In questi giorni è accaduto davvero di tutto: dalla rinuncia ministeriale del Santo Padre all’avanzare dell’eutanasia in Francia, dall’omicidio in casa Pistorius alla spaventosa pioggia di meteoriti che ha flagellato la Russia. Che la fantomatica profezia Maya, anziché al dicembre 2012, fosse in realtà riferita al febbraio 2013? Il dubbio, confesso, mi è venuto. Raramente mi era infatti capitato di assistere ad una così intensa carrellata di eventi drammatici. Tutti insieme, per giunta. Tutti nell’arco di pochi giorni, addirittura di poche ore.
Sconfortato, stavo quasi per abbandonarmi tra le braccia del pessimismo quando ieri, nel tardo pomeriggio, sono stato raggiunto da una notizia. Una gran notizia, almeno per me. Soprattutto, una buona notizia: un conoscente, divenuto presto amico, ha trovato lavoro. Quarant’anni, affetto da una disabilità fisica non indifferente, costui ha temuto a lungo, dopo il licenziamento, di non farcela – per di più coi tempi che corrono! – a trovare una nuova occupazione.
Un timore non privo di fondamento con cui ha convissuto per un arco di tempo superiore alle previsioni più cupe: circa due anni. Ogni tanto telefonandomi, qualche volta piangendo, spesso pregando. Da lunedì scorso, invece, finalmente lavora. «Sono al settimo cielo», mi ha confidato ieri tradendo comprensibile emozione. La cosa bella è che – nonostante la settimana apocalittica che volge al termine – adesso lo sono anch’io. Buon lavoro, Adriano. E grazie per questa notizia, grazie per non aver mollato: non è poco, visto il periodo.

Caro Giuliano, mi stupisco di Lei: mi aspettavo che un uomo di fede come Lei, un testimone affidabile come Lei finisse questo post ricordando che, nonostante la tentazione di cadere nello sconforto sia fortissima soprattutto in questo momento storico, noi cristiani abbiamo sempre speranza, grazie alla Madonna. S. Bernardo, infatti, pregava dicendo: “Maria, tu sei la certezza della nostra speranza”. Un caro saluto, in attesa del prossimo post.
Mi spiace per averLa delusa con questa omissione, ma La ringrazio molto della stima e dell’attenzione. Alla prossima!