Papa Francesco avrebbe una «piccola macchia scura nel cervello», sostanzialmente un piccolo «tumore curabile». Questo scrive, in prima pagina, Quotidiano Nazionale riferendo anche della notizia di una visita in incognito del Santo Padre, qualche tempo fa, in Toscana, precisamente alla clinica San Rossore di Barbaricina, nei pressi di Pisa, dove l’elicottero papale sarebbe atterrato per far visita a Takanori Fukushima, specialista giapponese di fama mondiale che lavorerebbe anche da quelle parti. Bufala o scoop? Purtroppo è difficile dirlo. Infatti, se da un lato manca – pur davanti a una ricostruzione tutto sommato precisa, che fa pensare che si sia fatta qualche verifica – una prova certa, dall’altro è risaputo che dei problemi di salute di Papa Francesco, dentro e fuori i sacri palazzi, si vociferasse da tempo. D’altra parte è il Santo Padre, senza specificarne la ragione, a non congedarsi mai da piazza san Pietro, la domenica, senza un «ricordatevi di pregare per me» che non fa escludere alcuna ipotesi.
La stessa, durissima smentita di padre Federico Lombardi – dalla quale sembra trasparire nervosismo – di fatto non aiuta, per un paradosso involontario quanto evidente, a smentire alcunché. E se si considera quanto la Santa Sede, storicamente, sia sempre stata cauta se non reticente sulle reali condizioni di salute dei Pontefici (si pensi a Pio XII, Paolo VI nonché a san Giovanni Paolo II stesso), parrebbe, unendo questo agli altri elementi, che la notizia su Papa Francesco – le cui condizioni sarebbero quindi serie, ma non al punto da rendere necessario un intervento – sia vera. Per il momento il condizionale è per forza di cose d’obbligo, ma come ogni buon fedele dovrebbe sapere siamo tutti – Francesco per primo – comunque e saldamente nelle mani di Qualcun Altro. Ragion per cui al di là di qualsivoglia illazione, al di là di notizie molto tristi e che non sembrano, come si è detto, infondate, non resta che rispondere al già citato invito di Papa Francesco alla preghiera. Qualunque sia la verità, infatti, così facendo ci si rivolge al Medico infinitamente più capace.
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E chi lo può sapere…se anche fosse che il Papa, come qualsiasi altro comune mortale, ha una neoplasia, la cosa non dovrebbe suscitare né clamore né senso di smarrimento. Dio non esenta automaticamente il Papa da quelli che sono i processi naturali (in tal caso patologici) che talvolta possono subentrare nella vita. E neppure è scontato che faccia miracolo di guarigione, sebbene lo si possa domandare. Ma è questo che cerchiamo? Oppure cerchiamo di avere un Papa che, per breve o lungo tempo, sia un santo, che porti le Anime alla salvezza ricordando sempre Cristo al centro della predicazione e della pastorale, che orienti le coscienze ad una morale circa l’uomo e il creato che sia insieme misericordiosa e giusta.