Uno dei misteri più grandi, lo dico senza ironia, è stata la fuorviante trasformazione del termine “medievale” in aggettivo – cito il Dizionario Treccani – riferito a «concezioni e principî superati e retrogradi». Pare che dietro tutto questo vi sia lo zampino illuminista, ma vale la pena vederci chiaro. Anche perché, voglio dire: il vituperato Medioevo ci ha regalato arte, cattedrali, monasteri e cultura ancora oggi (anche economicamente, si pensi al turismo) fruttano patrimoni: non so se invece fra alcuni anni – ne dubito – qualcuno vorrà andare a farsi qualche giro, non solo se pagante ma neppure se pagato, in molti aborti firmati dalle nostre archistar; ma quanto scommettiamo che per quanto l’epoca medievale ha lasciato vi sarà ancora interesse? Chi vivrà, vedrà: e sono certo che vedrà.
La stessa terrificante Inquisizione medievale, invocata come la vergogna della storia, tutto fu fuorché tale: lo sanno anche i sassi che l’apice delle caccia alle streghe si registrò durante il Rinascimento e comunque nelle regioni germaniche protestanti più che in quelle cattoliche. Inoltre tutto fu, il Medioevo, fuorché ostile alla donna: i nomi di Matilde di Canossa, Eleonora d’Aquitania, Bianca di Castiglia o Ildegarda di Bingen dicono nulla? Altro che la Merkel o la Boldrini o Hillary Clinton. Senza parlare delle cinture di castità, bufala totale: perfino al Museo d’arte medievale di Cluny a Parigi, per dire, fino a non moltissimi anni fa se ne poteva ammirare una che si credeva appartenuta alla regina di Francia Caterina de’ Medici: peccato che fosse una patacca.
Curiosa pure l’idea che esser medievali sia sinonimo di essere «retrogradi»: storici come Jean Gimpel (1918–1996) hanno parlato, per quell’epoca, d’una vera e propria rivoluzione industriale. Le stesse invenzioni non mancarono; pensiamo all’aratro meccanico, agli occhiali, alla ferratura dei cavalli, al verricello, alla carrucola, alle staffe lunghe, all’arco rampante, alla volta a crociera, all’aggiogatura a spalla, al sapone, alla vite elicoidale, al bottone, al martinetto, allo specchio e tanto altro. Quanto alla leggenda della terra creduta piatta, nel Medioevo circolava ampiamente – in latino – il Timeo di Platone, dove si parla di un «mondo in forma di globo, tondo come fatto da un tornio, con i suoi estremi in ogni direzione equidistanti dal centro, la più perfetta e la più simile a se stesso di tutte le figure…».
Strano davvero, insomma, che il vituperato Medioevo fosse un’epoca così barbara e ignorante. Così barbara e ignorante, fra l’altro, da aver donato all’umanità gente come san Francesco d’Assisi – uno dei più significativi santi di tutti i tempi -, come san Tommaso d’Aquino – uno, se non il teologo più grande di tutti i tempi – e come Dante Alighieri, la cui Divina Commedia è un’opera talmente straordinaria che rivela un’intelligenza – dicevano intellettuali quali Federico Zeri (1921–1998) – incredibile, mostruosa, tale da fare quasi escludere che il Divin Poeta fosse un essere umano. L’era delle «concezioni e principî superati e retrogradi» è stata inoltre – alla faccia del suo presunto degrado – quella dei Comuni, delle libertà municipali, della Magna Charta.
Fa sorridere pure il collegamento fra il Medievo e l’odio contro le persone omosessuali: su Wikipedia, tempio della cultura 2.0, da un lato si ammette che nell’Alto Medioevo l’omosessualità era trattata come peccati come l’adulterio ed i rapporti prematrimoniali, dall’altro si dice che nel Basso Medioevo scattarono persecuzioni della quali, guarda caso, mancano però le fonti. In ogni caso, a proposito di omofobia, si fa bene a ricordare che ad incarcerare Oscar Wilde non furono né i medioevali e neppure i cattolici, bensì l’Inghilterra vittoriana. E potremmo continuare se il mistero di “medievale” come insulto non fosse già abbastanza fitto e ingiustificato. La sola vera colpa del Medioevo, in realtà, è una: essere stato cristiano. Profondamente cristiano. E questa proprio non gliela si può perdonare.
PS. Per completezza preciso come al Medioevo, grazie in particolare a dei monaci, dobbiamo – mi segnalano diversi lettori – anche il prosciutto, lo champagne e il parmigiano.
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«Un passo gigantesco oltre la sociologia» (Tempi)
«Bellissimo libro» (Silvana de Mari, medico e scrittrice)
«Un libro che sfata le mitologie gender» (Radio Vaticana)
«Un’opera di cui ho apprezzato molto l’ironia» (S.E. Mons. Luigi Negri)
«Un lavoro di qualità scientifica eccellente» (Renzo Puccetti, docente di bioetica)
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A me risultava che la demonizzazione del medioevo fosse stata iniziata e voluta dell’illuminismo
Quella iniziò già nel Cinquecento, con la scoperta e la presa a modello assoluta dell’antichità classica.
Pingback: Ma che male vi ha fatto il Medioevo?
Effettivamente, però, negli statuti di Tolosa (fine XIII secolo), la “sodomia” e la “bestialità” sono punite con la castrazione. Sull’argomento generale della sessualità nel Medioevo (con riferimento anche all’omosessualità) c’è un libro molto interessante di Jacques Rossiaud, purtroppo non tradotto in Italiano, “Sexualités au Moyen Age”.
In realtà, la sua demonizzazione inizia nel ‘500, con la Riforma Protestante. Se da un lato, la propaganda luterana dipinge i secoli precedenti come l’epoca dell’Anticristo (da essi identificato nella Chiesa Cattolica), dall’altro lato, la propaganda di Paesi quali l’Olanda e l’Inghilterra compie la stessa operazione in funzione antispagnola (l’odiata e cattolicissima Spagna di Filippo II). Con l’Illuminismo, poi, questo processo di demonizzazione giunge al suo apice: ecco quindi la panzana dei Secoli Bui a cui si contrappone la luce dell’età dei Lumi.
@Guzzo
Alle invenzioni medievali da te elencate, ne va aggiunta una molto importante: gli occhiali. Occhiali che furono inventati proprio in Italia, precisamente a Venezia nel XIII secolo.
@Mercuriade
Ho inviato il mio primo messaggio prima che venisse pubblicato il tuo. 😉
In effetti, nel XVI secolo, il povero Medioevo subi’ un duplice attacco: da una parte, a opera della propaganda protestante; dall’altra, come hai detto tu, in seguito alla riscoperta – nellItalia stessa – del mondo greco-romano.
L’ha ribloggato su Luca Zacchi, energia in relazionee ha commentato:
“La sola vera colpa del Medioevo, in realtà, è una: essere stato cristiano. Profondamente cristiano. E questa proprio non gliela si può perdonare.”
Anche la presunta rigidità dei vincoli matrimoniali non era tale (vedi Storia del matrimonio, D. Lombardi) e della cosiddetta famiglia tradizionale, spesso in realtà composta da adulti semplicemente conviventi. Il matrimonio come è concepito oggi fa la sua comparsa dopo il Concilio di Trento, quindi nel Cinquecento inoltrato.
Non dimentichiamo Federico II.
La cultura, in toto. Quello che possiamo leggere dell’antichità classica lo dobbiamo esclusivamente alla caparbietà di monaci sconosciuti, che nel mezzo del Medioevo insistevano a tramandare e diffondere la conoscenza. Viste le difficoltà materiali del tempo, fa grande onore a quelle persone l’esser riuscite in una impresa simile.
Se si considerano gli apici della cultura greco-romana, un bel passo indietro è stato fatto nel medioevo sia in relazione ai costumi che alle conoscenze di discipline quali la matematica e l’astronomia.
L’epoca che stiamo vivendo é ben più oscura di quella medievale. Affossamento dei valori e delle tradizioni ed il contemporaneo emergere di modelli “culturali” perversi e deviati che hanno imbevuto il cervello della maggioranza delle persone, stanno portando l’Europa al tramonto.
Nel Medioevo almeno sono nate le lingue, i popoli, le identità nazionali e si stavano cominciando a creare i primi stati-nazione. Se tutto questo é da periodo oscuro della storia.
Concordo totalmente sulla falsità del mito dei “secoli bui” del Medioevo (a tale riguardo ho trovato estremamente interessante e di piacevole lettura il libro di Chiara Frugoni “Medioevo sul naso” Mondolibri 2003) mentre non concordo affatto con la conclusione di Giuliano Guzzo per cui «La sola vera colpa del Medioevo, in realtà, è una: essere stato cristiano. Profondamente cristiano»: la cristianità, in quanto tale, non è mai stata sempre e per forza sinonimo assoluto di valori positivi. Ad esempio gli Inglesi che bruciarono Giovanna d’Arco non erano meno cristiani della loro vittima, gli eretici come i Dolciniani, gli Ariani ed altre sette non furono certo trattai in modo “cristiano” (almeno nell’accezione odierna del termine…). Ed i Crociati che massacrarono i (e furono massacrati dai) Musulmani lo fecero in nome della Cristianità (interessanti, al riguardo, la lettura dei volumi “Storici arabi delle Crociate” a cura di Francesco Gabrieli, Einaudi 2002 e “Le Crociate viste dagli Arabi” di Amin Maalouf edita da SEI 2001). E comunque anche il Rinascimento fu profondamente cristiano al punto che – in nome di profonde divergenze sulla corretta dottrina avvennero vari – scismi e relative persecuzioni, per non parlare di ciò che successe a Giordano Bruno o, (per sua fortuna e meno drammaticamente) a Galileo Galilei.
Io non sono uno storico e quindi non ho le competenze per poter approfondire appieno queste cose (ma questo non sarebbe comunque il luogo adatto) ma sono certo che chi ha strumenti storici migliori dei miei potrà fornire ulteriori contributi al riguardo.
Grazie per l’attenzione.
Abbia pazienza, Signor Bianchi, ma ne’ Galileo ne’ Bruno appartengono al periodo storico del Medio Evo.
A parte questa doverosa precisazione, un’opinione storicamente informata non puo’ essere del tipo “la Chiesa antiscientifica contro il genio di Galileo” e “La Chiesa oppressiva contro il libero pensatore Bruno”. Non e’ questo che ci insegnano i migliori storici della scienza, come Pierre Duhem, David C. Lindberg, Ronald Numbers.
La discussione sarebbe molto lunga. Suggerisco due buone letture – purtroppo in Inglese:
http://www.quora.com/What-is-the-most-misunderstood-historical-event
http://armariummagnus.blogspot.co.uk/2014/03/cartoons-and-fables-how-cosmos-got.html
Le crociate furono guerra di difesa. Tutto il Nord Africa e il Medio Oriente erano giudaico-cristiani, dall’avvento di Mohammed l’attacco alla cristianità fu continuo, ancora oggi per altro. Le prime crociate ebbero luogo alla richiesta d’aiuto dell’imperatore bizantino Alessio Comneno che recapitò una lettera a Papa Urbano II quando i jihadisti ormai erano diventati una minaccia anche per Costantinopoli. Ma dove avete studiato la storia, presso il bignami?
Giulio Vidotto ha scritto:
“se si considerano gli apici della cultura greco-romana, un bel passo indietro è stato fatto nel medioevo sia in relazione ai costumi che alle conoscenze di discipline quali la matematica e l’astronomia.”
Mi porta qualche esempio a sostegno di questa sua affermazione? Grazie.
@Francesco Bianchi
“la cristianità, in quanto tale, non è mai stata sempre e per forza sinonimo assoluto di valori positivi.”
Giuliano ha detto un’altra cosa, ossia che l’accanimento verso il Medioevo, che caratterizzò l’Illuminismo e di cui vediamo ancora oggi numerosi esempi, si spiega con il fatto che la suddetta epoca fu profondamente cristiana. Che poi vi siano stati cristiani che non si comportarono come tali è un altro discorso. Anche tra i discepoli di Gesù c’era un certo Giuda.
“Ad esempio gli Inglesi che bruciarono Giovanna d’Arco non erano meno cristiani della loro vittima”
Ti dice niente il fatto che la Chiesa abbia canonizzato la pulzella di Orleans e non i suoi carnefici? Dietro l’ingiusta accusa di stregoneria, si celavano meri motivi politici. In realtà, gli inglesi sapevano benissimo che Giovanna non era una strega.
“anche il Rinascimento fu profondamente cristiano”
Non esattamente, o comunque fu senza dubbio meno cristiano del Medioevo. Nel Rinascimento, ad esempio, tornò in auge la magia, che di cristiano non ha proprio nulla, anzi: è l’opposto della fede. Lo stesso Giordano Bruno da te citato, fu piu’ – assai piu’ – mago che scienziato.
Cocococosa?
Facciamo presto a parlarne così
Hai dimenticato metà storia di quel periodo
Leggere di gente che cerca di giustificare le crociate poi…..va boh
Ma ci sono milioni di esempi riguardo all’ arretratezza di quel periodo
Il primo che mi viene in mente è il progetto teocratico di innocenzoIII e il suo effetto sulla popolazione
@Andrea
Milioni di esempi? :-))
E già che ci sei, illuminaci sulle Crociate e su Innocenzo III.
Suggerisco questa buona lettura – purtroppo in Inglese, ma l’autore scrive benissimo:
God’s Philosophers: How the Medieval World Laid the Foundations of Modern Science by James Hannam
http://armariummagnus.blogspot.co.uk/2009/10/gods-philosophers-how-medieval-world.html
Oserei dire anche la birra
A chi volesse approfondire, consiglio la lettura dello stupendo saggio ( è un libricino molto documentato e avvincentissimo che si legge tutto d’un fiato) di Régine Pérnoud MEDIOEVO.UN SECOLARE PREGIUDIZIO- Bompiani. Leggetelo e non potrete più pensare al M
edioevo come facevate prima!
E anche la birra come la conosciamo oggi… E il vino fatto bene…