Esageri, è incredibile, ma non scherzare: le reazioni che s’incontrano nell’esporre le dinamiche esoteriche della festa Halloween sono in genere di questo tipo, vale a dire del massimo scetticismo. Svelare le implicazioni occulte quella che per molti è solo una carnevalata genera disturbo rispetto ad convincimento che non si vuole mettere in discussione: Halloween è bella festa, innocua ed allegra, e sbaglia chi ne dubita. Ora, spiace contraddire quanti – in perfetta buona fede, naturalmente – si sono fatti di quest’idea, ma poiché è sempre disonesto sottrarsi ad confronto con la realtà, eviteremo di farlo. E cercheremo di rispondere alle seguenti domande: che cosa si cela davvero dietro Halloween? Vi sono implicazioni e retroscena religiosi? Se sì, di che cosa si tratta esattamente?
Prima di procedere, preciso che quelle a seguire sono considerazioni che possono in parte risentire dell’orientamento religioso, di matrice cristiano-cattolica, di chi scrive. Non per questo dette considerazioni debbono – almeno mi auguro – risultare inattendibili dato che «sarebbe molto facile citare numerosi» casi nei «quali si vede che la posizione sociale dell’osservatore influenza non solo le sfumature, ma il cuore stesso dell’analisi» [1] e che quindi la totale obbiettività, nel concreto, non esiste [2]. Questa precisazione non vuole pertanto essere una preliminare dichiarazione di tendenziosità ma, al contrario, un doveroso atto di onestà nei confronti del lettore, al quale si cercherà naturalmente di offrire una chiave di lettura la più equilibrata possibile. Ma torniamo ora all’oggetto del nostro approfondimento.
Le origini
Iniziamo da una panoramica di carattere storico che ci dice – o ci ricorda, per chi già lo sapesse – l’origine molto antica delle celebrazioni officiate il 31 ottobre. Origine che lo storico Rogers, concordemente ad altre fonti, fa risalire «alla festa celtica di Samhain, originariamente scritto Samuin (pronunciato sow-an o sow-in)»[3]. La ricorrenza di Samhain corrispondeva al capodanno Celtico perché era il 1° novembre, a quel tempo, che terminava ufficialmente la stagione del caldo per lasciare posto a quella del gelo. In quell’occasione il protagonista dei festeggiamenti e delle ritualità era appunto Samhain, venerato come occasione che il 31 ottobre – tramite l’apertura delle porte annwn (regno degli spiriti) e sidhe (regno delle fate) – convocava temporaneamente gli spiriti dei defunti che, da un luogo di giovinezza e beatitudine denominato Tir nan Oge, potevano così tornare alle loro vecchie abitazioni per scaldarsi e rifocillarsi in vista dell’inverno [4]. «L’interruzione di Samhain – osserva al riguardo Kondratiev (1949-2010), studioso di cultura celtica – rimuove le barriere che» separano i morti «dai vivi, così che […] tutti i membri della Tribù, sia visibili che invisibili, hanno la possibilità di ritrovarsi» [5]. Dobbiamo quindi a quella celtica, cultura antichissima (formatasi, pare, attorno al III millennio a.C.) l’origine di quella che ai nostri giorni chiamiamo Halloween. Tuttavia la cultura celtica, pur forte di origini assai remote, a partire dalla conquista normanna della Inghilterra (1066) – estesa successivamente al Galles e, con il XII secolo, all’Irlanda e alla Scozia – conobbe una progressiva marginalizzazione che l’ha resa sempre meno istituzionale e, in conseguenza di un mancato ed univoco appoggio in tal senso, sempre meno popolare. Ne consegue la notevole difficoltà, almeno per quanto concerne il nostro percorso, di tracciare un collegamento – sempre che sia possibile farlo – tra l’Halloween odierna e la ritualità di Samhain (non a caso più di qualcuno si limita, con riferimento alla data, ad osservarne la sola corrispondenza [6]).
Ognissanti
Altra cosa, rispetto a Samhain, è la Festa di Tutti i Santi. Posto che l’origine della storia dei culto dei santi è assai remota ed ha il suo inizio nell’epoca dei martiri a partire dal martirio di Policarno di Smirne [7], si ritiene che la Festa di Tutti i Santi sia stata all’inizio «promossa dalla Chiesa orientale» per poi essere «accolta a Roma quando il papa Bonifacio IV ebbe dall’ambasciatore Foca il Panteon di Agrippa, che consacrò a tutti i martiri e alla Vergine […] la festa di Ognissanti passò quindi nell’ambiente della corte di Carlo Magno» [8]. Fu allora che il monaco sassone maestro di Carlo Magno, Alcuino di York (735–804) – al quale dobbiamo, fra le altre cose, l’introduzione nel Canone della messa del Memento dei morti – [9], traslò la data originaria della festa di Ognissanti, fissata allora al 13 maggio, al 1° novembre. Tale spostamento fu manifestamente finalizzato alla cristianizzazione della festa celtica di Samhain anche se, come abbiamo ricordato poc’anzi, non c’è dubbio che la cultura celtica fosse avviata al tramonto ben prima dell’avvento del Cristianesimo, come dimostra il declino, già in tarda antichità, della lingua celtica, che oggi sopravvive in contesti – soprattutto se rapportati al passato – decisamente marginali. Ad ogni modo l’intuizione di Alcuino di York venne ripresa, su richiesta di Papa Gregorio IV, dall’imperatore Ludovico il Pio. Ma fu soltanto secoli dopo – precisamente nel 1475 – e grazie al pontefice Sisto IV [10], che la festività di Ognissanti resa obbligatoria in tutta la Chiesa. E non mancarono, coi secoli, ulteriori metamorfosi, ma ciò che qui è importante ricordare è che quella di Ognissanti è una festa antica, rilevante e che merita quindi di essere osservata dai credenti e non confusa con altre festività.
Halloween
Abbiamo fin qui visto, sia pure in estrema sintesi, origini e differenze fra la festa celtica di Samhain e quella cristiana di Ognissanti. E Halloween? Halloween è una festività di altra natura. Prima di vedere quale, una precisazione di carattere terminologico: Halloween deriva, come termine, da All Hollows che «era la traduzione inglese di “tutti i santi”» e da All Hollow’s Eve, la «”vigilia di Ognissanti”, poi storpiato nella parola Halloween» [11]. Dunque il termine Halloween ha indubbiamente un che di cristiano. Solo il termine, però. Perché la festività, in concreto, rappresenta un appuntamento tutt’altro che cristiano, bensì satanico. Proprio così: satanico.
Ora, è probabile che alla lettura di questo passaggio in qualcuno possa emergere dello scetticismo. Eppure c’è una vastissima mole di materiale che depone a favore di questa tesi. Anzitutto lo affermano con sorprendente convergenza molti ex satanisti. Pensiamo alle testimonianze di Cristina Kneer e di Eugenio Masias. Oppure a quella di Doreen Irvine, prostituta passata per anni al satanismo e convertitasi poi al Cristianesimo, che su Halloween è stata piuttosto esplicita: se i padri sapessero il significato di questa festa, ha detto, non la nominerebbero nemmeno davanti ai loro figli. Dettagliato è anche il resoconto di “Michela”, ex satanista ora suora consacrata quando scrive: «Tra fine ottobre e inizio novembre, ossia nelle notti precedenti Halloween (31 ottobre) e la memoria dei defunti, c’era […] l’unico appuntamento in un cimitero, dove profanavamo le ossa, facendo uno specifico rituale che alla fine le distruggeva» [12].
In aggiunta a queste testimonianze – sulle quali, curiosamente, i sostenitori dell’innocuità di Halloween evitano di soffermarsi -, c’è poi un’ampia letteratura che suffraga la natura satanica di quella che per molti è una presunta carnevalata. Pensiamo a quanto scrive James. R. Lewis, studioso di movimenti religiosi [13], oppure alle considerazioni presenti in un monumentale studio di 600 pagine pubblicato sull’argomento del satanismo nel quale si specifica che «la religione satanica, oltre ai suoi riti, ha anche le sue proprie festività che sono, principalmente, la Walpurgisnacht ed Halloween» [14].
Concorda su questo passaggio anche Bamonte quando annota che «i momenti considerati più propizi per» i riti satanici «sono quelli delle grandi “solennità” del calendario satanico che coincidono con alcune delle dati delle principali festività dell’antica stregoneria: la prima è quella di Halloween, che si celebra la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre (vigilia di Tutti i Santi) ed è considerata il Capodanno magico» [15]. Nel loro accurato studio sul satanismo, anche Cantelmi e Cacace sottolineano come se, da un lato, nell’arco dell’anno i satanisti osservano 14 festività, d’altro lato è innegabile come la prima sia quella che ricorre «il 31 ottobre, commemorazione dei defunti e di tutte le potenze delle tenebre, detta Samhain o Halloween. Questo giorno è considerato il capodanno di Satana, perché secondo un’antica credenza popolare, le anime dei defunti tornano in visita nelle proprie case, per cui è possibile stabilire un contatto con loro. I satanisti utilizzano la celebrazione per fare delle richieste al demonio, perché credono che verranno esaudite» [16].
Perché è una festa da non festeggiare
Potremmo naturalmente continuare a lungo con le citazioni se non fosse già evidente che la notte di Halloween è per eccellenza la notte dei satanisti e, per chi ci crede, del Diavolo. Dunque una notte non così allegra e che oltretutto, secondo alcune ricerche, presenta altri risvolti non esattamente confortanti. Infatti, anche se non è stata dimostrata una crescita superiore dei tassi di violenza [17], sappiamo che la “notte delle streghe” coincide con un momento nel quale i giovani in maschera consumano molto alcol [18], nel quale nascono meno bambini [19] e ne muoiono di più, dato che la mortalità infantile per incidenti, a causa dell’abitudine – tipicamente statunitense ma diffusa sempre più anche da noi – di lasciare i giovanissimi circolare a caccia di dolcetti per vie e strade, la notte di Halloween arriva ad essere quattro volte superiore alla media [20]. Senza dimenticare che vi sono rilevazioni – pensiamo in particolare a quelle effettuate dalle forze dell’ordine in Canada in occasione della settimana di Halloween 2008, rispetto alla precedente – che hanno registrato aumenti, fra le altre cose, del 20% di reati violenti, del’11% di violazioni delle proprietà e del 53% del consumo di stupefacenti [21].
Tornando al lato esoterico della “notte delle streghe”, si è visto come l’appuntamento abbia parecchio a che vedere con le messe e con la magia nera. Ma la magia di chi si veste da strega o da mostro, si obbietterà , nulla ha a che vedere col mondo satanista. In realtà non è così dal momento che come ha scritto Anton Lavey (1930-1997) – che non è un cattolico tradizionalista bensì il fondatore della Chiesa di Satana – non c’è alcuna «differenza fra magia “bianca” e “nera” tranne nella presuntuosa ipocrisia, presunta legittimità e autoinganno del praticante di magia “bianca”» [22]. In altre parole qualsivoglia espressione di magia – intesa come partecipazione o manifestazione di un potere straordinario e occulto -, presentandosi come spazio alternativo a quello sotto la potestà divina, si configura come potenzialmente concorrente a Dio e conseguentemente satanico, essendo Satana, per definizione, il suo avversario [23].
Non stupisce dunque apprendere che il 40% dei giovani, secondo un’indagine di Telefono Antiplagio, festeggi la notte delle streghe con dichiarate simpatie verso il mondo magico [24] e che il 16% delle persone avviate all’esoterismo – che è l’anticamera del satanismo, culto i cui elementi sono presenti anche in forme di spiritualità “nuova” come la New Age [25] – ha esordito, a detta del Servizio antisette della Comunità Papa Giovanni XXIII , proprio durante Halloween. Il punto è che anche se non fosse dimostrato, come invece sembra essere, un maggior tasso di avvicinamento al mondo satanista nel periodo che segue ed anticipa notte del 31 ottobre, un fatto rimane evidente: Halloween tutto è meno che una festa cristiana. Non solo: è per eccellenza una festa anticristiana. Pertanto – una volta che si è presa consapevolezza di quanto abbiamo riportato poc’anzi – seguitare a ritenerla una carnevalata significa, almeno in una prospettiva cattolica, commettere un grosso errore. Sta infatti scritto: «Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro» [26].
In questo senso sottovalutare Halloween o addirittura festeggiarla in luogo della ricorrenza di Ognissanti – cosa che talora accade in alcune parrocchie, dove la Festa di Tutti i Santi è confinata alla sola celebrazione eucaristica, mentre gli oratori ospitano prolungati festeggiamenti dalle tinte macabre – verosimilmente agevola, per chi ci crede, l’azione tentatrice del Diavolo dato che questa, come appunta il celebre demonologo Corrado Balducci (1923-2008), si concreta «in un senso particolare e più ampio […] in un lavorio continuato, più insistente, più penetrante, volto ad allontanare l’uomo da Dio, a tenerlo lontano da lui» [27]. E come si può non ritenere favorevole al satanismo la sostituzione di massa di una festa importantissima come Ognissanti col capodanno di Satana? La domanda appare più che sensata dato che l’alternativa, ossia l’idea che la notte del 31 ottobre sia a tutt’oggi una festa celtica, appare francamente poco attuale.
A quanto detto va poi aggiunto che l’opposizione ad Halloween non ha solo motivazioni di carattere confessionale e può riguardare gli stessi linguaggi e costumi di festeggiamenti che risultano, per usare un eufemismo, di dubbio gusto. Decisamente significative, al riguardo, le considerazioni svolte da Jordan – che non è un sacerdote ma un esperto di dinamiche criminali – , il quale, con riferimento alla “notte delle streghe”, ha esplicitamente parlato «farsa satanica» ed ha affermato: «La programmazione cinematografica e televisiva nel periodo di Halloween ruota intorno a storie horror, con essere malefici […] demoni e spiriti del male, con tanto di sangue, sacrifici e morte. Gli adulti vedono tutto ciò come un divertimento […] ma i bambini lo sanno? Queste cose non hanno su di loro un effetto nocivo? […] I bambini hanno un’immaginazione che si lascia manipolare facilmente..» [28]. In tempi in cui «i pubblicitari conoscono i nostri figli molto meglio di noi» [29], si farebbe dunque bene a porsi delle domande in relazione alle conseguenze che i festeggiamenti di Halloween – così promossi a livello mediatico e dalle tinte discutibili – possono arrecare ai più giovani.
Conclusione
Per concludere questa nostra panoramica su Halloween – che nulla a che vedere, per com’è nota ai più, con il capodanno celtico di Samhain -, non possiamo non constatare come convenga, in particolare al cattolico, guardare con diffidenza questa festività dagli echi fortemente esoterici e recentissima – dall’Enciclopedia cattolica (1948-1954) al Grande Dizionario enciclopedico (1935), dal Grande Dizionario della lingua italiana (1972) alla Grande Enciclopedia universale Atlantica (1982), sono molti i testi enciclopedici di qualche decennio fa che neppure la contemplano – e che, proprio perché in apparenza innocente e presentata in modo accattivante, da un lato risponde benissimo alle esigenze tipiche di quella «nuova religiosità “nomade”» di cui parlava l’antropologa Cecilia Gatto Trocchi (1939-2005) [30]; e, d’altro lato, può a buon diritto ritenersi un tentativo di scristianizzazione, fenomeno che ha «radici molto antiche» dato che «sono molteplici i tentativi nella storia, sotto diverse latitudini e regimi, di ridurre o eliminare le feste cristiane. Basti pensare a quello che avvenne durante la Rivoluzione francese, quando il regime giacobino impose il nuovo calendario» [31]. Quale modo migliore, infatti, per favorire la scristianizzazione [32], se non quella di esaltare una festa che coincide col capodanno satanico, del tutto prossima alla festa cattolica di Ognissanti, che ha molto a che vedere – nelle forme e nei costumi – con quei linguaggi magici esplicitamente condannati dal Catechismo della Chiesa Cattolica [33], e che trova spazio perfino in tanti oratori?
La gravità del fenomeno è tale che persino un esponente della Chiesa difficilmente tacciabile di oscurantismo e simpatie conservatrici quale era il cardinal Carlo Maria Martini (1927-2012) a suo tempo fu molto chiaro rispetto alla necessità di boicottare Halloween – da lui emblematicamente apostrofata come «il brutto scherzo che facciamo alla nostra cultura» – al fine di meglio preservare la tradizione cattolica: «Halloween è una festa estranea alla nostra tradizione. Una tradizione che ha valori immensi e che deve essere continuata» [34]. Ora, alla luce di così tante evidenze – che nulla hanno di complottistico e che risultano suffragate da numerose fonti – alcuni, per paura di mettere in discussione i propri convincimenti, seguiteranno probabilmente a minimizzare oppure a considerare inesistente l’antitesi tra la “notte delle streghe” ed Ognissanti [35]. Non solo: alcuni continueranno a pensare che occorre davvero esagerare per trovare in Halloween qualcosa di negativo. Ma il punto, almeno per quanti si pongono in una prospettiva cristiana, è quello opposto: occorre davvero esagerare per trovarvi qualcosa di positivo.
Note: [1] Boudon R. – Bourricaud F. Dizionario critico di Sociologia, voce “Obiettività”, Armando editore, Roma 1991, p. 341; [2] Significative, a questo proposito, le parole dell’antropologo Robert Borofsky:«Non ho mai conosciuto nessuno, nelle scienze sociali, che ha pensato seriamente che gli esseri umani potessero divenire dei ricercatori […] pienamente obiettivi, come degli automi» (Borofsky R. L’antropologia culturale oggi, Meltemi, Roma 2004, p. 217); [3] Rogers N. Samhain and the Celtic Origins of Halloween. Halloween: From Pagan Ritual to Party Night, Oxford University Press, New York 2002, pp. 11–21; [4] Cfr. Percivaldi E. I Celti: un popolo e una civiltà d’Europa, Giunti, Firenze 2005, p. 76; [5] Kondratiev A. The Apple Branch, The Collins Press 2004 (trad. it. Il tempo dei celti, Urra-Apogeo 2005, Milano, p. 115); [6] Cfr. Salvadori F. Visioni del femminile nella storia e nell’arte, Giunti Editore, 2005 p. 201; [7] AA.VV. Santi e Patroni. Dizionario biografico dei patroni di tutti i Comuni italiani e di altri santi. Istituto Geografico De Agostini S.p.A, Novara 2006, p. 322; [8] Cfr. Kunzler M. La liturgia della Chiesa. Jaca Book, Milano 2003, p. 581; [9] Cfr. Vuchez A. La spiritualità dell’Occidente medioevale, Vita&Pensiero, Milano 2006, p. 22; [10] L’ipotesi è che lo spostamento definitivo di Ognissanti venne deciso sotto il pontificato di Sisto IV (1414-1484) in omaggio al concordato firmato dal papa con Luigi XI, re di Francia. Cfr. AA.VV. Santi e Patroni, Ibidem; [11] Gulisano P. – O’Neill B. La notte delle zucche. Halloween: storia di una festa, Ancora, Milano 2006, p. 63; [12] Michela. Fuggita da Satana. La mia lotta per scappare dall’Inferno. Piemme, Milano 2007, p. 109; teniamo qui a precisare che sottovalutare anche in termini quantitativi il fenomeno del satanismo pare rischioso dato che, con solo riferimento all’Italia, si parla di un mondo – per quanto variegato e ricco di sfumature sulle quali non abbiamo qui lo spazio di soffermarci – che secondo stime recenti ad opera della Polizia di Stato conta qualcosa 8.000 sette sataniche per un totale di circa 600.000 adepti. Cfr. abc.es/20120410/internacional/abci-sectas-satanicas-proliferan-italia-201204092005.htm; [13] Cfr. Lewis. J.R. Satanism Today, An Encyclopedia of Religion, Folklore, and Popular Culture, ABC-CLIO, Santa Barbara 2001 p. 306; [14] Monti D. – Fiori M. – Micoli A. L’abisso del sé. Satanismo e sette sataniche. Giuffrè, Milano 2011, p. 143; [15] Bamonte F. Possessioni diaboliche ed esorcismo, Paoline, Milano 2006, p. 50; [16] Cantelmi T. – Cacace C. Il libro nero del Satanismo. Abusi, rituali e crimini. San Paolo, Cinisello Balsamo – Milano 2007, p. 69; [17] Cfr. Chaffin M. – Levenson J. S. – Letourneau E. – Stern, P. (2009) How Safe Are Trick-or-Treaters? An Analysis of Child Sex Crime Rates on Halloween. Sexual Abuse. «Journal of Research and Treatment»; 21(3);[18] Cfr. Miller K.A. – Jasper C.R. – Hill D.R. (1993) Dressing in costume and the use of alcohol, marijuana, and other drugs by college students. «Adolescence»; 109 (28):189-198; [19] Cfr. Levy B.R. – Chung P.H. – Slade M. D. (2011) Influence of Valentine’s Day and Halloween on birth timing. «Social Science & Medicine» ;73(8):1246-8; [20] Cfr. Centers for Disease Control and Prevention (CDC). (1997) Childhood pedestrian deaths during Halloween. United States, 1975-1996. «Morbidity and Mortality Weekly Report»; 46(42):987-90; [21] Cfr. AA.VV. Incident-based Uniform Crime Reporting (UCR2) Survey. «Canadian Centre for Justice Statistics», statcan.gc.ca; [22] A. Lavey, The Satanic Bible, New York 1969, p. 110; [23] Cfr. Giovetti P. L’angelo caduto. Mediterranee, Roma 1997, p. 61; [24] Molto significativo anche un comunicato stampa del 2007 di Telefono Antiplagio su Halloween: «Quella che dovrebbe essere una notte di divertimento sta diventando, anno dopo anno, un’occasione per incidenti di varia natura e delitti. Lo scorso anno un bambino di 7 anni di Bergamo e’ morto carbonizzato nell’incendio causato da una candela contenuta in una zucca. A Lecce un altro bambino, di 11 anni, mascherato da maghetto e’ stato ucciso da un’auto in corsa durante i festeggiamenti. A Bari il gestore di un pub e’ stato ammazzato con un colpo di pistola sparato da un rapinatore vestito da scheletro. A tutto ciò vanno aggiunti i maltrattamenti agli animali, in particolare gatti neri e galline, che nella notte di Halloween vengono ”sacrificati” per macabri rituali […] in Italia il 55% dei giovani da 13 a 25 anni festeggia Halloween, di questi il 46% sono ragazzi e il 54% ragazze. Il 38% dei giovani e’ interessato a magia e negromanzia e il 17% e’ incuriosito dal satanismo. Il 9%, nella notte di Halloween, viene irretito da ciarlatani presenti nei locali pubblici e dirottato nei loro studi per un consulto con il ”mago” o con le anime dei morti. Negli adulti oltre i 25 anni la partecipazione ad Halloween scende al 15% e nei bambini fino a 12 anni al 12%.» antiplagio.org/halloween.htm; [25] Cfr. Correa Vélez J. (1996) Satanismo in America latina. «Religioni e Sette nel mondo», Il Satanismo contemporaneo, Anno 2 – Numero 4, GRIS, Bologna, p. 86; [26] Isaia 5, 20; [27] Balducci C. Il diavolo, Oscar Mondadori, Milano 1994, p. 196; [28] Jordan F.D. (1996) Sex crime investigations: the complete investigator’s handbook (ed. it. Sex crime investigations. Roma: Mediterranee 2008, p. 231); che poi i bambini esposti «più spesso a film horror» evidenzino (guarda caso!) più «conoscenze specifiche legate al satanismo» è pressoché certo (Cfr. Zappalà A. Abusi sessuali collettivi sui minori, FrancoAngeli, Milano 2006, p.55); [29] Cfr. Gatto Trocchi C. Nomadi spirituali. Mappe dei culti del nuovo millennio. Oscar Mondadori, Milano 1998, p. 18; [30] Randazzo A. Bambini psico-programmati, Il leone verde, Torino 2007, p. 112; [31] Gulisano P. – O’Neill B. La notte delle zucche. Halloween: storia di una festa, p. 75; [32] Sintomatica, a proposito della scristianizzazione posta in essere (anche) attraverso la pubblicizzazione di Halloween, la pubblicazione – poi corretta attraverso la divulgazione di un allegato integrativo – del diario europeo, edito dalla Commissione Europea, nel quale inizialmente campeggiavano feste di altre religioni (Halloween compresa) ma non quelle cristiane, né Ognissanti né quella dei defunti; [33] Cfr. CCC, 2115 – 2117;[34] Martini C.M. cit in. Climati C. La notte delle streghe, «Sì alla Vita», ottobre 2003, p. 41; [35] Cfr. Bonato L. Tutti in festa. Antropologia della cerimonialità, FrancoAngeli, Milano 2006, p. 122.
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Nel nostro oratorio si era cominciato anni fa a fare le feste di halloween, poi sono state bloccate e si fa la festa dei santi, alcuni si vestono da vari santi e i ragazzini fanno loro delle domande, i santi raccontano la loro storia, poi si gioca si mangia, si festeggia.
Grazie per la bella spiegazione, io sono perfettamente d’accordo con tutto quanto dici.
complimenti per l’articolo! oltretutto ben documentato – speriamo che tutti coloro che si professano cristiani abbiano la volontà di riflettere, valutare e anche andare in contro tendenza
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Vorrei aggiungere una semplice considerazione: nelle campagne umbre (provincia di terni) c’è una festa contadina che si chiama “Le morti Secche” e si festeggia guarda un po’ il 31 ottobre giorno precedente a Ognissanti, espondendo delle zucche vuote intagliate con dei lumini dentro, alle finestre…..Per evocare Satana? Ma non scherziamo. E’ una tradizione popolare, sicuramente si perde nella notte dei tempi, ma sicuramente non è un rito satanico.
E chi te l’ha detto che in tempi lontani non sia stata istituita per evocare riti sarìtanici? Non tutto il popolare è santo!!!
Guardate, io sono una persona pragmatica e quindi la metto in questi termini: al di là delle (interessanti) considerazioni di carattere storico e antropologico (alcune le condivido, su altre ci sarebbe da ampliare il discorso) relativamente a questa diciamo ricorrenza, il problema quando non è di ordine culturale (e per molti è solo una festa consumistica secondo la mentalità dominante) è esoterico, o meglio, è spirituale/spiritico.
Ecco in che senso vorrei essere pragmatica: se si decide di utilizzare un contesto quale quello di Halloween per mettere in pratica azioni di tipo spirituale, energetico e spiritico, allora è ovvio che potrebbero esserci le relative conseguenze.
Tutto ciò può avvenire anche fuori dal contesto di Halloween.
Se, per esempio, dei ragazzini ingenui e disinformati decidono di andare ad una festina di Halloween, tutti vestiti da fantasmi, scheletri, diavoletti o streghette e poi gli viene l’idea di fare una seduta spiritica per provare ad invocare i morti, di fare qualcosa relativamente a dimensioni del Reale che pure esistono, che loro non conoscono ma dalle quali sono ingenuamente affascinati, allora nel loro caso la festa di Halloween si trasforma in un momento in cui, in barba al divertimento, alla socialità, alle tradizioni (che poi non sono nostre, appunto), “vengono aperte delle porte” su aspetti del Reale che potrebbero rivelarsi disturbanti, subdoli, diabolici nel vero senso del termine, con le loro conseguenze che solitamente vanno dal disturbo lieve, alla vessazione, al disturbo scambiato per problema psichiatrico, es. attacchi di panico, depressione ecc. alla possessione spiritica, con conseguenze a volte persino devastanti per quell’individuo e la sua famiglia.
Tutto ciò può accadere tranquillamente anche senza Halloween, perché non è che queste intelligenze spirituali siano per forza di cose costrette ad accettare ricorrenze, calendari e occasioni organizzate dagli esseri umani per agire…
Certo che l’ignoranza delle cose esoteriche e spirituali, comprese quelle relative ai rituali pagani (pagani non significa però necessariamente diabolici, attenzione a questo!) espone ad un rischio elevato, specialmente quando il consumismo superficiale propone Halloween come “festina, momento per divertirsi e travestirsi, giocare ecc” (il che è bestemmia e sacrilegio per l’ambiente pagano non sempre appunto negativo che lo ha elaborato nelle sue tradizioni locali, che non sono le nostre italiane) e non parla, perché materialista, perché ateo, perché chiuso a qualsiasi aspetto spirituale o preternaturale o metafisico, del fatto che sì, la Realtà è complessa, esiste un Universo multidimensionale, esistono piani di esistenza popolati da intelligenze spirituali antiche e potenti, sia nell’ordine angelico che in quello demoniaco, che in quello delle Anime.
Di queste ultime cose non se ne parla, non se ne può parlare altrimenti passi per strano o pazzoide o religioso. Invece è la Realtà.
Poi ci sono quelli consapevoli, che sanno fare i rituali veramente, che conoscono in parte le cose occulte, ma questo è un altro discorso.
Guardate che se agli spiriti è permesso di vessare ed infestare o possedere ambienti e persone, la colpa il più delle volte è dell’ignoranza dei cristiani in materia di cose spirituali e spiritiche, del fatto che nelle parrocchie non se ne parla, al lavoro e a scuola durante l’ora di religione non se ne parla (fanno pena le lezioni di religione a scuola, quasi sempre) e non se ne parla in famiglia.
Poi è inutile meravigliarsi dell’aumento anche dei casi di problemi apparentemente di ordine psichico o psichiatrico.
Dove “viene meno la fede, la ragione e la conoscenza del Reale anche esoterico e soprannaturale” cresce il materialismo, il consumismo, la superstizione, la presunzione, l’ignoranza del Vero, la ricerca di cose occulte con conseguenze disastrose.
A voi dispiace che in Italia sia entrata la festa di Halloween, invece a me dispiace che gli italiani ma anche gli americani abbiano abboccato ciecamente alla propaganda dei protestanti anti-cattolici: gente che se potesse impiccherebbe tutti i “papisti”. Infatti sono i protestanti, discendenti di quei puritani che colonizzarono il Nuovo Mondo, ad avere elaborato e diffuso la leggenda nera: Halloween = festa pagana = festa satanica. Infatti, dal loro punto di vista tutto ciò che è “papista” è “satanico” perché il papa di Roma sarebbe l’anticristo e Roma sarebbe la nuova Babilonia. Non a caso Lutero invitava i protestanti a “lavarsi le mani nel sangue dei cattolici”. Perché ce l’hanno tanto con Halloween? Perché è una FESTA CATTOLICA INVENTATA DAGLI ODIATISSIMI COLONI CATTOLICI NEL XVII SECOLO. Comunque da molti anni pii religiosi americani stanno spendendo molte energie per spiegare le vere origini della festa (che non c’entra niente con una immaginaria religione celtica del dio della morte: religione inventata di sana pianta) e per fare capire ai cattolici che a sparare su Halloween si fa il gioco degli avversari. Dopo avere consultato decine di articoli di religiosi statunitensi, ho scritto una serie di articoli per Cultura cattolica. In realtà, so bene che non ho nessuna possibilità di afre cambiare idea a chi già è convinto che Halloween sia la festa di satana, ma spero almeno che i miei articoli, se qualcuno avrà la pazienza di leggerli, possano aiutare qualcuno a considerare un punto di vista differente.
https://reginadigiove.wordpress.com/2014/03/08/riprendiamoci-halloween-non-e-una-festa-satanica-e-una-festa-cattolicissima/
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Bel lavoro. Io ho messo più l’accento sulla necessità di preservare una identità che ormai viene annacquata sempre di più fino a sparire… https://topenz.wordpress.com/2015/10/30/non-festeggiare-halloween-e-non-lasciarlo-fare-ai-tuoi-figli/
Caro Giuliano, mi verrebbe da dirti che questo non è Halloween. Questa è una degenerazione. In breve, le feste pagane di Samhain furono sostituite da All Hallows’ Eve, la cristiana vigilia di Ognissanti. Quello che vediamo oggi, travestimenti macabri, impliciti inviti alla stregoneria, spiritismo ed esoterismo occultista sono il furto di Halloween. Che è stato rubato ai cristiani ai quali appartiene nel suo significato vero di attesa della festa dei Santi.
Non vorrei essere fraintesa. Lasciando da parte la celtica Samhain (erano pagani, non cristiani, e non avevano ricevuto il Vangelo né sentito parlare di Cristo) e tornando a Ognissanti. Halloween è una forma contratta e se vogliamo storpiata per indicare una festa cristiana. Lo scrivo per dire che non basta protestare contro la carnevalata di scheletri e streghe ed eventuali riti esoterici magici o satanici. Come cristiani, dovremmo riprenderci Halloween, dire: – Questa è All Hollows’ Eve, la vigilia della nostra festa dei Santi. È di Cristo e dei suoi Santi, non di Satana e non degli spiriti! -. Halloween ci è stato rubato e lo hanno trasformato in una schifezza consumista da un lato, occultista dall’altro. Riprendiamocelo.
D’accordo al 100%
A leggere certe cose si storce il naso, a leggerne altre si rabbrividisce proprio!
Innanzi tutto samhain non era uno spirito, una divinità o chicchessia, ma nell’antica lingua celtica significava “fine dell’estate” e null’altro. Coincideva con l’arrivo del periodo più buio dell’anno, che per i celti era suddiviso in due grandi stagioni, e si pensava che nei due passaggi che avvenivano dalla luce al buio e dal buio di nuovo alla luce, il velo tra i mondi fosse più sottile e i propri cari defunti potessero fare visita proprio in queste notti. Per questo si usava fare una festa, un banchetto in genere, e apparecchiare un posto in più per gli spiriti che sarebbero potuti passare da casa. Il fatto di mettere delle luci alle finestre, in origine erano rape, poi divennero zucche, era per permettere ai trapassati di trovare la via di casa per unirsi alla festa.
Tutto fuorché qualcosa di malvagio, anche perché ricordiamo di come il Cristianesimo non fosse ancora presente come religione e quindi nemmeno l’idea del diavolo o la figura di Satana.
Quando i cristiani cominciarono a imporsi come religione dominante sovrapposero tutte le proprie festività a quelle pagane già esistenti e attenzione, pagane non vuol dire sataniche o malvagie! Così fu per samhain, cui venne sovrapposta la festa dei santi (che comunque è una festa di morti), come così fu per Yule, festa della luce, della nascita, che coincideva con il solstizio d’inverno, che venne sostituita dal natale.
Siamo arrivati al famoso all hallow’s eve, ossia la viglia di Ognissanti, che così com’era stata impostata dai cristiani venne esportata in america dai coloni e con il passare del tempo si contrasse in halloween, che quindi a questo punto era un’antica festa celtica, tramutata in festa cristiana, ok? Quindi satana ancora non c’entra nulla!
E poi cosa succede? Come si passa dalla festa dei morti all’adorazione del diavolo?
Qui non è scritto, da nessuna parte in effetti lo è! Come mai all’improvviso la Chiesa non solo prende le distanze da una festa che aveva fatto propria ma addirittura mette in guardia da essa e da chi la celebra?
Intanto sono passati gli anni oscuri della chiesa, vogliamo ricordare che nel medioevo non era nemmeno permesso assistere a rappresentazioni teatrali di qualsiasi tipo perché nell’arte del recitare, e quindi dell’ingannare lo spettatore fingendosi altro da se stesso, si celava ovviamente il diavolo?
Ci ricordiamo di quante donne sono morte perché levatrici o padrone della capacità di guarire con le erbe (lavori fino ad allora considerati normali ed importanti) furono uccise in nome della caccia alle streghe?
Mi fermo qui per non allungare troppo la mia già lunghissima risposta, ma sappiamo tutti che potrei continuare per secoli.
Bene, in quegli anni è stata innestata nella mentalità cristiana l’impossibilità di festeggiare qualcosa in modo ludico e divertente, perché dietro ad ogni cosa che portava il minimo piacere si celava il famoso diavolo! Siamo al puritanesimo estremo, che ha lasciato strascichi evidenti anche nel cristianesimo odierno, basti ascoltare un qualsiasi canto in chiesa (quando si canta alleluia si sta esprimendo gioia, per la cronaca!) o sentir leggere una qualsiasi lettura durante una messa, per non parlare di molte preghiere (sembra che bisogni sempre pregare di essere poveri, afflitti, umiliati ecc. perché se stai bene e sei felice sicuramente c’entra il diavolo e quindi in paradiso non ci vai!)
Quindi già sono state prese le distanze dal concetto di “festa” dei morti, perché i morti non si festeggiano più, si ricordano, e quindi anche halloween, che festeggia gli spiriti, diventa qualcosa di maligno.
Ora passiamo alle testimonianze dei satanisti, ex satanisti e chi più ne ha più ne metta! Innanzi tutto molti di loro parlano di “momento propizio” e di “festività”. Dato che nella stessa data già se ne sono sovrapposte due, pure la terza ci sta, no?
Tornando seri, se un gruppo di persone inizia a seguire qualcuno (perché di solito succede così no? Uno dice una cosa è gli altri lo seguono come capre!) che dice che quella nella tradizione cristiana era la notte degli spiriti -ricordiamo che la venerazione del diavolo ha senso solo in un contesto di cristianità, perché nella stragrande maggioranza delle altre religioni una figura così non c’è- e che quindi è il momento in cui si può comunicare con i morti, con i demoni, con il diavolo e chiedere chissà cosa, allora va demonizzata la festa in se? Non sono quelle persone che danno a quel giorno un significato del tutto diverso dal suo vero ad essere in errore? No? È la festa che è l’anticamera dell’apocalisse?
E se poi la società consumistica di oggi ci vede un’occasione per renderla qualcosa di più commerciale (come del resto il natale, non facciamo gli ipocriti!) e propone una serie di eventi, di occasioni, e di mode che entrano mano a mano nella cultura delle persone e portano così i giovani a recarsi a feste sfrenate in cui bevono l’inverosimile (cosa che fanno anche in altre occasioni, ma qui c’è la scusa di halloween), delinquenti ad usare violenza e a compiere atti vandalici ( che farebbero comunque, ma qui c’è la scusa di halloween) e pedofili, assassini o chi altri a rapire ed uccidere bambini.che sono stati lasciati andare in giro da soli a fare dolcetto o scherzetto (chiaramente non avrebbero mai fatto del male, ma…era halloween!). Insomma questa serie di dati che presenti mi sembra abbastanza imbarazzante. Halloween, una FESTA, non è il.motivo per cui avvengono queste cose, quanto la scusa o l’espediente per cui vengono fatte da persone che comunque le farebbero e che di certo non lo fanno in nome di satana!
E il fatto che si possa pensare di potersi comportare male o assumere determinati atteggiamenti perché è halloween è dato dal modo in cui è stata demonizzata questa festa dalla chiesa, la stessa chiesa che secoli fa la celebrava!
Anche il fatto di travestirsi, che tu citi come pericoloso perché introduttore alla magia nera, ha origine nell’antica samhain: ci si travestiva da creature spaventose (e non da principesse o fatine, quindi sì, la puoi definire una macabra carnevalata se vuoi) per spaventare gli eventuali spiriti arrabbiati di cui si temeva l’arrivo insieme a parenti ed amici defunti. Quindi era logico travestirsi in modo orrendo e spaventoso. Quando poi è scritto che L’ESOTERISMO È L’ANTICAMERA DEL SATANISMO, giuro che rido per non piangere.
Il cosiddetto esoterismo raccoglie un notevole numero di religioni, credenze e tradizioni che nulla hanno a che fare con il satanismo, che potrà anche farne parte, ma non ne è certo l’unico rappresentante!
Tutto ciò che è al di fuori della vostra comprensione lo chiamate satanismo e lo denigrate? E il rispetto per il prossimo che il cristianesimo predica tanto? Il modo di trattare il prossimo che Gesù insegnava? La libertà di fede e la possibilità di convivere pacificamente con persone che hanno altri credi e altre tradizioni? Non tutto ciò che non è cristiano è satanico, sai? La maggior parte di quelle che voi oggi chiamate streghe non ci credono neanche nel diavolo, ne credono nel male, anzi! Praticano il rispetto e l’amore per Madre Natura, e se anche Dio è in tutte le cose, non sono solo modi diversi di chiamare la stessa cosa? Quindi dove sta il male?
Negli uomini che scelgono di farlo, indipendentemente dalla religione, così come in quelli che USANO la religione come scusa per guerre e quant’altro, come furono le crociate, come oggi gli estremisti islamici!
Dovreste pensare a professare amore e a praticarlo, invece che dare la colpa di tutto al diavolo e alle feste che vi dicono di temere!
So di avere scritto molto ma spero abbiate letto tutto fino in fondo, perché è nell’incomprensione e nell’ignoranza che si cela il vero male, il vostro diavolo!
P.s.
Se poi vogliamo trovargli qualcosa di positivo, che tu dichiari impossibile, basta guardare come per i bambini sia una vera e propria festa, slegata da preconcetti, religioni e arti oscure, ma solo una giornata divertente in cui travestirsi e ricevere in dono qualche caramella, nulla di così spaventoso o preoccupante a mio avviso!
Educarli al vero significato di questa festività sarebbe comunque un modo delicato di introdurli ad un tema che ad oggi è quasi un tabù, ovvero la morte, come parte integrante della vita, ma questa è un’altra discussione!
Ciao,
Come avevo scritto, io pure (sono una cattolica praticante) rimango perplessa quando sento dire che Halloween racchiude dinamiche compatibili con i culti a satana, o con la stregoneria e la magia nera. Si dovrebbero fare analisi storiografiche e antropologiche, che anzi esistono già. Il cristianesimo poi non fu imposto (anche ritenere che ci fosse per forza di cose un’imposizione dottrinale e di riti è un preconcetto, perché effettivamente molti vi si convertirono e la transizione fu spontanea). Adesso, pensiamo un attimo a cosa succede qui e nell’immaginario delle persone. In Veneto dove abito esiste un’antica tradizione contadina e si usava intagliare le zucche, lo faceva mia nonna che non sapeva niente di Halloween. Ma questa era cosa legata al senso della gente “per la terra, per la campagna, per i cicli naturali”. Personalmente non avverto la necessità di introdurre anche costumini da indossare perché non c’entra niente con la tradizione locale. Altra cosa è il senso religioso della morte. Siamo pieni di rappresentazioni allegoriche, le chiese antiche esibiscono teschi e a volte c’è il tema della danza macabra. Sono i vari memento mori che affascinano tuttora. Altra cosa ancora, per chi vuole credere, è il fatto di ritenere che esistano dimensioni e realtà ultraterrene, che esista l’anima ecc. Il concetto teologico e mistico di purgatorio per esempio richiama la reale possibilità di relazionarsi con le anime dei defunti per aiutarli a raggiungere la beatitudine. La mistica cristiana abbonda di esperienze di relazione con i defunti, e anche molti comuni laici oggi riferiscono di esperire una fenomenologia soprannaturale di tipo analogo. Tutto questo non è però riconducibile a pratiche di spiritismo e contattismo. L’esoterismo invece di per sé significa quella parte di conoscenza e tecnica che era riservata ad una cerchia di iniziati. Esiste anche l’esoterismo cattolico. Gesù Cristo era un esoterista nel senso che quello che diceva alla ristretta cerchia degli apostoli non lo rivelava alla gente, alla quale invece parlava soltanto in parabole e senza esplicitare niente. Purtroppo nell’immaginario collettivo a volte la parola esoterismo viene associata a tutto quello che rientra nelle varie pratiche spiritiche, o magiche (es. rituali neopagani, gruppi wiccan etc) o new age, come pure all’occultismo e al satanismo. Tutte cose diverse tra loro. In quanto cristiana è ovvio che io dica di “riprendere il senso mistico di Halloween nella logica del Cristo”, non di condannare Halloween. Se invece vogliamo portare il discorso ultimo della morte su di un piano laico, senza rituali né tradizioni, allora il tema è molto dibattuto negli ambienti universitari e affrontato non solo in termini medicoscientifici ma anche psicoaffettivi, nel rispetto del senso del sacro e della spiritualità di tutti.
Buona festa di Ognissanti!
Buona festa di Ognissanti!
Per ragioni anagrafiche non ho mai festeggiato Halloween, comunque non lo avrei festeggiato anche per l’indole caratteriale poco incline alle feste e per una mia cultura poco sensibile ai macabri piaceri.
Tuttavia, dopo aver letto quest’articolo e tanti commenti di gente preoccupata per gli effetti negativi di questa festa, devo dire che inizio ad essere più preoccupato dei denigratori della festa che dei festeggianti.
Dietro alle preoccupazioni che si tratti di avvii al satanismo, ai riti magici, al rischio di plagio di deboli adolescenti, io temo invece che ci sia una difesa del diritto di plagio, in particolare da parte di alcuni cattolici, che vorrebbero assicurato a stessi il monopolio del discernimento del bene dal male. Vorrebbero essere l’unico tramite della trascendenza tra la terra e il cielo o tra la terra e gli abissi.
Io penso invece che alberghi nella natura umana la necessità del dialogo con il trascendente, con Dio che è in noi, che ha plurime manifestazioni, spesso comuni a uomini tanto tra loro lontani e di culture diverse, che non si spiegano le motivazioni delle loro coincidenze.
I percorsi trascendentali possono essere rischiosi per le derive che possono assumere. In ogni cosa vi è sia il bene che il male. Ma è proprio in questo che l’uomo è bene che si ritrovi con se stesso, per cogliere gli aspetti buoni delle cose, cercandole in se stesso senza concedere deleghe a maestri, sacerdoti, ideologi e altro.
Una festa macabra può essere un divertimento per i bambini per esorcizzare le paure dal buio dell’inverno, che lo facciano e che si liberino delle paure e che affrontino la vita con la conoscenza delle cose evidenti e di quelle nascoste.
Buona festa di Ognissanti!
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Si potrebbe battere l avversario consigliando con intelligenza,un halloween cristiano.
con angioletti..
cioe’ vestirsi da figure positive.