A prescindere dall’idea che ciascuno si è fatto della vicenda Daniza, l’orsa deceduta in Trentino e della quale l’Italia intera, con tutti i problemi che ha, ha discusso per settimane, la vicenda è tutt’altro che conclusa. Infatti c’è il problema della sorveglianza sui cuccioli dell’orsa, problema che pare si voglia affrontare predisponendo nientemeno che «un elicottero del Corpo forestale dello Stato per monitorare gli orsetti figli di Daniza». Anche se pare che potrebbe non essere utilizzato di frequente, non si pensi ad un’operazione ordinaria: è un’iniziativa appositamente pensata «per seguire a distanza gli orsetti, prestare eventualmente assistenza e monitorarne, e, ove necessario e possibile, agevolarne, l’alimentazione» (L’Adige, 4/10/2014, p. 24). Ora, senza nulla togliere all’importanza di tutelare adeguatamente gli animali, tanto più le specie protette, viene da chiedersi se la previsione di una sorveglianza all’occorrenza anche aerea per degli esemplari di orso non rappresenti una spettacolare esagerazione. E viene da chiederselo tanto più alla luce del contesto attuale; un contesto che, nel nostro Paese, vede i “cuccioli d’uomo” decisamente meno accuditi di quella d’orsa.
Lo si vede dal fatto che lo Stato italiano ogni anno finanzia qualcosa oltre 100.000 aborti procurati, operazione che ha i suoi bei costi – stimati sui 200 milioni annui – e che impedisce ad tantissimi figli di vedere la luce. E diciamo questo tralasciando altri non trascurabili versanti quali, ad esempio, la fecondazione extracorporea, che alcune regioni finanziano pure, ovviamente a spese di tutti i contribuenti, nella variante eterologa. Ma se non volete sentir parlare di aborto e fecondazione in vitro, temi cari solo a quanti ancora reputano importante una robetta chiamata diritto alla vita ed avente sin dal concepimento – afferma la Consulta – «fondamento costituzionale» (Sent. n. 27/1975 e n.35/1997), pensate ai bambini che, in Italia, versano purtroppo in condizione di povertà: sono 1,4 milioni quelli che vivono in povertà assoluta – + 400.000 unità, pari al 34%, dal 2012 al 2013 – e quasi 2,4 milioni quelli in povertà relativa: + 300.000 unità, pari al 13%, dal 2012 al 2013 (fonte: Save the Children, 2014). La domanda è: se i genitori di qualcuno di questi 1,4 milioni di bambini rimanessero disoccupati, anche per loro un elicottero si alzerà in volo per «monitorarne, e, ove necessario e possibile, agevolarne, l’alimentazione», vero? Così, tanto per sapere.
Forse l’unica cosa eccessiva sono i ragionamenti come questo. Vedo troppi bambini viziati, il loro problema è educativo e non economico. Genitori incapaci o assenti. Messaggi sociali agghiaccianti. Salvo eccezioni, per molte coppie e donne l’interruzione di gravidanza rimane una scelta di comodo, diciamo cosi, nonostante la stessa legge sull’aborto menzionasse delle categorie. Gli orsacchiotti non c’entrano nulla né c’entrano così tanto i soldi. Ma le coscienze. Anche spendere molto denaro per la ricerca sulle malattie rare è un’esagerazione, anche una ridicola trovata pubblicitaria con una statua gigante nuda in mezzo alla piazza lo è. Lo sono le file per l’iphone 6…insomma ci sono diverse cose che non tornano nel comportamento umano. Sorvegliano i cuccioli per non fare un’altra figura da incompetenti, viste le polemiche. E vabbè se stiamo a polemizzare su questo… Discorsi sull’aborto…pane quotidiano all’uni quanto al secondo anno hai il tirocinio in ginecologia e ostetricia… Macché soldi, il problema è la volontà di fondo. Non credo ai “se avessi soldi e un lavoro terrei il bambino”. Credo di più ai loro:”non voglio saperne, non ha senso, ma neanche lo amavo”. È la volontà dell’uomo. L’orsa i suoi piccoli li ha dati alla luce, allora si tutela anche quello che rappresenta, una vita che cerca di sopravvivere, di crescere. Se la volontà umana fosse realmente orientata alla tutela della vita, ci sarebbero risorse a sufficienza per bambini e orsetti. Scusa, i volontari alcuni mesi fa avevano offerto a una giovane donna in alloggio, vitto, amicizia, visite mediche gratis, un percorso con una psicologa durante e dopo la gravidanza. Non era tutelata??? Non sarebbe stata sorvegliata con il suo anche dopo?! Scusa se è poco!! Le hanno offerto ogni mezzo. Lei ha deciso di interrompere la gravidanza. Una volontaria le ha fatto notare il dispiegamento di forze e la donna ha risposto: non lo voglio un altro figlio!!! Allora a me è parso esagerato spendere soldi per quella li, una faccia di bronzo. Ma diamoli pure a chi almeno vive e non sceglie la morte né per sé né per i suoi piccoli.