Sì, un po’ lo invidio, Alain Elkann. Non è da tutti vedere pubblicato sulle pagine culturali di un giornale nazionale, nel suo caso Repubblica (qui già lo invidio meno), il proprio sfogo dopo un viaggio in treno affrontato con accanto gente che ti disturba. E dire che sul tema sarei preparatissimo: viaggiando spesso sui treni regionali, l’ultima volta ieri, avrei molto da dire sul magico mondo dei passeggeri che urlano al cellulare, che adorano viaggiare senza biglietto, che purtroppo non amano farsi la doccia, che presumono che i loro ragionamenti – o presunti tali – interessino a tutto il vagone; avrei pure notato frequenti origini allogene in tali galantuomini ma mi taccio, che ad essere accusato di razzismo non è che ci tenga particolarmente. Continua a leggere
Viaggiare senza lanzichenecchi (né Alain Elkann)
24 lunedì Lug 2023
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