Utero altruisticamente donato, utero in affitto, utero artificiale: al peggio non sembra esserci fine. Eppure, cari miei, è dura dire che il figlio non è una cosa, quando le tue leggi già consentono allegramente la provetta. Ed è altrettanto dura che il figlio non si tocca, quando già nel ventre materno non è al sicuro essendo, proprio quando è più minuto, a rischio aborto. Ed è durissima sostenere che il figlio abbia diritto ad un padre ed una madre, quando la diffusione del divorzio ne assegna tantissimi ad uno solo dei due genitori.
Non puoi insomma sfidare tutti assieme Nichi Vendola, Elton John, Cristiano Ronaldo e Nicole Kidman – i quali alla cosiddetta “maternità surrogata” sono felicemente ma soprattutto danarosamente ricorsi – se non con un’unica arma: la verità del figlio, che è sempre dono. E come tale va sempre accolto ed amato e messo al centro. A combattere l’utero in affitto soltanto si è infatti come quelli che corrono imbracciando l’estintore verso una palazzina in fiamme: giustissimo, per carità. Ma se siamo a questo punto è perché qualcosa di fondamentale è andato in fumo da tempo.
giulianoguzzo.com
Assolutamente d’accordo!
Anche se dev’essere chiaro che noi sappiamo in Chi abbiamo riposto la nostra speranza 🙂
Giuliano hai “dannatamente” ragione!
L’altra triste verità, credo sia anche quella, che troppi “mea culpa” dovremmo fare… 😐
per questo è arrivato il momento di schierasi
L’ha ribloggato su Organone ha commentato:
Speechless…
Tutto questo ha un solo scopo politico: sradicare il messaggio cristiano dal mondo e scatenare il potere dell’uomo sul creato.
I problemi sono due:relativismo su tutti i fronti,anarco liberismo che avvanza.Fra un po grazie all’analfabetismo di ritorno prodotto dal relativismo,e le privatizzazioni del secondo con consequenziale perdita della sovranita’.Mi sa che i sociologhi a breve dovranno fare una nuova analisi della societa’:quella di un branco di servi analfabeti che sono stati sbattuti in una bella plutocrazia,pensavano infatti pure di fare la morale ai medievali,con che coraggio,non e’ comprensibile.