«E giro in casa come un calciatore /con la maglia della nazionale/ perché il mio mondo è azzurro». Canticchio un duo musicale estinto, gli Mp2, in memoria di un simbolo estinto: la maglia azzurra, rimpiazzata con un verde che la nazionale aveva finora utilizzato un’unica volta quando, nel dicembre 1954, sconfisse allo stadio Olimpico di Roma l’Argentina. Sarà. Ma a me manca l’azzurro, io bramo l’azzurro, io non riesco a concepire altro che l’azzurro. Per un motivo semplice: sono cattolico.
Infatti, anche se i più lo ignorano, gli Azzurri sono così in omaggio nientemeno che alla Madonna. Proprio così: l’azzurro delle maglie della nazionale italiana, esibito per la prima volta il 6 gennaio 1911 in una partita (vinta) contro l’Ungheria, venne scelto in onore dei Savoia, della cui casata era colore ufficiale; Savoia i quali a loro volta, in segno di devozione, lo scelsero identico a quello del manto che la tradizione vuole della Madonna. Di qui il mio appello: ridateci gli Azzurri, l’azzurro, Maria. «E giro in casa come un calciatore /con la maglia della nazionale/ perché il mio mondo è azzurro».
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«Da leggere!» (Diego Fusaro)
«Un libro pieno di chicche» (Rino Cammilleri)
«Un viaggio tra vicende note e meno note con lo scopo di aiutarci a sviluppare il senso critico» (Aldo Maria Valli)
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Ma no… un bel verde color amazzonico è quel che ci vuole in questo periodo… Forza Rospi ! Siete tutti noi!
L’ha ripubblicato su Pastor Aeternus proteggi l'Italia.
Sulla faccenda bisognerebbe ascoltare il parere del noto opinionista grande capo Estiqaatsi