Alla fine salveranno la Grecia. Non lo so, ovviamente, con certezza. Però lo immagino. Ed immagino che lo faranno per diverse ragioni. Salveranno la Grecia anzitutto per evitare un rischio di contagio, che destabilizzerebbe – il solo rischio, non il contagio vero e proprio – i mercati, e pure per evitare che a salvare la Grecia, mai dire mai, siano altri, per esempio Cina e soprattutto Russia, cosa che si tradurrebbe in un disastro geostrategico sia per l’America che, ovviamente, per l’Europa. Penso, ancora, che salveranno la Grecia per evitare un precedente, quel precedente a cui non si è volutamente mai pensato come dimostra il fatto che non esistano procedure concordate d’uscita dall’euro ma comunque compatibili – cosa che sarebbe saggia – con la permanenza nell’Ue. Salveranno la Grecia, infine, non per miliardi dati e impossibili da riavere ma perché l’illusione di non averli persi è comunque meno amara della certezza che sia così. Alla fine, insomma, probabilmente salveranno la Grecia. Ma di certo non lo faranno per il bene dei greci (a quello nessuno pensa, forse neppure Tsipras, che cerca anzitutto il loro consenso) ed è questa, su tutte, la prova del fatto che la vera crisi, quella di un’Europa senz’anima, è già purtroppo irreversibile.

L’unica salvezza per il popolo greco, per il popolo italiano, per i popoli europei in generale, é rappresentata dalla fine dell’euro e dalla dissoluzione dell’Unione Europea, altrimenti per i popoli, per le nazioni e per la civiltà occidentale di matrice greco-latino-cristiana, sarà la fine.
Questa Unione Europea é la copia conforme dell’Unione Sovietica. Tutte le decisioni vengono prese sulla testa dei popoli da parte di una ristretta cerchia di burocrati – collusi con la finanza internazionale e le multinazionali (americane in particolare) – che formano la Commissione Europea. É la Commissione Europea infatti a emanare leggi e provvedimenti comunitari – tutti scandalosi – e il Parlamento Europeo di Strasburgo, ha solo il compito di ratificare le decisioni della commissione, esattamente come faceva il Soviet Supremo in URSS. L’unica differenza tra l’europarlamento e il Soviet, sta nel fatto che il primo é “multipartitico” e il secondo era monopartitico.
Altra analogia tra UE e URSS, la si può riscontrare anche nel fatto che, esiste un paese membro che esercita la propria egemonia politica sugli altri, ovvero la Germania, che si comporta come la Russia in epoca sovietica.
É una gabbia, dobbiamo liberarcene, e che Dio ci aiuti a romperla questa gabbia. L’UE non é Europa, e l’Europa che dobbiamo costruire é una comunità di stati indipendenti europei, fondata sulla cooperazione politica, economica e culturale, ma soprattutto sul reciproco rispetto, la pace e la fratellanza tra i popoli e le nazioni europee, in nome della comune appartenenza alla tradizione religiosa cristiana.
Ebbene sì, il Cristianesimo é un valore da riesumare qui in Europa, l’unico che la può salvare. La Grecia, se non fosse stata per la Chiesa ortodossa, che durante l’occupazione ottomana si oppose fieramente, resistette e fu da riferimento per i greci, non avrebbe conservato la sua identità di popolo e di nazione.
“Ebbene sì, il Cristianesimo é un valore da riesumare qui in Europa,”…
Peccato che (non a caso) l’Europa nei suoi documenti fondativi del Cristianesimo si sia completamente dimenticata, facendosi orfana di un’etica (se non vogliao arrivare a chiamarla spiritualità) che invece storicamente era comune.
E sarà dall’Europa (organissmi direttivi) che verranno le imposizioni per i stati membri, ad esempio per l’applicazione della nefasta ideologia gender (abbiamo i precedenti già su altri temi) sea questa si arriverà.
Temo non ci sia da avere grandi aspettative sinché le cose stanno come ora sono.
Certo, e nel mio commento avevo dimenticato a sottolineare un’altra analogia tra UE e URSS: la chiara ed evidente avversione per il Cristianesimo e i suoi simboli. Nella costituzione europea le radici cristiane dell’Europa non sono menzionate.
Dio ci guardi dall’Europa e dagli intellettuali europeisti, specie se economisti tendenza-pianificazione.
C’è qualcosa di sadico nel loro divertimento: l’ultimo giocattolo è stata l’Unione Monetaria Europea: si devono essere divertiti un sacco provando a mettere insieme le economie stabili e forti con quelle incerte e deboli, creando una moneta senza Stato… per vedere l’effetto che fa.
Oggi ne hanno uno nuovo: la Grecia, sulla quale possono scatenare le loro nuove curiosità e le loro nuove trovate economiche.
I tanti che spingono la Grecia oggi verso l’ignoto per opporsi alla più realistica ma dolorosa austerity chiesta dai prestatori di denaro (anche nostro), in realtà si stanno appassionando a un nuovo esperimento caricato sulle spalle del popolo Greco e degli altri europei che hanno versato montagne di denaro.
Resto allibito dal cinismo con cui questi signori stanno usando l’Europa e il popolo Greco come case study, per testare la fattibilità delle loro utopiche visioni .