All’uscita di Tolo Tolo, il nuovo film che sarà nelle sale dal 1° gennaio 2020, manca ancora qualche settimana, eppure Checco Zalone è già riuscito a far parlare di sé con la diffusione, nelle scorse ore, di Immigrato, una canzone con un rimando a L’italiano di Cutugno e uno stile alla Celentano. Nel video della canzone, c’è la giornata di un italiano medio, che abita in un grande condominio, alle prese con un immigrato.
La canzone, già ascoltata da oltre 2,6 milioni di utenti in Rete, è forse opinabile sotto il profilo musicale, ma sotto quello comico è un piccolo capolavoro. Infatti – dal carrello della spesa al distributore di benzina, fino alla pulizia del vetro dell’automobile al semaforo e, addirittura, al letto coniugale – in meno di tre minuti Checco Zalone racconta tutti i luoghi comuni sugli immigrati, ma lo fa senza demonizzarli, condendo ogni immagine con genuina comicità.
Ciò nonostante, Immigrato oltre che divertire sta facendo anche infuriare. Chi? Ma i guardiani del politicamente corretto, ovvio. «Il video ‘Immigrato’ di #CheccoZalone è terribile e non fa ridere», ha per esempio commentato l’associazione pro migranti Baobab. «Poi uno dice da dove viene il razzismo», è stato invece il tweet del professore universitario Luciano Giustini. «Non ho capito se la canzone di Zalone ‘Immigrato’ è fascista e razzista oppure prende in giro chi lo è», si è chiesto, spiazzato, un altro utente.
In effetti, Checco Zalone voleva probabilmente spiazzare, e ci è riuscito. Allo stesso modo, voleva di certo – come da suo repertorio – sfidare il politicamente corretto, che nel caso di Immigrato risulta preso di punta già con quella parola, «immigrato», che la cultura dominante ha da qualche anno rimpiazzato con il più sorosiano «migrante», termine fatto apposta per celare gli innumerevoli drammi che, da ogni punto di vista, comportano i fenomeni migratori. Che dire?
Il comico pugliese, ancora prima di debuttare nelle sale, ha fatto centro, toccando nel vivo un tema delicato e sentito dagli italiani, ma senza esagerazioni bensì con quella leggerezza che i gran sacerdoti del politicamente corretto vorrebbero toglierci per sempre. Davvero, Immigrato è una perla esplosiva. Una perla perché, come abbiamo detto, fa divertire senza prendersi troppo sul serio; esplosiva, perché sta facendo infuriare i già ricordati inquisitori del pol. corr. Motivo in più per darsi tutti appuntamento il 1° gennaio 2020 al cinema.
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ONE WAY STREET= STRADA A SENSO UNICO
Rev. Suore,
cosi’ penso voi siate, chiarisco il disguido al fatto che vi ho visto sulla pubblicita’ dell’Organizzazione Privata di Radio Maria Onlus di Erba Como Italia.
Non so se questi doncamilli vi usano per agomentare la percezione che hanno tanti clienti al loro programma o qualcun’altro vi ha esposto a questo Sito Internet.
Non sia mai che dica una parola di sgarbo a una suora/e.
La mia vita ha tutta una sequela di grande riconoscenza verso le Madri di Maria Bambina che si sono amorosamente prese cura della mia vita, sia spiritualmente che materialmente.
Lo stritto era solo mostrare l’operare di falsi profeti e per di piu’ preti, che non sono in sintonia con la Parola Tradizione Magistero della Chiesa Cattolica Romana e lo faccio per dovere di Battesimo Cristiano di defende l’Ortodossia ed Integralita’ del Deposito della Fede: Un Ovile sotto un Unico Pastore Romano.
Camaleonti ecclesiastici che, in ultima analisi, sono per ora Sale “sacerdotale” andato a Male”, preti vendutisi ad un’ora di gratificazione, gloria del Mondo e del loro Ego e un guadagno di 30 monete d’argento: e quanti ne abbamo nella Chiesa di questi camaleonti: a milliaia e milliaia.
Cordiali rispettosi saluti e che voi tutte abbiate un Santo Natale e Felice Anno Nuovo 2020.
Paul Candiago
(candiago.p@bmts.com)
L’ha ripubblicato su Organon.