Se non fosse vero, ci sarebbe da ridere. Invece è vero, ma stranamente nessuno piange: Nichi Vendola – riprendendo quello che Franco Grillini diceva venticinque anni fa – inizia a parlare pubblicamente di adozioni gay («Sarei un buon padre, forse meglio di come ho fatto il politico […] la società italiana è matura per i matrimoni e le adozioni omosessuali») e nessuno fiata. Non parlano i vescovi, non protestano i conservatori, nessuno dice niente di niente. Il che è pazzesco. Se infatti non ci si poteva aspettare nulla da uno come Pierferdinando Casini – quello che tempo fa ha detto che il matrimonio gay è brutta cosa, ma che molto prima, divorziando, ha dimostrato di non amare neppure quello etero – tanto silenzio attorno a dichiarazioni francamente allucinanti no, non ce lo aspettavamo. A meno che il fatto di proibire ad un bambino di avere un padre ed una madre non sia già idea – come sembra – gradita a molti eterosessuali, talmente incapaci di educare da lasciare volentieri il compito a chi è incapace di procreare. Per fortuna ci sono ancora gay come Rupert Everett.
Vendola parla di adozioni gay, nessuno fiata. Andiamo bene
21 venerdì Set 2012
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