Immaginate che vostra moglie sia nientemeno che la Regina d’Inghilterra e di esser ad una cena ufficiale in un Paese straniero, ospiti del suo premier, e che vi stiano servendo tra i vini più buoni non già di quella nazione, ma del pianeta intero dato questo Paese è l’Italia. Ebbene, in un contesto simile, correva l’anno 2000, il principe Filippo, duca di Edimburgo, ad un incredulo Giuliano Amato pare abbia detto senza troppi complimenti: «Dammi una birra. Non mi importa di che tipo, dammi solo una birra». 

Ecco, in quella scena così irrituale – chissà quante copie del Galateo avranno preso fuoco nel mondo, in quell’istante – c’è tutta la straordinaria normalità dell’uomo oggi scomparso, alla soglia dei 100 anni che avrebbe festeggiato a giugno. Principe dei gaffeur, è non a caso il titolo che più gli vien tributato in queste ore di coccodrilli. Il che, alla luce dell’episodio poc’anzi ricordato, deve esser vero, sì, ma fino ad un certo punto. Forse Filippo, con quelle sue uscite, tentava solo di lanciare un messaggio semplice ed epocale insieme: si può essere simpatici anche a corte. Riposi in pace. 

Giuliano Guzzo

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