esempio quella anglicana potrebbe piacerle, ci rifletta…
Ma cosa vorrebbe dalla Chiesa cattolica, che dicesse:”carissimi fate pure quello che volete, non c’è alcun problema, Gesù è solo passato di qua per farsi un giro perché aveva un po’ di tempo libero e non ci ha lasciato alcun insegnamento. Procuratevi figli come , dove e quando volete, non importa di che sesso siete è solo un dettaglio, anzi è solo un dato culturale il sesso, quindi avanti così tutto è diritto reclamate tutto quello che vi passa per la testa “. Dovrebbe dire questo la Chiesa discriminatoria che la opprime?
Ringrazio Dio che non sia così e spero che non si lasci andare alle lusinghe del mondo fino alla fine dei tempi.
Ciao
Che accozzaglia di personaggi da Circo Barnum sono questi paladini dei gay!
La Marzullo che ciancia di “diritti degli esseri umani” e, oltre a non aver capito una cippa dell’articolo di Guzzo (vedi frase sull’8×1000), ne critica pure la forma (“è malscritto”; ah, sì? a me non pare); Rapo che conosce già lo stato coniugale di tutti i partecipanti al Family Day e fa pure il moralista; Lucamare, che dopo aver cercato invano di smentire Guzzo, se ne esce con l’esilarante esortazione “Evviva l’Italia che si sveglia! E’ arrivata l’ora di essere civili!”; e infine, il più delirante di tutti: il cattoprogressista Sabìa, il quale tira in ballo persino Gesù Cristo, che, com’è noto, era egli stesso un paladino delle associazioni LGBT della Palestina di 2000 anni fa.
Non c’è che dire: i “solidi” argomenti di costoro sono davvero in grado di mettere k.o. l’oscurantista, arretrata e medievale Chiesa Cattolica.
Altra avvertenza.
Attenti a “Forza Nuova” e “Casapound”: vi manderanno 3 gatti col bandierone e sui TG passeranno SOLO QUELLI.
Li mandano apposta a screditare le manifestazioni che temono e facendole passare per accozzaglia di esaltati fascisti. Cercate di organizzarvi in modo da neutralizzare questa trappola.
Una simpatizzante, che sa cose
Perché la presenza della lega nord, di Adinolfi e della Miriano si differenziano molto da forza nuova o casapound?!!!
Concordo.
Casa Pound e Ordine Nuovo, in particolare, più stanno alla larga dal popolo del Family Day e meglio è per quest’ultimo. Sono “compagni di strada” che fanno solo danni.
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Errata corrige: ho scritto Ordine Nuovo, ma intendevo dire Forza Nuova.
@enzo
Ha ragione lei: Adinolfi e la Miriano sono due pericolosissimi nazisti. Pensi che il primo era amico personale di Heinrich Himmler, mentre la seconda, tra una pagina e l’altra di “Sposati e sii sottomessa”, aiutò Hitler nella stesura del “Mein Kampf”.
Non so poi se ha notato l’impressionante quantità di bandiere con la croce uncinata presenti sabato scorso al Circo Massimo. Un’autentica vergogna!