E’ sicurissimo, Tito Boeri: «Senza nuovi ingressi il sistema pensionistico italiano non regge». Lo sostiene da tempo e lo ha ripetuto in queste ore, evocando gli incivili sfruttamenti, pardon i «lavori che gli italiani non vogliono fare». Temo la tesi boeriana faccia acqua da tutte le parti – degli sbarchi esalta i benefici possibili di domani e dimentica i costi certi di oggi, santifica i «migranti regolari», quota minima, e sostiene, follia massima, che dovremmo regolarizzarne di più dopo che nel 2017 i nuovi cittadini son stati 224.000 –, ma il prestigioso economista è lui, quindi le astrazioni gliele lascio.
Passando dall’immaginazione all’immigrazione, tante cose vorrei rammentare al Nostro, tipo il fatto che il «contributo degli immigrati alla criminalità» sia al momento «significativamente sottostimato», e quelli che ci attendono sono, rispetto agli odierni, «maggiori problemi di assimilazione e integrazione» (Fondazione Hume), ma sarebbe infierire. Mi limito perciò ad una domanda: se per le pensioni, oltre che per la natalità, i migranti sono una benedizione, com’è che l’Europa intera non ne vuole più sapere? Perché Paesi che non ci sopportano – diciamoci la verità, almeno fra noi – vorrebbero improvvisamente farci, tutti assieme, questo regalone?
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Vero
Se Boeri non è in grado da solo di capire che è impossibile per logica che i nuovi arrivati ci pagheranno in futuro le nostre pensioni, forse è inutile porgergli domande di qualsiasi genere. Lasciamolo rosicare ….
anche io sono molto critica verso chi esalta l’accoglienza “a prescindere”, e non per timori di ordine pubblico! Perché “l’integrazione” comporta che queste persone oltre al lavoro (quelli che gli italiani non vogliono fare) abbiano dove abitare. Ma come possono guadagnare anche 1000 euro al mese e pagare affitti da 800 euro mensili?
Perché non si affronta anche questo problema quando si parla di accoglienza? Maria Rita Polita
La superficialità ormai la fa da padrona. L italia è il paese europeo con la natalità piu bassa e l’età media più alta. È per questo che servono persone aggiuntive ora che paghino i contributi con cui tra poco pagare le pensioni. Chi pensa che col sistema contributivo io riceva i soldi che ho versato non sa che il sistema pensionistico è ben piu complesso di questo e si basa essenzialmente su una solidarietà rotatoria tra le generazioni (i contributi di oggi pagano le pensionati di oggi ).
Per questi sistemi serve un bilanciamento tra il numero delle persone che lavorano e quelle che prendono la pensione. Se i giovani diminuiscono il sistema va fuori equilibrio. Se anche l italia tornasse a fare molti figli da subito , ci vorrebbero 20 anni prima che uno di loro andasse a lavorare.
Questa è la risposta a quelli che dicono come mai gli altri paesi non hanno lo stesso bisogno di nuovi lavoratori.
Il calcolo pensionistico e’ una cosa da esperti , estremamente complessa e piena di parametri sul lavoro , sulla popolazione , sulla aspettativa di vita , sull importo dei contributi, sul sistema di rivalutazione , etc etc.
La banalizzazione che se ne sta facendo in rete è ridicola e suicida, ma d’altra parte ormai viviamo il tempo in cui delle generazioni future ce ne sbattiamo, e pensiamo solo all oggi.
Chi calvaca questa onda vincerà le elezioni ma farà perdere la propria nazione. Se non ricominciamo a fare figli in quantità seria (oltre i 2 per donna) quello che dice Boeri è inevitabile e gli immigrati 20/30 enni sono l unica soluzione.
Non è colpa degli africani se gli italiani non fanno figli, ed è patetico pensare che ci siano soluzioni alternative. Io personalmente ne ho 3 ed ho fatto il mio dovere. (per me stesso non certo per la nazione, ma di fatto ho aiutato anche quella) . Mi sembra invece che un sacco di gente si riempia la bocca di buoni propositi, di accuse contro gli altri , ma di fatto viva in una banalizzazione dei problemi ed in una pretesa che la colpa sia sempre fuori.
Se non cambia nulla, e tra 15 anni ci troviamo con una nuova Fornero peggiorativa (meno soldi nelle pensioni, contributi piu alti ed età a 70/72 anni) Dovreste avere il coraggio di andare a citofonare a casa di Salvini e dirgli : ci hai preso per il c…. . Ma non lo farete , e ve la prenderete con qualcun’altro.
Ancora con queste farneticazioni?
Basta solamente una considerazione per far naufragare tutte le pippe mentali dei cattocomunisti:
con una disoccupazione giovanile al 40% (in realtà è quasi il doppio) che bisogno c’è di far arrivare ancora personale in cerca di lavoro?
A meno che non si voglia ancora di più far diminuire i salari svalutando il lavoro, da perfetti KATTIFI KAPITALISTI KE SPEKULANO SULLE DIZGRAZZZIE DEI MIKRANTIII!
E, di grazia, come ce le pagherebbero le pensioni, visto che non c’e’ lavoro, e bene che vada, verrebbero assunti al massimo a nero, per una paga che è un ottavo di quella regolare?
E che lavoro potrebbero mai fare, se non sanno manco la lingua, e adesso per fare il muratore ci vuole quasi una laurea?
MA PER FAVORE…
Se guadagnano il 20% in meno degli italiani, come fanno a “pagarci la pensione”?
http://www.infodata.ilsole24ore.com/2018/07/04/nativi-non-nativi-italia-gli-immigrati-non-troppi-poveri/?cmpid=nl_morning24
Ooops, ma allora non è vero che “FUGGONO DALLA GUERRAAAAAHHH”??
Ma allora sono solamente “migranti economici“?
Ma allora perchè per tanti anni avete fatto questa manfrina?
Ma allora, i ragazzi di oggi dovrebbero avere il coraggio di citofonare ai cattocomunisti e dire: ci avete preso per il c… Ma non lo faranno, e se la prenderanno con i capitalisti cattivi (di cui sono alleati i cattocomunisti odierni).
Io non ho alcuna competenza specifica nel settore. Sono una persona comune e cerco di ragionare col buon senso (e magari il mio “senso” non è nemmeno tanto buono, chissà, e qualcuno potrebbe accusarmi di superficialità).
Penso che la natalità bassa del nostro Paese (e non solo) sia in parte dovuta al senso di insicurezza in cui tutti viviamo. Pensare di costruire una famiglia e fare dei figli in tempi di crisi economica, politica e sociale può essere difficile per molte persone.
Più persone dall’esterno entreranno nel nostro Paese, con i loro usi e costumi completamente diversi dai nostri e senza nessuna intenzione di integrarsi (credo che per una vera integrazione occorra voler integrare ma anche volerSI integrare e non vedo grande volontà di adeguarsi a leggi e costumi locali in gran parte delle persone che entrano nel nostro Paese da Paesi extracomunitari), maggiore sarà il senso di insicurezza che le persone autoctone proveranno e minore (anche se si tratta di una conseguenza controproducente) sarà la voglia e la possibilità di far nascere nuove famiglie e aumentare la natalità.
Premesso che non mi piace considerare la nascita di un bambino unicamente come un mezzo per pagarmi la pensione tra qualche anno (anche se non mi ritengo uno sciocco e quindi capisco che nel nostro sistema occorre un ricambio generazionale anche a questo scopo) finchè permarrà questo senso di insicurezza, di illegalità diffusa, di permissività a senso unico, credo difficile che la natalità nel nostro Paese aumenti.
Il rischio è piuttosto quello che aumentino le tensioni sociali e che se non stiamo molto attenti, alla fine ne scaturisca una grave reazione di “rigetto”: ad un certo punto, infatti, credo che l’istinto di sopravvivenza prevarrà sul buonismo e non sarà molto bello quello che potrà accadere. A meno che, ovviamente, non saremo tutti così … “anestetizzati”, così rimbambiti dalle chiacchiere buoniste, che nemmeno ci accorgeremo di essere diventati noi coloro che devono integrarsi.
No, non credo che aumentare gli ingressi di persone nel nostro Paese sia la soluzione; credo invece che sia un’aggravante del problema. Non ho la soluzione, ma credo che quando faremo sentire le persone al sicuro (nel senso più ampio del termine) queste costruiranno più famiglie e ricominceranno a nascere i bambini.
Il che non toglie che occorra trovare in parallelo un modo concreto ed efficace per aiutare la grande parte di umanità in difficoltà e per aiutarla nel Paese d’origine, dove certamente le persone che non hanno altri fini alla base del desiderio di espatriare, saranno anche più felici di stare, non dovendo cambiare i propri usi e costumi.
Non si può parlare di “buon senso” con i fanatici dell’ “accoglienza senza limiti”,o “accoglioni” che dir si voglia.
IL vero motivo per cui vogliono questa invasione è nel libro “Il campo dei Santi”.
Loro vogliono la completa e totale DISTRUZIONE dell’Occidente Cristiano.
Per senso di colpa inculcato da decenni di cattocomunismo.
Questo è.
In Italia non si fanno figli perché nei decenni scorsi le masse si sono fatte plagiare da una minoranza deviata portatrice di un’ideologia nichilista affermatasi con il Sessantotto, contraria alla famiglia, all’autorità, al senso del dovere, al patriottismo. Diciamolo, purtroppo gli italiani sono i primi a fregarsene della crisi demografica da loro stessi causata, e non poteva essere altrimenti, visto che hanno dato credito alle pericolose istanze dei vari “pannella” e “bonino” su aborto, divorzio, ecc., che peraltro nessuno votava, il che è inquietante.
Il sistema previdenziale andrà al collasso anche se si faranno entrare 1 milione di immigrati l’anno in età attiva, non solo perché la demografia italiana è in crisi, ma soprattutto perché mancano i contributi versati dai potenziali lavoratori giovani a cui vengono offerti solo lavoricchi con contratti a termine e privi di copertura previdenziale. In conseguenza di ciò, i giovani italiani in età lavorativa e riproduttiva emigrano all’estero, comportando così l’aggravarsi della crisi demografica e dei conti dell’INPS che riceve sempre meno contributi.
p.s.: MenteLibera65 ha fatto figli almeno per dovere verso sé stesso, le persone ormai non gliene frega nemmeno di portare avanti la propria genia, o di far sopravvivere il proprio cognome, non a caso molti hanno una sola figlia femmina infischiandosene, dunque, del fatto che questa non trasmette il cognome a eventuali figli suoi.
Spezzando il tuo intervento in 3 direi che questa è la mia valutazione :
1^ Capoverso : Le leggi su aborto e divorzio esistono in tutti i paesi europei , come pure il 68 c’è stato in tutto il mondo. Ma solo in Italia (in teoria il paese più cattolico…) c’è stato questo crollo delle nascite, che io vedo più come un effetto dell’abbandono dello stato alle famiglie a livello di welfare. E non solo io…i francesi sono atei, ma col “3^ figlio fiscale” (cercare su google di cosa si tratta) hanno mantenuto la natalità alta.
2^ Capoverso. Sono purtroppo abbastanza d’accordo. Rilevo però che non è certo colpa degli africani se sottopaghiamo la gente, ma di un sistema paese che permette a i datori di lavoro di sottopagare. Colpa della politica di questi 30 anni, tutti inclusi nessuno escluso, e del miraggio iperliberista.
3^ Capoverso : Personalmente del mantenimento del mio cognome non me ne può fregare di meno. Il solo fatto che qualcuno faccia figli allo scopo di “mantenere la proria genia” lo trovo patetico. 10.000 anni di storia e di cultura sono passati inutilmente se si ha ancora questa mentalità. I figli che ho fatto ho cercato di farli per amore, anche se spesso l’amore umano ha connotati egoistici. In ogni caso non mi appartengono e l’unica cosa che vorrei passargli non sono i geni ed il DNA, piuttosto i valori di attenzione agli altri , rispetto della vita e del lavoro e di onestà che mi ha trasmesso mio padre. Amen.
Tra le cose da passare ai figli ho dimenticato, nel mio piccolo , la fede. Per il resto possono anche cambiare nazione e cambiare cognome. Bisogna pensare alla vita eterna , non a queste fregnacce.
Rispetto la Fede sono tante le “fregnacce” di cui ci occupiamo.
La Fede poi ha necessità di una corretta prassi.
Passare un “generica” fede in Dio, non è oggi assolutamente sufficiente.
Se e sente di “ogni” da gente che poi dichiara anche di avere una “grande” fede in Dio…
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-da_africano_vi_chiedo_perch_apriteiporti/82_24539/
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2018/07/lettera-aperta-e-tito-boeri-di-paolo.html
Bariom, non mi accodare a questi commenti al solo scopo di criticarmi. Cerca di leggere tra le righe di quelli che scrivono, avresti difficoltà a condividere i loro pensieri se li esprimessero in modo ancora più diretto. So benissimo cosa significa passare la fede, e so pure quali sono le difficoltà e le crisi in tutto questo. Ed anche i peccati . Ma qui c’è gente che invece di passare la fede passa l’odio..non so rendo.
Dimmi un solo punto in cui il Signore Gesù Cristo abbia badato alla patria o alla genìa. Non lo puoi trovare, perchè per il Signore non c’è colore, non c’è nazione, non c’è etnia, non c’è provenienza, e non c’è manco passato. Sono gli uomini che col peccato originale hanno ereditato la malizia , la maldicenza, il pregiudizio e tanti altri peccati che li costringono a costruire muri invece di ponti. Per Gesù c’è solo persona, presente e futuro. Questo non significa che non esistano differenze. Significa che le differenze sono ricchezze e non ostacoli, se visti con l’occhio di Dio.
@Mentelibera, criticarti?
Cos’è coda di paglia? Ho fatto un appunto di senso generale (condivisibile?) collegato a quanto hai scritto perché altrimenti sarebbe stato lì, agganciato ad un bel nulla…
Se avessi voluto criticarti lo avrei fatto piuttosto su frasi tipo “ho tre figli, ho fatto il mio dovere…” che in un discorso di fede non significa un bel nulla (io ne ho fatti sei e tre sono già in Cielo – ho fatto il mio dovere più di te?).
La frase potrebbe al limite avere un senso fuori da un discorso di fede (mica tanto comunque dato che anche per la legge in Italia non è imposto alcun “dovere” sul procreare), ma il tuo continuo entrare e uscire da una visione fideistica, non è che aiuti…
Infine del tutto risibile e sinceramente puerile il tuo (come di tanti altri) “di questo Gesù non ha mai parlato…”.
Ha mai parlato Cristo di gravidanza “surrogata”? Di mafia? Di “gender”? (l’elenco sarebbe lungo). Quindi come la mettiamo?
Poi sai cosa, sulla questione popoli e patria, non sarebbe male riandare all’Antico Testamento (che Cristo non ha mai in nulla smentito e che mi risulta sia ancora Parola di Dio). Certo il “Popolo di Dio” oggi non ha confini e la nostra Patria è quella Celeste, ma ci sarebbero molte cose da imparare.
Lo stesso Annuncio e la Missione di Cristo era rivolta in prima istanza ed in modo quasi esclusivo, a quello che era l’allora Popolo di Israele (esemplare l’episodio del «Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini»), poi sappiamo com’è andata per il generale rifiuto del medesimo.
C’è poi una “proposta” della Fede e un “difesa” della Fede.
La prima prevede certo “ponti” e forse anche qualcosa di più, ma sei così sicuro che la seconda non preveda dei “baluardi” (o chiamali “muri” se ti suona meglio per poter dare ad essi un’accezione negativa)?
Nella nostra singola vita concreta, mai siamo chiamarti a porre “sentinelle”, ad erigere baluardi, ad utilizzare lo “scudo della Fede”? Certo, contro il Male.
Ed eccoci al solito nodo… è tutto “Bene” ciò che ci sta intorno? Ogni accadimento? E’ sufficiente che un accadimento vesta i panni della miseria o della povertà per dire che sia buono?
Non dimentichiamoci che chi opera per il “Male” è in generale più scaltro dei Figli della Luce.
In ogni caso chi fomenta odio (di qualsivoglia tipo) non mi troverà mai d’accordo.
Mah, sull’elevata natalità francese – che è comunque la metà rispetto a paesi della sponda sud del Mediterraneo – preferirei lasciar perdere: la fecondità al 2,1 – soglia minima per mantenere il ricambio generazionale – la garantiscono i “francesi” di ceppo extraeuropeo, di origine maghrebina e subsahariana, perché quelli “de souche” o di origine europea, hanno tassi di riproduzione simili ai nostri. La sostituzione etnica lì procede alla grande.
Nessuno ha detto che la diffusione di contratti di lavoro precarizzanti sia colpa degli africani, e che è dovuto all’ultraliberismo (che io personalmente avverso), ma di sicuro loro fanno concorrenza sleale perché si accontentano di poco e si lasciano schiavizzare tranquillamente.
Werner io lavoro coi francesi quotidianamente , per questo parlo con cognizione di causa avendo anche spesso lavorato direttamente in Francia. Tutti i miei colleghi sposati e di una certa età hanno da una media che va dai 2 ai 4 figli, con numero prevalente 3 (chiediti perchè). E non parliamo di magrebini o altro, ma di Parigini bianchissimi, di cultura medio alta.
Per quanto riguarda poi quelli che si accontentano di poco, basta valutare la situazione Italo/Svizzera. Un italiano che in italia guadagna 2000, per fare la stessa cosa in svizzera ne guadagna 4000 , e per questo è pieno di gente che dalla zona di Varese ogni giorno va a lavorare in svizzera (transfrontalieri). Se invece di guadagnare 4000 guadagnassero 3000, lo farebbero lo stesso, perchè gli conviene comunque.
Se questo non avviene è perchè le autorità svizzere lo impediscono, proprio per impedire la concorrenza sleale con i lavoratori svizzeri.
Ma è lo stato ad impedirlo, perchè se dipendesse dai lavoratori italiani non si porrebbero certo il problema di fare concorrenza sleale. Invece di prendersela con gente che fa la fame, cerchiamo di prendercela con chi non si fa scrupoli di pagare 15 o 20 euro al giorno una persona che lavora 8 ore sotto al sole. Magari qualcuno potrà dire che se pagassero di più andrebbero falliti, il che è tutto da verificare e, d’altra parte, non farebbe che giustificare sia loro che li pagano che quelli che li accettano.
Se invece di guadagnare 4000 guadagnassero 3000, lo farebbero lo stesso, perchè gli conviene comunque.
Se questo non avviene è perchè le autorità svizzere lo impediscono, proprio per impedire la concorrenza sleale con i lavoratori svizzeri.
Sempre più comico!
Mentre invece un operaio italiano che potrebbe guadagnare 1300 euro DEVE ACCETTARE (secondo la retorica mondialista) che arrivi un africano che fa le stesse cose per 400 euro.
Bravi, continuate così, che alle prossime elezioni prenderete -10% !
Chi glielo dice a MenteLibera che la vita eterna non è in contrasto con nome, sangue, patria, identità?
E che ce l’hanno insegnato proprio migliaia di anni di storia e di cultura?
Comunque, se fossi un suo familiare, il pensierino di andar via di casa lo farei.
Vanni, me lo dice il fatto che Gesù Cristo non ha mai parlato di nome sangue e patria. Non a caso la Chiesa si chiama “Cattolica” (universale). Pensi ai suoi di familiari, che a convivere con lei non deve essere facile (seppur qualcuno ci convive).
Come al solito, ML65 viene prontamente e continuamente smentito da Giovanni Paolo II:
https://costanzamiriano.com/2018/02/24/patria-e-identita-secondo-wojtyla/
E la Chiesa è “cattolica” perchè è rivolta a tutti, perchè siamo tutti creature di Dio, non certo perchè debba prevedere un annullamento delle identità, della filiazione e della lingua.
Rileggere il passo della Torre di Babele.
E allora visto che vuoi perder tempo , ti ricordo che le mie risposte nascono da questa affermazione di werner :
“e persone ormai non gliene frega nemmeno di portare avanti la propria genia, o di far sopravvivere il proprio cognome, non a caso molti hanno una sola figlia femmina infischiandosene, dunque, del fatto che questa non trasmette il cognome a eventuali figli suoi.”
I libri di S.Giovanni Paolo II non sono magistero autentico della Chiesa, posso anche non essere d’accordo io . In ogni caso concordo con l’estratto che ne è stato fatto nell’articolo, bisognerebbe leggere il libero per capire quali sono i LIMITI della identità e della patria, che certamente ci sono ma sono ovviamente stati tagliati.
Quindi, sulla base di quanto sopra, ripeto che NON me ne può fregare di meno di far sopravvivere il mio cognome. L’identità di patria dei miei figli è garantita non soltanto dal territorio (che comunque non appartiene a nessuno ma è stato solo occupato dai nostri antenati senza alcun merito da parte nostra) ma anche dal loro sentirsi appartenenti ad un popolo, quando però questo popolo si riconosce in valori comuni , che sono quelli di un agire secondo coscienza in un contesto di rispetto reciproco.
Gli italiani venivano conosciuti per la cucina, per la creatività e per essere “brava gente”. Se si perde il “brava gente”, io della cucina e della creatività e del Colosseo me ne frego (penso che si sia capito)
Tra un ladro italiano ed un onesto iraniano mi riconoscerò sempre nel secondo, anche se non mangia il panettone.
E qui finisco, tanto è un dialogo tra sordi.
I libri di S.Giovanni Paolo II non sono magistero autentico della Chiesa, posso anche non essere d’accordo io
AH AH AH
E poi siete quelli del
Come dice Papa Francesco
Lo dice Papa Francesco
Come fate a definirvi “cattolici” se non fate come dice Papa Francesco?
Il resto sono solo farneticazioni di mondialisti (che prima però erano no-global).
Cosa c’entrerebbe l’onestà con l’identità, può capirlo solo chi si è fatto fare il lavaggio del cervello da Soros… (ma quindi ai carcerati, visto che per definizione non sono onesti, che gli dovremmo fare?)
Guarda Kosmo stasera non ti posso rispondere perché ciò Soros a cena, e domani sono impegnato tutto il giorno a distribuire a ONG e Scafisti i soldi che mi lascia. Domenica dovrei avere una seduta spiritica con quelli del gruppo Bildeberg , preparatoria del convegno della prossima settimana sul tema “Come sostituire tutta la popolazione europea con quella africana e viceversa” ed il sottotema “calcolo della crema solare necessaria per tutti questi europea: reperimento dei fondi tramite la confisca di tutti i beni di quelli che ci criticano sui blog”.
Quindi non so…perché la prossima settimana ancora devo correggere le bozze del nuovo catechismo con Francesco che mi ha chiesto un aiuto per l’italiano , e con l’occasione pensavo di portargli un po’ di carne di elefante che mi sono fatto portare dai migranti. Vorrei convincerlo a ristrutturare San Pietro come moschea ma lui resiste che dice che poi gli tocca andare scalzo e ha male ai piedi. Insomma …ho l agenda piena. Se non riusciamo a distruggere il mondo entro agosto , ti posso rispondere a settembre. Sempre ammesso che nel frattempo non ti sia arruolato nelle SS che resta il tuo sogno.
Quando non si sa come rispondere la si butta in caciara…
Te puoi sempre trasferirti in Africa ad aiutare i tuoi bisognosi (e a sputare sugli italiani che frugano nella spazzatura) oppure prendertene una decina e risponderne in sede penale e civile per i loro comportamenti.
Ecco qua:

la bandiera delle terribili SS che marciano inesorabili contro i boveri migrandi
Sì, è vero, Mente, talvolta mi sopportano a fatica anche in famiglia, ma ci riescono perché sono marito, padre, fratello, zio, nipote e mi vogliono bene. E tutti siamo figli dello stesso Padre. Non c’è contrasto, creda.
Tornando al post
Boeri insiste nel sostenere che in Italia (col suo ragguardevole tasso di disoccupazione del 10,8%!!!) ha bisogno dei 2,7 milioni di immigrati (regolarmente inseriti nel mondo del lavoro) per rimediare una decina di miliardi di contributi previdenziali, e poter pagare oggi più di 600 mila pensioni agli italiani. Un affarone dunque!
Non credo, un sistema pensionistico del genere non è sostenibile nel tempo, e se non si mette mano a un risanamento urgente, l’INPS sarà presto al collasso (e Boeri lo sa bene).
Tanto è vero che, dilettandosi in calcoli del genere, la filantropica propaganda immigrazionista sorosiana, sostiene che per “salvare” le pensioni degli europei occorrono 250 milioni di “rifugiati” entro il 2060. E poi a scalare sempre di più, in un truffaldino “schema ponzi”.
Ecco perché si sta dando un gran daffare con le sue guerre e le sue navi!
Per risolvere il problema delle pensioni basterebbe toglierle a tutti quelli che ne parlano continuamente criticando gli esperti senza averne la necessaria competenza, conoscenza, professionalità ed umiltà. La spesa pensionistica crollerebbe di botto.
Cioè mettiamo tutto in mano alla TECNOCRAZIA, la stessa che ci ha messo in questo guaio.
Non ti smentisci mai, MenteLavata…
No No . Io voterei senz’altro Kosmo presidente dell INPS, ad un patto però: se non ne risolve i problemi e finsce che li peggiora (indipendentemte da quello che accade fuori ovviamente : senza scuse o giustificazioni possibili) gli vengani requisiti tutti i beni personali suoi e della sia famiglia e gli venga data una misera pensione spendibile soltanto in Kenia.
Ah io ci starei senz’altro.
Però con la clausola che la pensione, la casa e tutti gli averi di ML65 vadano agli immigrati.
Considerato solo l’aspetto economico, e tenuto presente che l’Italia è il terzo paese europeo col maggior numero di immigrati residenti dopo Germania e Regno Unito. (dati eurostat 2017)
Considerando che da anni l’Italia (nella UE/28, dati eurostat 2017):
– si trova al 28° posto per la crescita del pil
– al 25° posto per il livello di occupazione
– al 16° posto per il consumo individuale attivo (AIC)
– al 12° posto per reddito-pro-capite (GDP)
– all’11° posto per lo standard di potere d’acquisto (SPA)
Rifiuto ogni parallelo con le politiche per l’immigrazione tenute da Paesi che stanno al vertice di quasi tutte le suddette classifiche, avendo un sistema fiscale, produttivo e commerciale in grado di assorbire manodopera importata.
Rifiuto quindi di pensare che per l’Italia l’ingresso di centinaia di migliaia di nuovi immigrati ogni anno possa essere sostenibile sia nell’immediato sia nel tempo.
Dunque, essendo interessato alle sorti di questo Paese e dovendo scegliere a quale “esperto” dare intellettualmente fiducia, propendo nettamente per Savona piuttosto che per Boeri.