Non provai particolare gioia dinnanzi alle immagini dell’impiccagione Saddam Hussein, ho provato perfino orrore per il linciaggio e l’esecuzione riservati a Gheddafi e in questi giorni provo disorientamento per i funerali, divenuti oggetto di aperta contesa, di Erich Priebke. No, non ho alcuna intenzione di dimenticare errori ed orrori dei cattivi, né mi auguro che i loro crimini vengano rimossi. Anche se forse – è solo un dubbio – lo sono già. Perché laddove c’è autentica memoria del Male difficilmente il Bene non germoglia; laddove si conosce l’origine dell’odio – e se ne prova conseguente disgusto -, è il suo opposto a prevalere. Inevitabilmente e fortunatamente. Dove, cioè, si conosce davvero cosa non deve essere, inizia il cammino verso ciò che dovrebbe essere. In un mondo che ha fatto la pace con se stesso, i cattivi non trovano dunque linciaggi, sputi e risse durante i funerali ma condanne, galera e sepoltura. Bel giorno, quando saremo quel mondo. Coi cattivi che dai buoni, per essere aiutati a cambiare nel profondo, potranno finalmente prendere la lezione più alta e credibile fra tutte, e purtroppo la più rara oggi: l’esempio.
Seppellire i cattivi
18 venerdì Ott 2013
Posted in cronaca

molto vero …
https://www.facebook.com/notes/crescenzo-marzano/i-desideri-di-un-poeta-dissidente/10151992486656081
Caro Giuliano, solo i cristiani conoscono la “pietas”? Chi non la possiede non può far altro che aggiungere orrore su orrori. Chi ha i sentimenti di Gesù salva e non condanna.
Che tristezza i calci e gli sputi a un funerale. Credono forse in questo modo di rendere omaggio alla memoria degli uccisi?
Sarebbe stato molto meglio cominciare a pensare alla questione anni fa, magari quando Priebke ha compiuto novant’anni, e cominciare a prendere accordi con l’Argentina o la Germania per vedere se queste accettavano di dargli sepoltura e, in caso di rifiuto, vedere dove si poteva seppellirlo a Roma, magari prima di aver dato la notizia della morte ai giornali, per evitare inutili polveroni.
Caro Giuliano, la penso come te.
ma certi giornalisti ci marciano sui polveroni, anzi in periodi tranquilli li provocano mi pare!!!