Quale corruzione, quale criminalità, quale tassazione vampiresca: se non l’avete capito, il problema dell’Italia sono loro, le crudeli Sentinelle in Piedi. E’ questa, nella sua sconcertante assurdità, la tesi che fior di giornalisti ed intellettuali, con poche eccezioni, stanno cercando di veicolare rendendosi ridicoli come Fantozzi e Filini al ricevimento della contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare. E dire che basta poco per capire che dei cittadini che vegliano leggendo un libro esprimendo dissenso verso un disegno di legge – quello contro l’omofobia, a firma dell’on. Scalfarotto – e verso il proposito di privare i bambini di padre e madre mediante adozione gay con la violenza non c’entrano; c’entrano molto di più quanti hanno dato spettacolo a suon di bestemmie, farneticazioni varie e in qualche caso vere e proprie aggressioni fisiche.
Presentare dei manifestanti silenziosi ed inoffensivi – per giunta vittime, loro sì, di aggressioni documentate da parecchi filmati video – come dei crudeli aguzzini si delineava dunque come un’operazione complessa anche per i nostri giornalisti, mediamente abbastanza esperti in fatto di menzogne. Per questo, affinché il capovolgimento della realtà potesse riuscire, era necessario uno sforzo ulteriore ed andato a buon fine grazie all’utilizzo di frasi senza senso ma sapientemente contrabbandate per evidenze inconfutabili. Eccone un breve ma significativo elenco, utile a farsi un’idea su quanto la serietà sia divenuta merce rara. Omettiamo di proposito di attribuire una specifica paternità alle perle perché sono state formulate in modo assai simile da più autori e sarebbe poco carino si scatenasse una gara a chi, quella scemenza, l’ha detta per primo; poco carino e, purtroppo, non sorprendente.
«Esprimono violenza culturale». E’ un modo raffinato e vellutato per affermare che insomma le Sentinelle in Piedi, quelle volpi, un po’ se la vanno a cercare con quella loro fissazione paleolitica della famiglia solo fra uomo e donna, per giunta sposati. E’ tempo di spalancare la mente, suvvia. Soprattutto, è tempo di strappare dall’oscurantismo medievale – perché invece l’età moderna, si sa, dal genocidio vandeano ai gulag è stata tutta una luce – le menti che ne sono tutt’ora ottenebrate. E se a qualche contro-manifestante scappa un insulto o un cazzotto, che volete: è il prezzo del progresso culturale da raggiungersi ad ogni costo: con le buone o con le cattive. Da notare come tra coloro che fra le righe quasi giustificano le violenze contro le Sentinelle in Piedi, si contino a decine i sedicenti paladini della libertà. Ma sicuro: la loro, però.
«Sono contro i diritti umani». Bugia galattica. Infatti non solo le vituperate Sentinelle non negano diritti umani – ci mancherebbe! – ma non lo fa neppure la legge che già oggi, in Italia, riconosce alle coppie conviventi (comprese quelle omosessuali) tutta una serie di diritti su molteplici versanti. Il vero problema, su questo argomento, è l’ignoranza. Si consiglia al riguardo l’agile lettura di AA.VV. Certi diritti che le coppie conviventi non sanno di avere (Nuovi Equilibri, 2012): in poco più di cento pagine autori certo non sospettabili d’essere agenti al soldo del Vaticano – sono tutti dichiaratamente sostenitori del riconoscimento pubblico e normativo dei diritti delle coppie omosessuali – spiegano come quella della totale assenza di diritti umani e civili sia una frottola da raccontare solo se nei paraggi non ci sono giuristi: altrimenti si rimedia un’indimenticabile figuraccia.
«Sono contro le nozze gay, discriminano». Per la prima volta una verità. Anzi, pure qui una mezza verità dato che ben prima e ben più autorevolmente ad escludere in modo assai netto le nozze fra cittadini dello stesso sesso è la Costituzione italiana laddove, con l’articolo 29, definisce la «famiglia come società naturale fondata sul matrimonio». Una posizione ribadita recentemente dalla Corte Costituzionale (Cfr. Sent. 14.04.2010 n°138), la quale ha voluto – com’è stato osservato – «fare piazza pulita» di diverse tesi «fuorvianti», fra cui quella «che non ammettere gli omosessuali al matrimonio costituisca una discriminazione» (Bona C. Matrimonio fra omosessuali? in Pasquino T. (a cura di) Antologia di casi giurisprudenziali, Giappichelli 2011, p. 27). Chi ce l’ha con le Sentinelle perché vogliono che il matrimonio resti com’è dovrebbe quindi, per coerenza, azzannare con pari vigore la Costituzione.
«Sono ultracattolici e fascisti». A parte non è chiaro che specie sia quella dell’ultracattolico – eravamo rimasti, noi ingenui, alla tipologia del cattolico civilizzato, bipede e non cannibale -, le Sentinelle sono aconfessionali. Chi volesse unirsi alle loro veglie non deve portare né il rosario né la foto della prima comunione, ma solo un libro ed il coraggio di sentirsi apostrofato nei modi peggiori per il solo fatto di esistere e di pensarla come tanti omosessuali che ritengono – anche se a loro è rigorosamente proibito andare in televisione – che la famiglia sia solo l’unione stabile e riconosciuta di un uomo ed una donna aperti alla vita. Quanto all’accusa di nazifascismo associata al cattolicesimo versione Super Sayan, un dubbio: si tratta delle stesse dittature i cui capi lamentavano che «per 20 secoli la follia cristiana ha imperversato» (Mussolini) e che «il Vaticano è il covo dell’intolleranza e di una banda di rapinatori» (Hitler)?
«Vogliono i bambini soli in orfanotrofio». Una battuta intramontabile e, ancora una volta, del tutto priva di senso. In Italia a fine 2012 c’erano oltre 31.000 coppie disponibili adottare ma, se si esclude il capitolo delle adozioni internazionali e se si considera che di minori senza famiglia, che purtroppo sono qualche decina di migliaia, a causa di problemi legali, problemi di età, disabilità e di altro genere, quelli adottabili sono appena 2000 circa si comprende come la realtà presenti già molte famiglie pronte ad adottare ma pochi bimbi in effettive condizioni di adottabilità. Ergo, associare la netta contrarietà alle adozioni gay al sostegno agli orfanotrofi è una sciocchezza che suscita imbarazzo solo commentare. Il punto vero è che le Sentinelle in Piedi danno tremendamente fastidio e quindi, pur di avversarle, si estrae dal cilindro ogni scempiaggine possibile. Ma la gente ha ancora buon senso e cosa sia una famiglia, nonostante tutto, ancora lo sa. E vedrete: a vegliare in piazza, la prossima volta, saranno ancora di più.
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Francesca ha detto:
Ma perché si deve tirare in ballo la religione quando è solo questione di buon senso?! Adozioni a coppie gay…ho bisogno di avere la religione tra i piedi per riflettere e capire che si tratta di una falsa e subdola ideologia di pseudouguaglianza che danneggerà i minori come ora reca danno agli omosessuali stessi? Ma da quando in qua l’adozione di bambini o bambine ha qualcosa a che vedere con le vere tendenze omosessuali e con le oneste posizioni intellettuali dei gay??! Non ho bisogno di credere in nessuna religione per dire che questa storia dei diritti gay circa matrimonio e adozioni è una grandissima presa per il sedere. Sapete cosa mi sconcerta? Che le persone si appellino a strutture tradizionali e dottrinali quando è sufficiente l’intelletto, se esso non è irretito da ideologie. È la verità che rende liberi, non i precetti di questa o quella religione o dottrina. E la verità la si cerca osservando e chi sa osservare ai accorge di cosa è naturale e funzionale e di cosa costituisce non già una variante, come l’ideologia vorrebbe dare ad intendere, bensì una devianza. Ma di questo passo dovranno scendere in terra gli angeli a dirci che l’erba è verde e non rainbow…
Alim Faith Elsa ha detto:
Ne manca una di stupidaggini. Mi è stato detto che per colpa delle Sentinelle i sono giovani che si uccidono. Non so il perchè e nemmeno voglio saperlo. Ma siccome l’ignoranza la fa da padrona sempre…è il male maggiore che causa tutti gli altri!!!
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Fabrizia ha detto:
– le Sentinelle sono aconfessionali
…tanto quanto sono apartitiche no?
– l’articolo 29, definisce la «famiglia come società naturale fondata sul matrimonio
–> la Costituzione non specifica di QUALE matrimonio
– se si esclude il capitolo delle adozioni internazionali
–> e perche’ mai escluderlo?
Castigamatti ha detto:
Quale matrimonio? Quello tra uomo e donna, lo ha detto la Corte costituzionale nella sentenza n. 238/2010 (dove, per vero, dice anche che il legislatore può regolare anche forme di convivenza tra omosessuali, ma non sulla base dell’art. 29, ma dell’art. 2 Cost.).
“Nuptiae sunt coniunctio maris et feminae, consortium omnis vitae, divini et humani iuris communicatio”: lo ha detto Modestino, giurista romano, pagano.
Riccardo ha detto:
Bigotti. Menti limitate. Voi .
Davide ha detto:
In questi giorni mi son fatto una ricerca sulla “teoria gender” che tutti conoscono per nome ma credo nessuno buonista conosca, da costoro sento solo “volete impedire l’amore tra due persone”.
Ma lo sanno che la prima applicazione del gender si é conclusa con due suicidi? I gemelli Reimer.
Lo sanno che TUTTI gli intellettuali gender, la pedofilia é un orientamento sessuale legittimo? Gli scritti di Money, Kinsley e Mieli, il quale sostiene pure necrofilia e coprofagia li hanno mai sfogliati?
Chiudo qui per non esser polemico, ma contro gente che ti attacca perché con un gesto innoquo esprimi dissenso da loro, occorrono metodi più spicci di quelli moderati.
Max ha detto:
Si aspetti qualche insulto e censura dai “tolleranti” e dalle “menti libere “, caro Guzzo. Oops, forse qualcuno e’ gia’ arrivato…
Francesca ha detto:
Fai bene a mettere le virgolette.
Nessuna vera mente libera dirà mai che tutto è lecito, che tutto è buono. La mente libera indaga e discerne, parla di doveri prima ancora che di diritti. Di cortei e manifestazioni per richiamare a responsabilità, consapevolezza e dovere non se ne parla mai vero??! Sai che un mio conoscente gay è stato perseguitato dal circolo LGBT perché rifiutava alcuni punti del loro sistema ideologico? Le menti libere non indossano bandiere né colori…
Francesca ha detto:
I tradizionalisti e i conservatori non mi sono mai stati simpatici, ma questi qui fanno bene a porre un limite alle stoltezze ideologiche inventate a tavolino dai promotori dell’ideologia del gender. Sono avversa a qualunque ideologia e dottrina preconfezionata. Conosco abbastanza la mentalita’ LGBT da sapere che alcuni vengono indottrinati. E poi e’ gente che ha un sacco di problemi personali, infine piu’ confusa che politicizzata. Che dire, di problemi ne abbiamo tutti … ma non per questo si scende a fare cortei chiedendo diritti quali quello di adottare bambini… persone che sono affettivamente instabili gli dai un bambino?! Io non credo neppure che questi siano gli omosessuali. Gli omosessuali non sono cosi’. Quelli della setta LGBT sono dei fantocci. Ma dato che la societa’ e’ in gran parte menefreghista allora devono arrivare le Sentinelle (in piedi) a dire ovvieta’. A dire “conservate almeno quei meccanismi naturali di fondo sui quali e’organizzata ogni ulteriore sovrastruttura”. Ovviamente in un Paese come l’Italia questo e’ il problema principale…!!! O.o
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Alberto ha detto:
Caso semplice per il nostro pseudo-giurista. Genitori che detestano il figlio gay che vive con il suo compagno da 10 anni, e non ne accettano l’omosessualità. Il tipo muore improvvisamente, infarto o incidente fai tu, e i genitori impediscono al compagno l’ultimo saluti in ospedale: quale legge lo tutela? Poi arriva l’eredità: ai genitori che destavano il figlio e non lo vedevano da anni spetta la quota di legittima, o addirittura tutto in assenza di testamento, mentre se i due fossero stati una coppia etero tutto sarebbe automaticamente andato al coniuge superstite. E questa non è discriminazione?
giulianoguzzo ha detto:
Sul primo quesito, caro il nostro pseudo-cervellone, se permette Le rivolgo io la domanda: quale legge dello Stato impedirebbe da un convivente di fare visita in ospedale al suo partner? Sarei proprio curioso di saperlo dal momento che non solo già quasi tutti i nosocomi contemplano la possibilità di accesso ai conviventi, ma corre obbligo di informazione da parte dei medici per eventuali trapianti al convivente (L. n. 91 1999), il quale ha pure diritto a permessi retribuiti per decesso o per grave infermità del convivente (L.n. 53 2000).
Sul secondo quesito, osservo che non è vero che in caso di successione legittima, in assenza di testamento, va tutto al coniuge superstite: 2/3 e il resto ai genitori comunque. In caso di successione testamentaria, 1/2 agli ascendenti e 1/4 al coniuge (questa è la legittima). Quindi la differenza è questa: uno sposato che fa testamento deve dare metà al coniuge e 1/4 ai genitori. Uno non sposato perché ha un convivente gay può, se vuole, lasciargli al massimo 2/3 delle proprie sostanze. Cioè: più di quanto avrebbe diritto per legittima un coniuge.
Più che prove di una discriminazione, le sue mi sembrano esempi di disinformazione. Grazie comunque dell’attenzione, saluti.
Fanio Ardemagni ha detto:
Scusate ma siamo nel post di un libro che si intitola “La famiglia è una sola”. L’autore del libro è laureato mi sembra in Sociologia. Bene questo signore sa di stare dicendo il falso.Chi ha letto un solo libro di sociologia sa che modelli familiari ve ne sono stati differenti a seconda della società.Vi sono stai i clan( in cui l’educazione era affidata alla comunità ) la famiglia poliandrica e quella poliandrica ad esempio.
Inoltre nessun sociologo parla di famiglia naturale. Il concetto di famiglia naturale è una invenzione della chiesa cattolica. In sociologia si dice che la famiglia è la naturale forma di organizzazione di una società. Ma è un concetto differente rispetto a famiglia naturale. Come ogni società è stata differente ogni sua naturale forma di organizzazione( cioè la famiglia) è stata differente. Siamo in uno stato laico,non cattolico.
Antonio Spinola ha detto:
Pare che una quantità crescente di individui, specie quando entra in gioco il sesso, pur di bloccare ogni discussione, ricorra disperatamente alle tre parole talismano: scienza, diritti, laicità.
Come persona un tantino ragionevole prima che come biologo, posso solo notare che il gruppetto sociale formato da me mio padre e mia madre, rappresenta con tutta evidenza la più piccola la più utile e la più stabile delle “aggregazioni” codificate in natura a tutte le latitudini, finalizzata alla conservazione della specie. L’inevitabile sostanziale fondamento biologico di tale aggregazione, trasposto in ambito sociale, ci obbliga a chiamare in ogni caso questa basilare aggregazione “famiglia naturale”.
Fanio Ardemagni ha detto:
Le ripeto in sociologia non esiste la definizione di famiglia naturale.In passato vi sono state altre forme di famiglia e la specie si è conservata ugualmente mi pare,visto che siamo qui a confrontarci.. La famiglia non è un concetto biologico,ma sociologico e antropologico.E la definizione famiglia naturale in queste scienze non esiste. Esiste solo nella religione cattolica. Ma visto che siamo in uno stato laico,la nostra società ha serenamente il diritto di scegliere il modello di organizzazione sociale primaria,cioè il modello di famiglia. Vietare questa possibilità,per me che sono agnostico,in nome di un concetto di un credo religioso mi pare la vera violenza. Tanto più che vi sono anche cristiani ( come la Chiesa Valdese) che benedice le unioni omosessuali,afferma che anche’essa che vi sono stati differenti modelli di famiglia,e che non vi è nessuna conseguenza dal punto di vista sociale e anche (per chi lo è) cristiano ad accettare modelli di famiglia differenti da dalla famiglia nucleare( questo è la definizione sociologica della famiglia da lei descritta.)
Antonio Spinola ha detto:
Le società umane non possono elaborare alcuna architettura alla radice se non quella, e quella sola, inscritta nei pool genetici della specie. Procedono certo per tentativi e errori, ma la “natura” resta sempre la stessa (entro i limiti della variabilità evolutiva), lei non è relativista, non le va bene tutto. Quando poi, dopo una lunga serie di approssimazioni, emerge e si afferma anche culturalmente una certa architettura, vuol dire che la “natura” apprezza. Quella che io intendo come “famiglia naturale” è un prodotto sociale che inconsapevolmente collabora al meglio con la natura dell’uomo per preservarne la specie. Alla “natura” frega niente della sociologia, antropologia, gnosticismo, agnosticismo … e neanche dei Valdesi.
Fanio Ardemagni ha detto:
Senta giratela come volete ma il concetto di famiglia naturale non esiste. Se siete contro la fecondazione eterologa battetevi per questo.Resta il fatto che un laureato in sociologia non può affermare che sia esistito un solo modello di famiglia e che vi sia una famiglia naturale. Mi dica in quale libro universitario di sociologia ci sono questi concetti. Vi ricordo infine che il l’ordine nazionale degli psicologi afferma che la famiglia omogenitoriale non comporta nessun rischio per i bambini.
Francesca ha detto:
…anni fa la psichiatria dichiarava che l’omosessualità era una malattia…poi hanno cambiato…(giustamente secondo me) e adesso lei cita una dichiarazione dell’ordine degli psicologi…benissimo, ma il fatto è che non vi è alcuna dimostrazione del fatto che non vi siano rischi. Non c’è neppure un campione sufficiente per dei dati davvero attendibili. Qui tutti parlano di “scienza” e l’ho fatto anche io. Ammettiamo però che non abbiamo certezze, almeno quello. Io mi baso soltanto su meccanismi biologici, lei prende in considerazione elementi dell’antropologia e della psicologia. E ok. Allora tra il dire “questa cosa è male” (la famiglia omogenitoriale) e il dire “va benissimo”, c’è tutto un range intermedio. Quindi @Fanio mi lasci la mia perplessità in merito.
Fanio Ardemagni ha detto:
Comunque riporto la sua frase signor Antonio “Quella che io intendo come “famiglia naturale”. Bene ora ci siamo già,è una vostra definizione. Abbiate almeno il pudore di spiegarlo a chi vi segue,vi seguiranno ugualmente. Ma penso sia una questione di onestà,
Mary ha detto:
Vostra di chi ? puoi essere più chiaro?
Fanio Ardemagni ha detto:
Mary ,basterebbe avere letto un paio di commenti precedenti..Comunuqe io scritto questo:Scusate ma siamo nel post di un libro che si intitola “La famiglia è una sola”. L’autore del libro è laureato mi sembra in Sociologia. Bene questo signore sa di stare dicendo il falso.Chi ha letto un solo libro di sociologia sa che modelli familiari ve ne sono stati differenti a seconda della società.Vi sono stai i clan( in cui l’educazione era affidata alla comunità ) la famiglia poliandrica e quella poliandrica ad esempio.
Inoltre nessun sociologo parla di famiglia naturale. Il concetto di famiglia naturale è una invenzione della chiesa cattolica. In sociologia si dice che la famiglia è la naturale forma di organizzazione di una società. Ma è un concetto differente rispetto a famiglia naturale. Come ogni società è stata differente ogni sua naturale forma di organizzazione( cioè la famiglia) è stata differente. Siamo in uno stato laico,non cattolico. Il signor Giuliano Guzzo non si è palesato,si è palesato invece il signor Antonio Spinola che interviene di siti come Riscossa crstiana e fides et forma. Siti di cattolici avversi alle posizioni di Bergoglio e che vogliono una chiesa più rigida. Questi sono concetti cattolici. In nessun libro universitario di sociologia ,antropologia puoi trovare la validità della tesi che via un solo e naturale modello di famiglia.
Lorenzo ha detto:
Sono uno studente di psicologia ed educatore certificato in metodologie con approccio psicomotorio per le differenti fasce d’età dai 4 anni agli adulti che applico in qualità di docente di danza Hip hoo. Ma non sono qui per fare sproloqui scientifici di alcun tipo. La mia “diarrea verbale”, nata DA UNA RABBIA CONDIZIONATA DI TIPO AGGRESSIVO NEI CONFRONTI DI OGNI SENTINELLA IN PIEDI E/O SIMPATIZZANTI, viaggia in u a direzione ben diversa e forse meno matura. Sfoggiare simboli in netto contrasto con ciò che professate (tipo i libri…simbolo di cultura), negando la libertà di espressione al prossimo, come lo rendete compatibile con il concetto di DEMOCRAZIA? PARLANDO in un linguaggio ” del popolo”, care le mie sentinelle, vorrei porvi qualche domanda. Lo sapete cosa cazzo vuol dire dover pestare a sangue ragazzi che vorresti solo che diventassero tuoi amici, che ti hanno accerchiato solo perché sei gay e per loro è sbagliato e hanno voglia di sfogarsi un po’ e non hai alternativa? O doversi chiedere se è il caso di dire alla vicina che sono omosessuale per paura che per lei questo sia rilevante per definire che tipo di persona sono? O sapere che se prendo la mano del mio compagno per strada, per i miei amici questo è “atto di coraggio” e non un semplice gesto quotidiano? E VOLETE LA LIBERTÁ DI ESSERE OMOFOBI? IO PAGO LE TASSE IN TOTO! HO IL DIRITTO DI USUFRUIRE DEGLI STESSI DIRITTI DI TUTTI. ETERO CON LA PENSIONE DI REVERSIBILITÀ SE SI SPOSANO? IO VERSO I CONTRIBUTI E SE MORIRÒ CHI TUTELERÁ IL MIO COMPAGNO? quando torno a casa, ho solo il bisogno di avere accanto il mio uomo e amarlo più di ogni altra cosa. Non vi è alcuna stabile base socioculturale o scientifica che regga le vostre posizioni. Ho due allievi che parlano poco e niente. Insegno danza hip hop cavolo! I genitori stessi dicono a loro come “dovrebbero” essere. Hanno difficoltá ad interagire con il prossimo perchè vengono maltrattati per ciò che sono. Soffrono di patologie che rendono la loro adolescenza una VERA tragedia. E io sono solo il loro insegnante di danza eppure mi sobo bastati due minuti per rendermi conto che loro non hanno gli stessi strumenti dei loro coetanei per fare le stesse cose. Perchè c’è chi vuol correggere ciò che sono. Ma perchè gli fate questo? Se ci fosse ancora il Dio del vecchio testamento, lo pregherei di punirvi tutti. Darei la mia vita per farvela pagare. Il perdono per quanto fate alla vostra terra, è un qualcosa al quale personalmente non vi permetterei mai di fare appello. Potete sparare quanti più sproloqui volete… Io vivo benissimo e oramai mi sono adattato…ma sappiate che se vi partono dei pugni durante le vostre manifestazioni, è perché voi non vi rendete conto che portate la gente alla MORTE. E per voi queste sono solo cazzate….e la chiamate MATURITÁ. Non vi preoccupate delle ripercussioni sui vostri figli.
Francesca ha detto:
@Lorenzo, tu hai parlato di molte cose. Del tuo studio e lavoro (complimenti perché non è un incarico di certo facile, educare è sempre difficile, sempre). Poi ti dichiari arrabbiato (la rabbia è un’emozione, sapessi quante volte prende anche me per un motivo o per un altro). L’aggressività è un’altra cosa. Po scrivi: “Lo sapete cosa cazzo vuol dire dover pestare a sangue ragazzi che vorresti solo che diventassero tuoi amici, che ti hanno accerchiato solo perché sei gay e per loro è sbagliato”. Cosa sarebbe??! Pestare a sangue?! Questa è violenza. Che vi sia l’aggravante, da parte degli aggressori o dei dileggiatori, dell’omofobia (piuttosto che del razzismo, dell’intolleranza religiosa o di qualunque altra ideologia) rimane violenza. Ed è un reato. Picchiare qualcuno (salvo casi di difesa legittima) è un reato. E’ un reato anche l’ingiuria. Se io ho delle perplessità circa l’eziologia delle tendenze omosessuali e la validità educativa delle famiglie omogenitoriali, credimi che sulla violenza non nutro dubbi: è da bannare e perseguire legalmente. Perciò non confondiamo la discussione di idee sociali sulla famiglia e sull’educazione dei minori con la condanna a qualunque atto di violenza per qualsiasi motivo che non sia la difesa legittima, la quale è prevista dalla legge. Le idee, le opinioni, non sono omofobia. Picchiare qualcuno e insultarlo perché gay è omofobia. Licenziarlo dal posto di lavoro perché è gay è omofobia. Oppure stai cercando di dirmi che sei favorevole al reato d’opinione? La conseguenza della soppressione della libertà di espressione del proprio pensiero, quand’anche diverso, è il primo passo per la dittatura delle idee. Negli Stati Uniti c’è molta più libertà di pensiero e di espressione ed è normale che le persone esprimano punti di vista anche molto contrastanti. Se vuoi parlare di democrazia, allora parliamo di confronto tra punti di vista anche opposti tra loro e di una successiva decisione che viene presa dalla maggioranza. Una persona come individuo può avere le sue idee per es. morali, etiche, e matenerle nonostante la decisione e la legiferazione del Paese in cui abita. Pensa al caso della legge sull’interruzione di gravidanza. Quanta polemica e dibattito ci fu? Poi fu approvata la legge ma esiste anche l’obiezione di coscienza. Tu puoi pensare che una donna ha il diritto ad interrompere la formazione di quello che sarà un individuo umano oppure puoi pensare che tale atto, sebbene permesso dalla legge entro certi limiti, rimanga tuttavia nella sua essenza “un omicidio”. Io posso essere comprensiva con te sulla tua storia personale, che non giudico, sulle tue tendenze, che non giudico, sui tuoi sentimenti, che non giudico. La discussione non è su come sei tu o sul rapporto che tu hai deciso di stabilire con un’altra persona adulta e consenziente, la discussione è sull’efficacia morale ed educativa della famiglia omogenitoriale (= una coppia gay o lesbica con uno o più bambini). Ci si chiede infatti in che modo e in quale misura le dinamiche di una coppia gay, che sono comunque diverse, checché se ne dica, da quelle di una coppia etero di pari equilibrio psicoaffettivo (senza citare coppie etero disgraziate ed incapaci di funzionare) possano influenzare lo sviluppo di un bambino/a. Questo non significa pensare che due persone omosessuali affettivamente ed emotivamente stabili, magari dotate di un’ottima scala di valori, non siano in grado di allevare un bambino! Sinceramente, se io dovessi ipoteticamente decidere di vivere con una donna, penso proprio (senza vanto) che riuscirei ad allevare un bambino o bambina, tenendo conto che quel piccolo/a non è che me lo tengo segregato in casa ma lo inserirò nella comunità (scuola ecc.) dove avrà modo di confrontarsi con persone estranee alla famiglia e di sesso opposto al mio. Questo succede ad ogni ragazza madre, d’altronde. Tu, la tua vita privata ecc, per me non siete minimamente oggetto di giudizio. Però lasciami la mia perplessità circa le dinamiche delle famiglie omogenitoriali, perché se da un lato trovo estreme seppure dotate di una ferrea “logica biologica” (scusa la rima) le posizioni delle Sentinelle, dall’altro trovo propagandistico anche il grande interesse che di recente si è dato e si sta dando alle istanze omosessuali portate avanti dai gruppi LGBT che non rappresentano tutti gli omosessuali, ma solo una parte del loro pensiero. Perché ci sono anche quelli che se ne sono in parte distaccati. Come ho scritto ad un altro utente, io personalmente, tra il fare la Sentinella in piedi (prendi ad esempio per capirmi i fatti di Trento, c’è il video su You Tube ed è una manifestazione civile e pacifica da ambo le parti, una delle poche senza scontri né insulti né grida) e il mettermi sdraiata a terra, mi sarei messa seduta. Le posizioni integraliste sono limitanti, vero. Ma quelle strumentalizzate, intrise di politica o di facili entusiasmi libertari lo sono altrettanto. “in medio stat virtus”. Riflettiamo. Ho dedicato pensiero e tempo al tuo post, al tuo commento, spero che tu farai altrettanto con il mio.
Barbara Simoncini ha detto:
Premetto che sono eterosessuale ma devo dire che difficilmente ho avuto la ventura di leggere una simile accozzaglia di frasette da propaganda reazionaria in vita mia. Quello delle sentinelle si potrebbe serenamente definire un comportamento “passivo-aggressivo” ma anche “disconferma” dove l’unica cosa che traspare e’ la negazione-o incapacita’- di instaurare un dialogo costruttivo nonche’ il rifiuto di conoscere le vere problematiche delle persone lgbt. Non esistono ne’ in psichiatria ne’ in psicologia studi che attestino la superiorita’ della famiglia “naturale”, anzi ci sono studi americani che hanno dimostrato che le coppie omosessuali sono piu’ equilibrate di quelle etero. Se vogliamo parlare del grande vantaggio che avrebbero i bimbi ad avere una coppia etero potrei citare tantissimi casi in cui esistono violenze domestiche anche gravi. la legge tanto osteggiata dalla buona coscienza delle sentinelle e’, comunuqe, quella che prevede l’introduzione del reato di omofobia, cosa che ritengo sacrosanta visto che spesso, nel nosro belpaese, sono vittime di aggressioni anche fisiche di notevole entita’. Giustamente qualcuno ha detto “paghiamo le tasse anche noi”. Sicuramente da un blog, dove si e’ l’unico interlocutore, si puo’ spacciare per oro colato quello che si vuole ma anche la tecnica dell’assenza di un contraddittorio in tempo reale e’ una tecnica sdoganata alcuni anni fa da certa destra (poi adottata anche dagli altri). Io non ho idea di chi lei sia ne’ di quale posizione usa per pontificare ma si lasci dire che non fa certo una bella figura. Piuttosto mi insospettisce la sua veemenza.
Francesca ha detto:
@Barbara, non c’è nessuna dimostrazione né in un senso né in un altro. Ci sono studi che parlano di figli insoddisfatti di essere stati allevati da una coppia gay…ci sono studi che parlano di figli contenti e ben integrati (PS quell’equilibrio di cui parli era stato attribuito al fatto di dover in qualche modo “lottare” per non sentirsi diversi, non al fatto di essere stati educati da una coppia omosessuale, sono due cose diverse e ci sono persone che raggiungono lo stesso equilibrio per altri motivi, per es. dover lottare contro le discriminazioni razziali). Anche io penso che una coppia omosessuale stabile (e non è scontato che lo sia) e che gode di un buon livello di inserimento sociale ed equilibrio affettivo sia capace di educare un bambino. Non è che si può mettere in discussione l’efficacia educativa e la maturità personale di un individuo sulla base del fatto che ha tendenze omosessuali (anche io ho sperimentato tendenze omosessuali pur essendo prevalentemente etero). Ci sono persone affettivamente mature ed emotivamente competenti e stabili sia tra gli etero che tra i gay. Tuttavia sono perplessa circa l’interscambiabilità dei ruoli. Sono contraria alla “soppressione” del termine madre e del termine padre a favore della parola “genitore” (intesa anche solo in senso educativo non necessariamente biologico). Esiste differenza tra i generi (senza confondere il sesso biologico con l’identità di genere, anche se questi due elementi interagiscono e vi è correlazione). Tu citi la psichiatria…ebbene, la medicina non è una scienza esatta…quella psichiatria che ora dichiara il suo nihil obstat alla famiglia omogenitoriale è la stessa branca della medicina che decenni fa considerava l’omosessualità praticamente una malattia !! Quindi prendiamo tutto con la dovuta cautela, perché altrimenti va a finire che si estremizza tanto in un senso quanto in un altro. Io trovo legittimo che le Sentinelle vogliano richiamare l’attenzione sulla famiglia basata sul dato biologico (in questo senso naturale, cioè naturalmente portata all’eterosessualità a scopo di riproduzione). Nonostante vi siano correnti di pensiero che parlano di una “fluidità” della tendenza umana (né completamente eterosessuale, né completamente omosessuale) questo non nega le istanze biologiche di riproduzione della specie. Siamo animali… poi ci sono anche altri elementi: ci sono i sentimenti tra persone, c’è il vissuto personale, i condizionamenti socioculturali ecc. Sono d’accordo con te se mi dici che la posizione delle Sentinelle è rigida (in fatto stanno in piedi, impalate), ma per me anche le posizioni LGBT sono rigide, sebbene nel verso opposto. Io tra questi due opposti, farei “la sentinella seduta”. Non mi bevo l’integralismo, ok, ma neppure la propaganda di un gruppo comunque politicizzato e che non rappresenta neppure il pensiero di molta parte degli intellettuali gay…
Francesca ha detto:
…le coppie gay sono più stabili?? Ma tu conosci davvero le dinamiche omosessuali?! Salvo eccezioni, conosci l’omosessualità maschile. Io conosco quella femminile, non la critico anzi, ma come donna mi rifiuto di pensare che due uomini possano supplire la figura materna. Ma un uomo può essere mamma secondo te?! Io ho letto studi che dicono l’opposto. Sono una femminista e non accetto che un uomo derubi la donna del ruolo materno che è nostro. Della sua omosessualità non me ne frega niente, sono affari suoi come sono affari miei gli uomini e le donne che decido di amare. Ma se parliamo di maternità, io penso che tale concetto sia legato al fatto di essere donna.
Fanio Ardemagni ha detto:
E quale studi ha letto lei signora? Studi paragonabili a quelli del signor Guzzo che non hanno nessuna valenza? L’ordine nazionale degli psicologi dichiara che non vi è nessuna implicazione negativa per un bambino a crescere in una famiglia omogenitoriale. E voi a questa argomentazioni rispondete con fantomatiche Lobby. E vi basate su un libro scritto da un signore che laureato in una disciplina usa concetti che in questa disciplina non esiste. Troppo divertente,se non fosse che siete seri
giulianoguzzo ha detto:
Le consiglio di rasserenarsi,caro Ardemagni: la mia autorevolezza non dipende da quello che pensa lei nè i “testi universitari” ai quali continuamente si aggrappa. E sono, se permette, stanco di farmi dare dell’imbroglione senza uno straccio di argomento che non vada al di là dell’elenco dei modelli parentali. Ergo, La ringrazio per l’attenzione avvisandola che non ospiterò più suoi interventi, certo che avrà molto altro spazio dove essere ascoltato e apprezzato .Saluti.
Francesca ha detto:
Correggo. Era in discorso di un ragazzo cresciuto con due uomini. Non ci sono studi scientifici sufficienti né in un senso né nell’altro. Quindi in realtà ci stiamo appellando a qualcosa che di troppo esiguo. Sto leggendo un libro di L.M. Diamond che si chiama “Sex fluidity” e parla prevalentemente di omosessualità femminile. Visto che da un certo punto di vista non sdegno le donne, anzi. il concetto però che vorrei esprimere è che non penso che il ruolo materno e quello paterno siano slegati dal fatto di essere donna e uomo. E non sono interscambiabili. Se un bambino vive in una famiglia con due donne, ha due madri e non una madre e una donna in ruolo di padre. Se vive con due uomini ha due padri non un papà e un “mammo” ok, scusi se uso questa parola. Perché parlare di genitore 1 e genitore 2 ?! Madre e padre sono due parole importanti. Sono due ruoli distinti anche se non in senso rigido e secondo stereotipati schemi di gender. Ecco cosa intendevo dire.
Francesca ha detto:
Non ho letto quel libro. Ho letto sempre testi americani sui gender studies dove le dinamiche gay erano molto diverse da quelle etero. Di recente un transessuale si è espressa come contraria alla etero-normalizzazione della coppia gay. Quindi il mio è un riconoscimento di diversità.
Francesca ha detto:
@Fanio, io sono una cavolo di materialista sa? Psicologia, medicina, antropologia…non sono scienze esatte…. e tuttavia per me la base di tutto è il dato biologico. La differenziazione sessuale nella specie umana ha uno scopo preciso, e il resto ne è mera conseguenza. Culturalmente ci possiamo anche allontanare…ma almeno ammettiamo che abbiamo fatto delle scelte culturali, senza però negare i meccanismi che ne sono all’origine. Esistono vari modelli di famiglia, sì, ma nessuno di essi è totalmente slegato da schemi comportamentali che ci portiamo nel dna. Vuoi dirmi che una coppia di gay con un buon equilibrio psicoaffettivo è in grado di allevare un bambino? Secondo me sì, tenendo conto che il bambino interagirà anche con figure extra famigliari. Infatti la questione non è la capacità delle persone di prendersi cura di figli e di impartire un’educazione. Lei nega il concetto di famiglia naturale ma non trovo convincenti le sue argomentazioni. Citi almeno una frase, un titolo e un autore per favore. Grazie.
Francesca ha detto:
Io pensavo che per famiglia “naturale” si intendesse quella strettamente fondata sui meccanismi biologici di differenziazione sessuale (maschio e femmina) a fini di riproduzione. E che poi la successiva sovrastruttura sociale e culturale, sebbene con differenze, si sia basata su questo. Mi sbaglio? Perché?
Antonio Spinola ha detto:
Ebbene si, lo confesso, mi sforzo di essere “rigidamente” cattolico (ma spesso nella prassi non ci riesco), pur navigando da una vita in ambito fondamentalmente scientifico.
Non sono un sentimentale, ma sono innamorato della scienza perché non ha “certezze”, è sempre fallibile (K. Popper) e non esige di essere un assoluto, di essere “creduta”.
Temo fortemente ormai la mente “totalitaria” di quelli che, in nome di evidenze scientifiche scarsamente dimostrabili, vogliono trasformare lo Stato laico in una moderna violenta Chiesa dell’inquisizione, che impedisca ogni espressione critica e ogni manifestazione di dissenso verso le “verità” che si vorrebbero rivelate dalla scienza.