La gran parte dell’attenzione è ora comprensibilmente puntata su di loro, Marine e la bella Marion, le due donne del Front National che alle elezioni regionali hanno letteralmente surclassato il partito socialista non solo per l’alto consenso riscosso, ma anche per dove – stando ai sondaggi, per la verità, ormai qualche tempo – questo si è cresciuto, ossia fra commercianti, impiegati, operai; tutta gente, insomma, che è un tantino difficile liquidare come il solito, irriducibile manipolo estremista. Anche perché la vittoria del Front National non è casuale essendo pure figlia dell’abbandono, da parte di quel partito, di alcune rivendicazioni storiche che se da un lato hanno creato alcuni malumori dall’altro hanno raccolto, eccome, milioni di elettori. Questa la Francia di cui giustamente si parla ora, dicevo: quella che vince.
Per completezza troverei però onesto ricordare – anche se non è molto policamente corretto, anzi proprio per questo – qual è la Francia che perde e che, oltre al volto ben pasciuto di monsieur Hollande, ha quello dell’osannato mariage pour tous, il matrimonio fra persone dello stesso sesso introdotto e difeso nonostante i milioni di persone contrarie sfilate in piazza, dell’ostinazione laicista («Je veux qu’on enseigne la morale laïque», ricordate? sono state le parole di Peillon, Ministro dell’Educazione in carica), delle scuole in cui sono stati proposti, fra le altre cose, i testi del “poeta” travestito – e ovviamente pro gender – David Dumortie. Per il centrosinistra italiano che non vive bendato e che ha la possibilità di far approvare o dimenticare il ddl Cirinnà sulle unioni civili e il ddl Fedeli sull’educazione di genere, quello che echeggia dalla Francia dunque è più di un avvertimento.
giulianoguzzo.com
L’ha ribloggato su Luca Zacchi, energia in relazionee ha commentato:
Un bell’articolo di Giuliano Guzzo che riflette sulle recentissime elezioni francesi.
L’ha ribloggato su Betania's Bare ha commentato:
Uomo avvisato.
Bisognerebbe vedere pero’ se i francesi abbiano votato FN piu’ per i recenti orrori accaduti sul loro territorio (e piu’ in generale per i problemi con i musulmani) che per le questioni etiche.
In fondo anche gli spagnoli hanno mandato a casa il loro Partito Socialista, che ha fatto in Spagna le stesse cose che Hollande & co. in Francia. Ma cio e’ avvenuto piu’ a causa di questioni economiche e sociali che per l’agenda libertina di Zapatero, mi pare. E poi, da quando Mariano Rajoy e’ diventato primo ministro, sui temi etici non sono migliorate molto.
Non resta che sperare che il PD, Forza Italia (sì, ora anche Silvio è favorevole alla pantomima dei “matrimoni” tra omosessuali, almeno fintanto che Francesca graviterà per Palazzo Grazioli… si vedrà con la prossima “fidanzata”…) e M5S ragionino su questo voto e non continuino a fare orecchie da mercante su questioni cosi delicate come la difesa della famiglia da ogni ideologia laicista/genderista/omosessualista.
Ma la speranza è poca: il buonsenso in politica ora come ora è merce rara.