I fatti, anzitutto. Sul sito internet del quotidiano Repubblica viene diffuso un filmato girato al Meeting di Rimini, precisamente allo stand della casa editrice Shalom, nel quale si vede e si ascolta una signora intenta a rimuovere dalla sua posizione, originariamente in bella vista, una statua della Madonna obbedendo ad una indicazione – afferma – ricevuta allo scopo di non offendere eventuali visitatori islamici, i quali coltiverebbero «un odio» tale, verso la Madre di Gesù, da consigliare appunto quella rimozione allo scopo di «non mettere a rischio nessuno». Quel video, com’era prevedibile, diventa virale facendo esplodere un caso, con non pochi cattolici che – comprensibilmente – gridano allo scandalo e i vertici del Meeting che, invece, tentano di minimizzare l’accaduto spiegando che loro, con quella censura, non c’entrano nulla. Una censura comunque singolare dal momento che, va detto, allo stand della Shalom non mancano, anzi abbondano pubblicazioni e testi riguardanti la Madonna. A chi credere allora? E, soprattutto, da chi ha preso ordini la signora immortalata nel filmato? E’ stato tutto e solo – viene da chiedersi – un trappolone di quei diavoli di Repubblica?
Ora, per quanto male si possa pensare di quanti lavorano per il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, riesce difficile pensare – se non si simpatizza per il sentiero controverso del complottismo – che il video diffuso da Repubblica sia un falso. Allo stesso tempo, sarebbe sbagliato addossare a tutto il movimento di Comunione e Liberazione le responsabilità di un episodio dai contorni tutt’ora poco chiari. Per quel che vale propenderei dunque per un’altra ipotesi prima di esporre la quale, urge una premessa: con l’oscuramento di Maria il mondo islamico c’entra poco. Anzi, il solo considerare una simile ipotesi denota una certa ignoranza. Scrive Vittorio Messori: «Maria è il “luogo” dove musulmani e cristiani (quelli, almeno, cattolici e quelli ortodossi) sono vicini più che ovunque altrove. Sino ad arrivare al paradosso: mentre oggi si susseguono, fra biblisti e teologi cristiani, le “riletture” riduttive e ambigue di alcuni dogmi mariani, a cominciare proprio dalla verginità di Maria, l’Islàm non tollera ne dubbi né esitazioni al proposito. Anzi, è pronto a lapidare sul posto chi non osasse attentare all’onore di colei che è la “Vergine che ha preservato intatto il suo seno”» (Ipotesi su Maria, Ares, Milano 2005, pp. 191-192). Scartata dunque l’ipotesi filo islamica, quanto accaduto al Meeting può essere letto solo alla luce di una tendenza altra.
La tendenza è quella che, da anni, vede il mondo cattolico in forte crisi, quasi ostile nei confronti di Maria e del Suo culto, guardato con scetticismo e sufficienza, quando non irriso quale devozione a base di processioni e vocine in falsetto. Si va così da sacerdoti e accademici rispettati come John P. Meier che negano la verginità perpetua di Maria – cosa della quale persino Lutero riteneva che solo i «pazzi e i villani» potessero dubitare – a Padre Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia, che ha bacchettato quanti riservano attenzione alla Madre di Gesù, «onorandola in modo talvolta esagerato e sconsiderato», dalla Madonna “oscurata” a Rimini alla “Medaglia miracolosa” portata al collo dal celebratissimo Usain Bolt della quale i media che contano si guardano bene del parlare. A questi episodi, per chi abbia familiarità con certe prediche domenicali – in cui la Vergine viene presentata poco più che come una “brava donna” -, se ne potrebbero sommare altri. Unico comune denominatore: la sistematica offesa verso Maria. Un fenomeno molto triste di eclissi della fede che, per chi crede, non ha giustificazione. Diceva infatti san Massimiliano Kolbe: «Non temete di amare troppo la Madonna, perché non arriverete mai ad amarla come l’ha amata Gesù».
La frase di Padre Cantalamessa, come ogni frase, va riportata nel suo preciso contesto che come titolo (o meglio sottotitolo di paragrafo) riporta:
2. Maria Madre dei credenti in prospettiva ecumenica.
dove leggiamo (stralciando):
«Come mai dunque siamo giunti alla situazione attuale di tanto disagio da parte dei fratelli protestanti nei confronti di Maria, al punto che in alcuni ambienti ci si fa quasi un dovere di sminuire Maria, attaccare continuamente su questo punto i cattolici e, in ogni caso, sorvolare tutto ciò che la Scrittura stessa dice di lei?
Non è questo il luogo per fare una revisione storica; voglio solo dire quale mi sembra essere la via per uscire da questa triste situazione circa Maria. Tale via passa per un sincero riconoscimento da parte di noi cattolici del fatto che spesso, specialmente negli ultimi secoli, abbiamo contribuito a rendere Maria inaccettabile ai fratelli protestanti, onorandola in modo talvolta esagerato e sconsiderato e soprattutto non collocando tale devozione dentro un quadro biblico ben chiaro che ne facesse vedere il ruolo subordinato rispetto alla Parola di Dio, allo Spirito Santo e a Gesù stesso. La mariologia negli ultimi secoli era divenuta una fabbrica continua di nuovi titoli, nuove devozioni, spesso in polemica con i protestanti, usando talvolta Maria – la comune Madre! – come un’arma contro di essi.»
Ora si può certamente dissentire dalla analisi che Padre Cantalamessa fa dello specifico problema. Si può discutere se ci debba seriamente preoccupare questo specifico punto, rispetto un giusto ed equilibrato desiderio di ecumenismo, ma mi risulta difficile pensare – dato il contesto e la persona – che che Padre Cantalamessa, volesse riferirsi in toto, ad OGNI forma di onore riservato alla Santa Vergine.
Né mi faccio meraviglia che si parli di “eccessi” quando questi rischiano di portare chi li vive o anche solo vi assiste, a forme di religiosità naturale quando non addirittura di superstizione che mancano del tutto del cuore della Fede.
Non ci si può certo nascondere il fatto che per tanti è più importante e “potente” il tal Santo o il tal Altro, più dello stesso Padreterno, di Cristo Nostro Signore, per non parlare della “quasi ignota” Terza Figura della Trinità, lo Spirito Santo, dai quali ogni forma di santità proviene.
Ciò detto, sul tema più generale qui proposto, sullo “oscuramento” della Figura di Maria, vale certamente la pena fare una riflessione.
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Ma quale cattolico onora la Madre Benedetta con un culto esagerato fino addirittura ad oscurare il Verbo di Dio e la sua Parola? Suvvia. Ho frequentato gruppi mariani e mai, dico mai, ho visto o sentito cose del genere. La stessa preghiera del Santo Rosario, fulcro del culto a Maria Santissima, a vedere bene, è fondamentalmente Cristocentrica. Affermare poi che vi sia stata in passato addirittura una “fabbrica” di devozioni alla Santa Vergine in chiave antiprotestante è l’affermazione più cretina mai sentita in ambienti cattolici. Il problema, secondo me, invece, è che P. Cantalamessa simpatizza in modo esagerato (lui si) per i gruppi pentecostali e da lì è uscito proprio dal seminato. Spero che non faccia la fine di Milingo.
Infatti nessun buon cattolico “onora la Madre Benedetta con un culto esagerato fino addirittura ad oscurare il Verbo di Dio e la sua Parola.”
Ci si dovrebbe semmai riferire alle apparentemente unicamente “folcloristiche” manifestazioni pubbliche o private, di una religiosità che sa più di superstizione…
Per fare un esempio, che intendiamoci è una iperbole, come la “devozione” espressa da presenza di immagini di santi, santini e “mammasantissima” nel covo di un mafioso.
Se a queste si riferiva Cantalamessa (ma bisognerebbe chiederlo a lui…), si potrebbe anche trovare risibile il discorso della difficoltà creata nei Protestanti in quanto non si possono considerare tali manifestazioni come realmente cattoliche (come ho detto si può dissentire dalla analisi di Cantalamessa sullo specifico tema esposto).
Allo stesso tempo è giudizio personale di Cantalamessa quello sulla “fabbrica di devozioni” condivisibile o rigettabile, ma anche questo di per sé non credo basti per suggerire un volontà di eclissare la Figura di Maria.
Sarò brevissima.Rispondo alla domanda: Chi ha paura della Madonna? Semplice, quello con le corna e quelli della sua schiera
Ciao Giuliano, qui bisognerebbe capire cosa è realmente successo allo stand di Shalom…io personalmente frequento il RnS e ho al collo la medaglietta della Madonna Miracolosa, come viene chiamata. Questa devozione non è sentimentalismo. Si basa sulle scritture che parlano della Donna che ha la missione datale da Dio di “schiacciare la testa del serpente”. Satana non teme altri che Lei con le anime che sono sue. Il fatto che la madre del Cristo sia mediatrice di ogni grazia e corredentrice è materia di fede. I musulmani di loro non mancano di rispetto alla Madonna, come dIce Messori, né sono offesi da statue. Lei non è Dio ma è onnipotente per grazia e da mettere tutti d’accordo. È dolcissima con tutti. Chi non le si affiderà sarà presto sedotto da ideologie e tentazioni. Io non manco di razionalità nello scrivere questo, ci si creda o meno. Tutto quello che la riguarda si fonda sulle scritture e sull’esperienza dei mistici e dei santi, oltre che su quella di tanta gente comune compresa me. Purtroppo alcuni cattolici e alcuni sacerdoti, privandosi del “manto di Maria”, fanno torto alla chiesa, alle povere anime e a Cristo stesso che ce l’ha affidata a Madre, come pure agli angeli dei quali è regina.
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