Marianna Madia ha il diritto di gustarsi i coni di gelato che preferisce senza che alcuno vi costruisca sopra ironie trash e ginnasiali, trovate da chi ha poco cervello e troppo tempo libero. Questa è la premessa per chiarire subito che il servizio del settimanale Chi sul Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione è spazzatura indifendibile. Dato però che al peggio non c’è mai fine, ecco che alla vergognosa allusione sessuale segue, in queste ore, la mobilitazione delle vestali del femminismo 2.0, anime belle alla riconquista della dignità femminile perduta; come se l’oltraggio culturale alla donna fosse farina della redazione di Alfonso Signorini e non l’epilogo di costumi nuovi ed alternativi al perbenismo borghese.
Parliamo fra l’altro di gente che non fiata di fronte alla maternità sostenuta con gli spiccioli e all’aborto interamente pagato dallo Stato, che ignora o perfino giustifica utero in affitto, commercio di ovociti ed ogni altra nefandezza lesiva di quell’inderogabile rispetto della donna ora, chissà come mai, magicamente riscoperto. Il bello è che questo stesso esercito indignato che adesso si stringe attorno a Marianna Madia non avrebbe esitazione a sbranare l’eroina offesa quando questa aprisse bocca, per esempio, in fatto di aborto («L’aborto è il fallimento della politica») o di famiglia («Se si parla di famiglia io penso a un uomo e una donna che si sposano e fanno dei figli»). Come dire: sei grande, ma è meglio se pensi al gelato. Complimenti.

Il problema sono le masse che acquistano riviste come Chi e se le leggono, per cui i vari Signorini e altri si sentiranno sempre legittimati a pubblicare certi articoli come quello sulla Madia, in cui si fa chiaramente allusione ad una fellatio. Di sicuro a me personalmente non me ne frega nulla di cosa fa la ministra con la propria bocca, mica devo fidanzarmi con lei.
Certo é strano che proprio le femministe si lamentino del servizio sulla Madia e lo considerino oltraggioso nei confronti del genere femminile, visto che prima della loro rivoluzione che ha lavato il cervello alle nostre donne, la pratica della fellatio era limitata solo ad attrici e prostitute, mentre oggi invece é pratica molto diffusa e anche fin troppo (capita persino che alcune di quelle poche cattoliche praticanti, rimangono in castità ma praticano in segreto rapporti orali e anali, un’assoluta contraddizione visto che sono fortemente condannati dalla Bibbia e ritenuti un abominio).
Il femminismo é un fenomeno sociologico tra i più negativi in assoluto della storia umana, perché non ha “liberato” la donna (da cosa poi non si sa), ma semplicemente ha contribuito a renderla anti-femminile, e fortemente assimilata al genere e alla mentalità maschili.
Il femminismo 2.0 pilotato dal virus del politically correct. Il femminismo pussy riot (c).