Meglio tardi che mai. Dopo un inspiegabile letargo di qualche anno, all’Autority delle comunicazioni si sono svegliati scoprendo che forse la Rai è un tantino di sinistra – ma va – e, nello specifico, lo sono le trasmissioni «In mezzo’ora» e «Che tempo che fa», che prossimamente dovranno provvedere a riequilibrare le presenze in studio. Questi i numeri della faziosità prodotti all’Autority da Renato Brunetta e, evidentemente, ritenuti attendibili: Fazio, in 60 puntate, dal 30 settembre 2012 allo scorso 26 maggio, ha convocato 15 ospiti Pd, 2 di Sel, 3 del PdL. Riassumendo: nel confronto numerico, vince la sinistra 17 a 3.
La musica non cambia se si passa ad analizzare i dati del programma della Annunziata, la quale, nel periodo compreso tra il 7 ottobre 2012 e il 9 giugno 2013, ha condotto 29 puntate delle quali 14 hanno ospitato interlocutori Pd o comunque del centrosinistra, e solo 2 un ospite di centrodestra, fra l’altro sempre lo stesso: Angelino Alfano. Non siamo agli inarrivabili livelli di Fazio – che ormai ospita più onorevoli Pd della Camera dei Deputati – ma è pur sempre un inequivocabile 14 a 2 per la sinistra. Cui si dovrà, ben presto, porre rimedio. Dispiace solo che l’Autority delle comunicazioni abbia dovuto attendere i dati di Brunetta per vedere quello che, in questi anni, hanno già visto tutti gli Italiani.

In ogni caso se la fanno e se la dicono… tutto questo presenzialismo del Pd per poi ottenere i penosi risultati che si sono visti qualche mese fa…
Ormai in italietta chi si alza la mattina comanda
perché che differenza c’è oltre alla L tra PD e PDL? Tanto adesso Silvio rilancia Forza Italia quindi si risolveranno tutti i problemi dell’italia in un battibaleno. Io sinceramente sono molto deluso dal PDL che non è riuscito a far nulla ne a proporre nulla. tranne alcune valide persone al suo interno il resto è da buttare. E parlo da – ormai EX – elettore nonchè iscritto. Errori di gioventù … ;-)
Faziosi, insopportabili, ineducati, presuntuosi e ignoranti nel senso che ignorano tantissime cose, supponenti e attaccati ai loro privilegi, servi del potere.