Secondo voi quasi 130 morti sono tanti? Sarò banale, ma a me sembra che sì, siano molti, anzi moltissimi. Eppure durante i telegiornali che ieri ho seguito hanno riservato alla notizia del drammatico incendio scoppiato all’interno di un impianto tessile di Dacca, la capitale del Bangladesh, non è stato riservato che lo spazio di un minuto, un minuto e mezzo al massimo.
Maledetta televisione, mi sono detto. Così, per saperne di più – sono le 21:32 di domenica 25 novembre, ora italiana – consulto i siti dei principali quotidiani del Paese e scopro che Corriere.it mette la notizia molto in fondo, ben al di sotto di fatti decisivi per le sorti del Paese quali, per esempio, la presentazione che Emilio Fede ha fatto di “Vogliamo vivere”, la sua lista, dinnanzi ad una platea deserta. Non fanno di meglio Repubblica.it né il sito de La Stampa.
Morale: c’è poco da fare, siamo messi davvero male. Non mi stupisco dello strabismo dell’informazione, per carità. E’ cosa risaputa e già riscontrata infinite volte. Però – senza nulla togliere alle primarie del centro-sinistra, al campionato vinto da Vettel e alle riforme che Emilio Fede ha in mente – quasi 130 morti, non so voi, mi fanno pensare. Riflettere. Pregare. Per le vittime, i loro familiari e la nostra povera informazione, che ne ha, soprattutto lei, particolarmente bisogno.
di che cosa ti stupisci?
erano solo schiavi-operai.
nel nuovo sistema che il nuovo ordine mondiale sta instaurando questi uomini e donne sono solo “RISORSE-UMANE” da spremere fino all’ultima energia, così come si spremono le RISORSE-AURIFERE della terra, le RISORSE-PETROLIFERE, le RISORSE-IDRICHE-ENERGETICHE ecc.ecc.
Il neo-liberismo che sta prendendo il potere, inevitabilmente cosifica l’uomo, e l’informazione da il giusto rilievo ad una Cosa che serve solo per produrre beni di consumo, e far arricchire la Casta più elevata, che spesso sono quei riveriti industriali occidentali che chiudono le fabbriche troppo costose nei loro paesi per fare la “carità” di aprirle lì dove possono pagare 100$ al mese, inquinare il territorio, far lavorare senza nessuna sicurezza gli schiavi (ops, volevo dire gli operai), senza che nessuno vada lì a rompere le scatole.
Ma questo è il futuro, il sistema economico meno peggio, vuoi mettere?
E allora di che ci stupiamo?
Facciamo la lacrimuccia, la preghierina, e avanti sempre!
I Cattolici non elaborando i comandamenti di Cristo anche per l’economia tradiscono se stessi.
Non hanno l’ardire di dire e fare un nuovo sistema, si appoggiano sempre a qualcosa basta che non sia il S. Vangelo e il magistero del papa (che vergogna attuare le parole del papa… il Vaticano…), oggi si appoggiano al neo-liberismo, ieri al comunismo (turoldo & c. diceva che il comunismo è l’unica Speranza dei poveri),
l’altro ieri per alcuni era il fascismo… e avanti così!
Meno ipocrisie e più coerenza… giustizia è dare ad ognuno il suo. Oggi agli operai non viene dato certo il loro.