La panna montata della retorica occidentalista – tornata di tendenza dopo le stragi parigine – va assaporata in fretta, il più in fretta possibile. Altrimenti, come accade anche alla migliore delle panne montate, c’è il rischio che si smonti e venga a galla tutto il resto, che non è detto sia altrettanto attraente. Per esempio non lo è lo scoprire come nel Califfato di Al Baghdadi sia stata emessa una fatwa che pare autorizzi «i miliziani a uccidere sui territori amministrati i fanciulli down o nati con malformazioni fisiche e psichiche […] i miliziani avrebbero già trucidato con iniezioni letali o per soffocamento una quarantina di bambini di età compresa fra una settimana e tre mesi e nati con qualche handicap» (Il Giornale, 15.12.2015, p. 13).
Che c’entra tutto questo con la panna montata occidentalista? C’entra eccome perché, se confermata, questa notizia – ripresa dai giornali di tutto il mondo e diffusa in primo luogo dal blog iracheno di informazione Mosul Eye, è iniziata a circolare proprio nelle stesse ore di un’altra italiana di tenore non molto più allegro, vale a dire quella dell’avvenuta condanna, da parte della Corte di Cassazione, di un ginecologo di Mantova il quale, non essendo andato oltre gli esami indispensabili, come il bi-test, con la propria condotta ha sostanzialmente concorso a far venire al mondo – cosa terribile, evidentemente – un bambino Down che i genitori, se pienamente informati delle sue condizioni di salute, avrebbero abortito (cfr. Cass. Civ. Sent. n. 24220, 27.11.2015).
Dunque, anche se addolora doverlo riconoscere, rispetto al rifiuto dei bambini non perfettamente sani l’ISIS e l’Italia così lontani poi non sono; un discorso che naturalmente interessa l’intera Europa: dalla Danimarca, che entro il 2030 vuole – a suon di aborti e diagnosi prenatali – agguantare l’agghiacciante primato di primo Paese al mondo «Down Syndrome Free», fino ad Inghilterra e Galles, dove nel 1990 le diagnosi prenatali di sindrome di Down erano state 1.075, mentre nel 2008 hanno toccato quota 1.843 (+70%), crescita considerevole alla quale, in conseguenza di un massiccio ricorso alla pratica abortiva, non è però corrisposto un aumento delle nascite, che invece sono addirittura calate di 1 punto percentuale, passando da 752 a 743.
E che dire del deputato francese Olivier Dussopt, vicepresidente del gruppo socialista in seno all’Assemblée nationale il quale, quando sente «che “purtroppo” il 96% delle gravidanze con sindrome Down finisce con l’aborto», si chiede «perché ne rimane il 4%?». La sola, tangibile differenza con l’ultima trovata dei miliziani dell’ISIS, a questo punto, è di carattere formale: in Europa l’eugenetica a spese di bambini “non perfetti” è limitata alla fase prenatale – oppure serpeggia nel preoccupante consenso che da tempo, in più di qualche Paese del Vecchio continente, aleggia sull’eutanasia neonatale -, mentre laggiù, nel Califfato, pare siano più spartani, in tutti i sensi. Però la sostanza è la medesima: il rifiuto dell’idea che la vita umana possieda un valore intrinseco, connaturato alla sua stessa esistenza.
Anzi, a ben vedere si potrebbe dire che, nel rifiutare i bambini “non perfetti”, sia l’ISIS, in un inquietante convergere di orrori, ad aver imparato la lezione di un’Europa nella quale si fa molto presto a parlare di «valori», ma si fa infinitamente fatica – al di là della solita filastrocca sull’integrazione europea – ad intendersi su quali poi siano, questi benedetti «valori». Perché fare in modo, ancorché con la legittimazione dell’ordinamento giuridico, che un essere umano possa venire eliminato solo perché non corrispondente alle attese o a determinati standard non è affatto civiltà, ma barbarie; e infatti gli uomini del Califfato – che della materia sono riconosciuti specialisti – non ci hanno pensato due volte, sia pure a modo loro, a replicarla.
Faremmo dunque bene come Italia, come Europa e come Occidente a chiederci se, più che uno scontro di civiltà di huntingtoniana memoria, quello che oggi vede protagonista l’ISIS in realtà non sia che l’ultima puntata di un processo di implosione di civiltà, di un collasso valoriale che purtroppo separa Berlino, Parigi e Roma dal Califfato in modo molto più sottile di quanto si pensa. E se la risposta a questo inquietante quesito fosse positiva, se davvero l’eugenetica targata ISIS fosse consustanziale quella praticata in Europa ieri dal regime nazionalsocialista (a sua volta anticipato, in questo, da alcuni Stati americani) ed oggi in Stati apparentemente civili, prima di farsi servire ancora la panna montata del quanto noi siamo “belli”, “bravi” e “progrediti”, meglio, guardandosi allo specchio, pensarci due volte.
Quest’invito all’autocritica, sia ben chiaro, non vuole essere un modo per porre dissennatamente sullo stesso piano Califfato ed Europa ma, al contrario, per impedire che lo finiscano. Il fatto che il rispetto della vita umana – per di più di quella dei soggetti più deboli, quali sono i portatori di handicap – non sia pienamente assicurato né in seno alla Vecchio Continente né fra gli jihadisti dovrebbe suonare allora come un campanello d’allarme, come la prova che lo squilibrio di un popolo inizia quando cessa di rispettare se stesso, allentando i diritti dei propri componenti più fragili. Se siamo dunque convinti che l’ISIS sia il male assoluto e che sia utile solo ad indicarci cosa non fare, da domani – come europei – dovremmo metterci a tutelare maggiormente, e senza tentennamenti, i figli disabili: ne saremo in grado? La lunghezza della notte dipende anche da questo.
giulianoguzzo.com
L’ha ribloggato su Luca Zacchi, energia in relazionee ha commentato:
Sentinella, quanto resta della notte? (Isaia 40,9ss)
questo articolo e` una vergogna.
a che punto puo’ portare l’accecamento ideologico.
se dovessi usare lo stesso metro e la stessa misura (ma non e’ da me), dovrei dire che il fanatismo documentato qui e quello dell’ISIS “così lontani poi non sono”.
Questo commento e’ una vergogna.
A che punto puo’ portare l’accecamento ideologico.
se dovessi usare lo stesso metro e la stessa misura (ma non e’ da me), dovrei dire che il fanatismo riportato nel tuo commento e quello dell’ISIS “così lontani poi non sono”.
Il mio commento e’ stupido perche’ non ho argomentato? Certo, lo ammetto, ma io un motivo ce l’ho: il mio e’ solo un provocazione per farti capire che il tuo commento andrebbe argomentato (ma certo non si puo’ argomentare l’ideologia, su questo dovrei spezzare una lancia a tuo favore).
cerco di ricavare una critica da questo commento ironico e spiritoso.
effettivamente non ho argomentato, ma mi pareva abbastanza superfluo, data l’evidenza per me della forzatura ideologica in questo post.
la soppressione di un bambino cresciuto, compiuta in tutta evidenza contro la volonta` dei genitori e spezzando tragicamente legami affettivi consolidati, solo con una forzatura ben poco saggia puo` essere identificata – come fa il titolo – con la scelta totalmente libera di una madre di non condurre a termine una gravidanza appena iniziata perche’ non si sente all’altezza di reggere un simile peso per il resto dei suoi giorni.
naturalmente mi colpisce che questa mia riflessione di puro buon senso possa essere definita ideologica, ma tant’e`, ognuno probabilmente vede l’ideologia nell’occhio dell’altro e non nel prroprio.
Finalmente un argomentazione a cui si puo’ controbattere “degnamente”. Ne sono contento.
Devo ammettere che mi ero sbagliato e che il tuo commento non era viziato da ideologia come credevo ma da poca attenzione.
Trascuro la triste parte del tuo ultimo commento sulla mamma che non si sente in grado di portare avanti la gravidanza di un bambino down (uno stato civile aiuterebbe la donna ed il figlio, gli stati trogloditi decidono di “risolvere” il problema uccidendo il bambino).
Effettivamente nel tuo commento ti focalizzi sul fatto che la violenza dell’ISIS e’ attuata anche contro i genitori e non solo contro il bambino, un po’ come succede in Cina (o forse succedeva, non so se ultimamente le cose siano cambiate) con l’aborto coatto mentre secondo te in occidente la violenza sarebbe “solo” contro il bambino. E’ proprio in questo punto che sta la tua poca attenzione.
Con gli esempi fatti nell’articolo (Danimarca, Olivier Dussopt, ecc.) si rivela che anche in occidente c’e’ una violenza contro i genitori. Certo, una violenza psicologica e non fisica, meno cruenta ma piu’ ipocrita.
Come vedi il parallelo fra le due forme di incivilta’ ancora regge.
Bortocal scrive
“la soppressione di un bambino cresciuto, compiuta in tutta evidenza contro la volonta` dei genitori e spezzando tragicamente legami affettivi consolidati, solo con una forzatura ben poco saggia puo` essere identificata – come fa il titolo – con la scelta totalmente libera di una madre di non condurre a termine una gravidanza appena iniziata perche’ non si sente all’altezza di reggere un simile peso per il resto dei suoi giorni.”
Quindi, se ho ben capito, un bambino appena concepito sarebbe ammazzabile mentre un bambino già cresciuto no. E perché mai?
Almeno questi ricercatori http://www.uaar.it/news/2012/03/01/ricercatori-italiani-sostengono-la-liceita-dell-aborto-post-natale/ per quanto per me siano feccia della peggior specie, hanno il coraggio di andare fino in fondo alle loro scelte.
Bellissima lettura. Grazie. Quanto riusciamo in occidente a vivere di illusioni…
Piu’ che uno scontro fra civilta’ mi sembra uno scontro fra INcivilta’…
Assolutamente. Ma credo che l’Europa sia ancora piu’ abitabile del territorio comandato dall’ISIS. Come d’altronde lo stesso Guzzo chiarisce.
Hai perfettamente ragione, Azaria.
Ottimo articolo, uno schiaffo all’ipocrisia.
Grazie per l’ottimo articolo!
“L’aborto di un bambino Down è SELEZIONE DELLA SPECIE.”
(Jerome Lejeune)
M. Dones
L’ha ribloggato su Betania's Bare ha commentato:
Mi associo volentieri al commento proposto dall’amico Luca Zacchi: “Sentinella, quanto resta della notte?” (Isaia 40,9ss.)
Pingback: L’ISIS non vuole i down. Come l’Europa | Aleteia.org – Italiano
Avevo gia’ risposto a questo commento (come risposta a corpus15), ma sembra non essere presente sul blog, neanche in moderazione, forse un disguido tecnico, provo a ri-postarlo qui.
Chiedo scusa se si dovesse verificare un’eventuale ripetizione.
Prima cosa sono contento della tua argomentazione, anche abbastanza sensata, che mi fa capire che il tuo vecchio commento non era carente per ideologia, ma perche’ non hai colto bene uno dei punti dell’articolo.
Riguardo alla “scelta totalmente libera di una madre di non condurre a termine una gravidanza appena iniziata perche’ non si sente all’altezza di reggere un simile peso per il resto dei suoi giorni”.
A parte il fatto che non dovrebbe mai essere una scelta libera uccidere un innocente (si puo’ sindacare sulla pena di morte per i colpevoli, anche se mi troveresti contrario, ma ci sarebbe una base logica su cui lavorare).
In un paese civile una madre in difficolta’ perche’ ha un bambino down verrebbe aiutata (economicamente e logisticamente), in paesi barbari viene eliminato direttamente il bambino (per ora prima del parto ma c’e’ gia’ chi propone eventualmente anche dopo il parto).
A quello che ho capito le differenze principali che noti tu sono nel fatto che quelli dell’ISIS vanno ad uccidere i bambini disabili contro il volere dei genitori mentre in occidente si lascerebbe la liberta’ (che comunque rimane una barbaria, come anticipato sopra) di sopprimere la vita innocente.
Bene, qui ti faccio notare che non e’ proprio cosi’. Come ben riportato negli esempi dell’articolo (dalle parole di Olivier Dussopt, ai progetti della Danimarca, ecc.) si capisce bene che la violenza su chi vorrebbe tenere il bambino c’e’. Non e’ di tipo fisica ma psicologica. In Europa c’e’ meno sangue ma piu’ ipocrisia.
Questo mi sembra un punto importante dell’articolo, che non si basa (come molti altri articoli hanno gia’ fatto, anche in maniera lodevole) sull’infanticidio pre-parto dei bambini disabili in se.
@ azaria
no, non credo che la mia sia stata disattenzione rispetto ai contenuti del post.
1) il post fa scandalo perche` un medico e` stato condannato per una diagnosi prenatale sciatta che non ha informato due genitori che il bambino che STAVA PER nascere sarebbe stato down.
e assimila alle soppressioni di bambini down dell’ISIS questa condanna.
si tratta di pure farneticazioni, a parer mio, e la persecuzione ideologica o psicologia non c’entra nulla.
c’entra la responsabilita` civile del medico per quel che fa, tipica di uno stato a sua volta civile.
piaccia o non piaccia viviamo in una societa` che non considera il bambino non nato una persona completa e non da` a questa vita incompleta tutte le tutele che da` ad una vita gia` pienamente formata.
il bambino non nato non puo` essere ancora pienamente persona perche` non puo` sussistere fuori dal corpo della madre; e` ancora inscindibilmente legato e dipendente da un;atra persona.
e’ indubitabilmente vivo e altrettanto indubitabilmente umano, ma non e` giuridicamente pienamente una persona.
quindi parlare di omicidio e` assolutamente improprio e mai nella storia l’aborto e` stato considerato un omicidio e punito alla stessa maniera, anche quando era punito.
naturalmente ciascuno e` libero di considerare individualmente invece un feto come una persona e, quindi, ad esempio, di rifiutare di abortire se la scelta riguarda lui o lei; ma non si puo’ pretendere che lo stato si adegui a questa (rispettabilissima) impostazione soggettiva
2) chi dice che “una madre in difficolta’ perche’ ha un bambino down verrebbe aiutata (economicamente e logisticamente)” e con questo crede di avere risolto il problema, dimostra di avere una insensibilita` umana paurosa.
la disattenzione io la vedo qui.
dopo di che do tutta la mia ammirazione ai genitori che decidono di tenersi il bambino con questo problema (li disapprovo soltanto in altri casi, ad esempio se la diagnosi pre-natale evidenzia certezza di sofferenze insanabili per il bambino innocente), ma di nuovo non ritengo che questa possa essere una norma morale da imporre ai non consenzienti.
in questa idea di una morale rigida, uguale per tutti, da imporre con la forza a chi non la condivide, le affinita` con l’ISIS stanno tutte da questa parte soltanto, a parer mio.
Iniziamo dal secondo punto.
“…dimostra di avere una insensibilita` umana paurosa …non ritengo che questa possa essere una norma morale da imporre ai non consenzienti”
Beh! Le leggi servono (e DEVONO ASSOLUTAMENTE servire) alla difesa dei piu’ deboli, altrimenti le leggi saranno in netto contrasto con la giustizia e la civilta’.
Ora, se non posso vietare a nessuno di uccidere l’innocente allora le leggi non servono, nessuna legge serve, possiamo infischiarcene. Fra l’altro l’infanticidio pre-parto (alias aborto) consiste in una procedura che squarta il bambino che cerca (inutilmente) di urlare e proteggersi (http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3998). In quale societa’ che possa (anche solo) aspirare a diventare civile si puo’ permettere che un malato venga squartato vivo? Fra l’altro se mi parli di casi in cui (mi sembra di capire) secondo te i bambini andrebbero abortiti perche’ “diagnosi pre-natale evidenzia certezza di sofferenze insanabili” potresti dirlo in faccia a Nick Vujicic. Se lo fai ti consiglio di provvedere a fare testamento prima, non vorrei trovarmi al tuo posto.
Passando al punto secondo cui paragonare l’aborto all’omicidio e’ una forzatura sono d’accordo con te: l’aborto non e’ semplicemente un omicidio, ma un suo aggravante: e’ un INFANTICIDIO. Ora, se un bambino per legge non viene considerato una persona titolare di diritti non significa che la realta’ sia affine alla legge (dovremmo fare le leggi in base alla realta’, cercare di ricavare la realta’ dalla legge non ha senso).
Tu giustamente sottolinei che il bambino/feto “e’ indubitabilmente vivo e altrettanto indubitabilmente umano” ma che una legge barbara “non considera il bambino non nato una persona completa”, ora considerare un essere umano innocente “non titolare” dei diritti di base (tipo quello alla vita) e’ un qualcosa che in genere viene fatto dai regimi piu’ sanguinari (vedi Hitler come esempio).
Quindi l’affinita’ con l’ISIS la vedo solo nel disprezzo della vita. Si impone la giustizia (o si cerca di farlo) con le leggi, succede da sempre ed e’ alla base della civilta’.
Ora fra l’altro mi dovresti spiegare in cosa vedi l’insensibilita’. Io la vedo solo in una mia dimenticanza: vista la pressione di oggi (negli esempi portati nell’articolo) ci vorrebbe anche un supporto psicologico oltre a quelli logistici ed economici citati.
——————-
Per quanto riguarda il primo punto, l’articolo fa un parallelo un po’ piu’ complesso ed articolato, con tutti gli esempi citati ed evidenziati nel mio precedente commento (mi scuso ancora per la ripetizione dello stesso). Quello del medico e’ solo uno dei casi, il giudice e’ stato guidato (come sempre succede e come e’ umanamente normale) dalla mentalita’ in cui e’ immerso, di quest mentalita’ si parla nell’articolo, della mentalita’ secondo cui ogni vita imperfetta non e’ degna di essere vissuta (ad esempio chi e’ affetto dalla sindrome di down). Il caso che citi tu e’ solo messo all’inizio, immagino perche’ faccia piu’ clamore o perche’ il piu’ recente (posso solo suppore perche’ messo all’inizio, il motivo lo dovresti chiedere a Guzzo) ma e’ comunque UNO dei vari casi citati a supporto della tesi che condivido pienamente.
P.S.: Scusa l’uso delle maiuscole, non e’ per “urlare” come prevede il modo di uso di questo tipo di comunicazioni ma semplicemente per evidenziare, non avendo altri mezzi.
mi sembra inutile proseguire la discussione.
rispetto il tuo punto di vista, ma non rispetto l’integralismo che te lo fa considerare come l’unico possibile.
con queste argomentazioni non capisco perché non vai ad ammazzare i medici che praticano gli aborti dopo avergli fatto un processo popolare fra quelli che la pensano come te.
dovresti prendere atto serenamente che la maggioranza delle persone in questo paese, al momento, non condivide il tuo punto di vista.
la legge è diversa dalle tue opinioni forzate ed estremistiche, hai tutto il diritto di cercare di convincere e di diventare maggioranza, anche se dubito molto che con questo tipo di affermazioni ci riuscirai mai.
per ora quel medico non ha fatto il suo dovere ed è stato giustamente sanzionato.
tirare in ballo l’ISIS e quant’altro dimostra soltanto la stessa mentalità intollerante.
ti ricordo di passaggio che anche gli animali vengono macellati pur avendo sensibilità e capacità mentali decisamente superiori a quelle di un feto.
ovviamente i lati meno accettabili dell’aborto attuale verrebbero facilmente risolti se non vi fosse l’opposizione ottusa alla pillola del giorno dopo, dato che a quel livello di sviluppo dell’embrione manca completamente ogni forma di sensibilità anche solo vagamente consapevole.
Bortocal scrive
“piaccia o non piaccia viviamo in una societa` che non considera il bambino non nato una persona completa e non da` a questa vita incompleta tutte le tutele che da` ad una vita già pienamente formata”.
Gli ebrei, sotto il regime nazista, erano considerati essere inferiori da ammazzare. Il fatto che molta gente la pensasse in quel modo ha reso forse la shoah accettabile moralmente? Ho notato anche ti hanno già fatto questo esempio.
Con il relativismo barbaro di cui ti fai portavoce in questa sede non si va da nessuna parte, se non nell’abisso.
Bortocal scrive
“dovresti prendere atto serenamente che la maggioranza delle persone in questo paese, al momento, non condivide il tuo punto di vista.”
Prendo atto anche che un tempo lo schiavismo e la soppressione di razze ritenute inferiori erano fatti giudicati leciti da buona parte della società. Questo rende quegli atti giusti? Oppure non sono più giusti perché oggi la gente la pensa diversamente?
In altre parole, nel 1942 ammazzare un ebreo perché ebreo era giusto e nel 2015 è sbagliato perché la gente ha cambiato idee e ordinamento giuridico?
Questo significa che se un domani dovessero approvare l’uccisione di tutti gli over 70 per snellire il welfare tale fatto diventerebbe giusto, se, per ipotesi, approvato dalla maggioranza della popolazione?
Perché sappi che in tal caso, io che ho parenti di quell’età, applicherei senza la minima esitazione il mors tua vita mea. Dopotutto si tratterebbe di legittima difesa.
Il mors tua vita mea ovviamente lo applicherei nei confronti degli aspiranti assassini.
@Bortocal15:
1. Quindi anche un minuto prima che il bambino nasca, non è una persona “completa”?
2. Quindi esistono persone complete e persone incomplete? Interessante! Una persona completa chi è? Una che abbia tutti gli arti? Una che abbia tutti gli arti solo al momento della nascita o per tutta la vita? Se ad una persona viene amputato un arto, non è più una persona completa? Una che abbia la capacità di intendere e di volere e/o di esprimersi anche senza nessun arto? Mia sorella ha tutti gli arti, ma un danno cerebrale che non le permette certe funzioni (come quella della parola), quindi non è una persona?
3. Mia sorella non può e potrà mai sussistere senza l’assistenza di mia mamma o mia e di mio fratello, cioè è ancora e sarà sempre “inscindibilmente legata e dipendente da un’altra persona”, quindi suppongo che per te non sia una persona, no? E mi sembra che anche tu, dopo la nascita, non sia stato autosufficiente per molto tempo, quindi tua mamma avrebbe potuto ucciderti impunemente anche dopo la nascita, spero.
4. Quando una persona incompleta diventa completa? Dimmi il momento preciso gentilmente, visto che non mi sembra una questione di poco conto. Quando potrebbe respirare da sola al di fuori della madre? E perché non un secondo prima che possa respirare da sola? E perché non due secondi? E perché non tre secondi ecc. ecc.? Mi sembra, tra l’altro, che non tutti i feti si sviluppino alla stessa velocità, quindi ad una data settimana stabilita per legge un feto potrebbe non ancora sviluppato gli organi vitali ed un altro sì, quindi che cosa facciamo: uno lo possiamo ammazzare e l’altro no?
5. “Chi dice che “una madre in difficoltà perché ha un bambino down verrebbe aiutata (economicamente e logisticamente)” e con questo crede di avere risolto il problema, dimostra di avere una insensibilità` umana paurosa”. Di sicuro chi dice questa frase ha molta più sensibilità di una che sostiene l’esistenza di persone complete e incomplete e soprattutto che afferma la legittimità di ammazzare (forse il termine migliorare è “macellare”, dato che saprai come avviene un aborto) un bambino nella pancia della madre. Guarda, preferisco molto di più chi pronuncia una frase del genere ad uno squallido assassino (quello in camice bianco) o complice o sostenitore di assassini (te). E scommetto allora che tu che hai un’altissima sensibilità, lavori in un centro per disabili. Poi è vero: i genitori dei disabili non sono molto aiutati economicamente e logisticamente e chi lo dice non sa quello che dice (in questo caso mi spiace per Azaria, anche se le cose variano da regione a regione), ma non mi stupisco granché: viviamo in uno stato che depreda mio padre del 50% del suo stipendio con una figlia disabile a carico, ma permette ad una madre di uccidere il proprio bambino con i soldi degli altri! Ah, la “civiltà”!
6. Poi vabbè: io ritengo che una donna (nata, eh mi raccomando, una persona completa) possa essere uccisa impunemente, tu no. Non mi dirai mica che la tua “possa essere una norma morale da imporre ai non consenzienti”? Dai, siamo seri: “in questa idea di una morale rigida, uguale per tutti, da imporre con la forza a chi non la condivide, le affinità con l’ISIS stanno tutte da questa parte soltanto, a parer mio”.
P.S.: ma davvero ci vuole così tanto a riconoscere che ottieni lo stesso risultato se ammazzi una persona fuori dalla pancia della madre (ISIS) o dentro (aborto)? Evidentemente sì.
N.B. Spero di non aver urtato eccessivamente la tua altissima sensibilità usando certe espressioni.
@ Edo @ Max
ho usato il concetto GIURIDICO di persona, che evidentemente non conoscete.
se il feto fosse giuridicamente persona, la sua soppressione non sarebbe evidentemente lecita e l’aborto sarebbe un omicidio.
rassegnatevi, non e’ cosi’, per quanto vi risulti difficile capirlo.
l’aborto puo’ essere un atto da disapprovare negli altri, per chi si diverte a giudicare poco cristianamente gli altri, oppure da non adottare mai nelle scelte personali della propria vita (per me, ad esempio), ma – nei limiti previsti dalla legge – e’ lecito e tale e’ bene che rimanga nell’interesse di tutti.
non credo utile che un bambino nasca contro la volonta’ di sua madre; occorre avere una visione molto rozza (cioe’ fanatica) delle relazioni umani per battersi per una cosa del genere.
Allora, da quello che scrive si evince che, dal punto di vista giuridico, un essere umano non e’ considerato pienamente persona perché “non puo’ sussistere fuori dal corpo della madre; e’ ancora inscindibilmente legato e dipendente da un’altra persona … non e’ giuridicamente pienamente una persona”
Non ci vuole una laurea in giurisprudenza per capire che questa affermazione e’ una mostruosità giuridica. Se la giurisprudenza dovesse essere pienamente coerente a questo “ragionamento”, allora non dovrebbe considerare una persona nemmeno un infante od un bambino. Per questo molte persone qui dentro hanno avuto da ridire alle sue affermazioni. Se la stupidaggine e’ coperta dalla giurisprudenza, non diventa meno stupidaggine. Si rassegni, e’ cosi’, anche se le viene difficile capirlo.
Per il resto condannare il fatto (perché si condanna sempre il fatto, non l’autore) che si ammazza una vita umana innocente – perché con l’aborto si uccide una vita umana innocente – equivarrebbe a “giudicare poco cristianamente gli altri”. Tale affermazione si commenta da sola.
Come si commenta da sola l’affermazione seguente. Ora una vita umana dovrebbe chiedere il beneplacito di qualcuno per non essere uccisa, proprio quando e’ piu’ vulnerabile. Chi la pensa diversamente avrebbe una visione rozza e fanatica. Invece chi tritura il cuore, le ossa, cervello di una vita umana nel grembo della propria madre ha una visione colta e ragionevole delle cose.
Gira e rigira, la cosiddetta “morale laicista” (e non laica, perché ci sono laici razionali contrari all’aborto) si dimostra totalmente irrazionale, contro l’uomo, specie il piu’ debole.
“il bambino non nato non puo` essere ancora pienamente persona perche` non puo` sussistere fuori dal corpo della madre; e` ancora inscindibilmente legato e dipendente da un’altra persona.”
Su vari altri punti ha risposto Azaria. Su questo volevo dire la mia.
Anche un neonato, od un bambino di 5 anni, e’ inscindibilmente legato e dipendente ad almeno un’altra persona (la madre, per esempio). Non puo’ nemmeno sussistere se non e’ supportato (nutrito, piu’ in generale accudito) da adulti.
Seguendo questa “logica”, non dovremmo considerare pienamente persona nemmeno un neonato od un bambino.
Non posseggo particolari conoscenze giuridiche, pero’ non mi pare che la legge italiana non consideri pienamente persona un infante od un bambino (con tutte le tutele del caso).
ti ho risposto sopra in coda al commento a Edo
Bortocal scrive
“ho usato il concetto GIURIDICO di persona, che evidentemente non conoscete.
se il feto fosse giuridicamente persona, la sua soppressione non sarebbe evidentemente lecita e l’aborto sarebbe un omicidio.”
Ne deduco che se, per ipotesi, si stabilisse (mettiamo in un lontano futuro, chessò nel 2200) che gli over 70 non sono da considerare persone diverrebbero sopprimibili.
Ora non lo sono, ovviamente, ma possono sempre diventarlo, giusto, basta mettersi d’accordo e stabilire cosa dice la maggioranza.
Bortocal scrive
“l’aborto puo’ essere un atto da disapprovare negli altri, per chi si diverte a giudicare poco cristianamente gli altri, oppure da non adottare mai nelle scelte personali della propria vita (per me, ad esempio), ma – nei limiti previsti dalla legge – e’ lecito e tale e’ bene che rimanga nell’interesse di tutti.”
Ma perché allora non legalizzare anche l’omicidio, il furto, la rapina?
C’è un film che si chiama “la notte del giudizio”.
In questo film il governo americano, al fine di limitare i crimini, ha deciso di rendere legale per una volta all’anno uno spazio di 12 ore durante il quale ogni crimine è legale, dall’omicidio, allo stupro al furto.
E funzionava!
I crimini, numericamente, erano molto calati nel resto dell’anno! E guarda un po’, è lo stesso ragionamento che voialtri fate nei confronti dell’aborto. A parte che non è affatto vero che con la legalizzazione degli aborti i medesimi sono calati, anche se fosse questo non giustificherebbe un atto così barbaro.
Altrimenti, in nome dell’utilitarismo, potremmo sopprimere tutti gli anziani. Sai che impennata per il welfare!
@bortocal
Vedo che all’inizio non mi ero sbagliato, cedo che agisci veramente per ideologia.
“dovresti prendere atto serenamente che la maggioranza delle persone in questo paese, al momento, non condivide il tuo punto di vista”
Al tempo del nazismo molti in Germania avevano un’idea diversa dalla mia visto che molti erano contenti del nazismo, questo non significa certo che le leggi naziste erano giuste: andavano combattute nonostante la maggioranza. Secondo il tuo punto di vista bisognerebbe annoverare fra i criminali Oscar Schindler e fra gli eroi Mengele che si faceva in 4 (poverino) per far rispettare le leggi allora vigneti.
“la legge è diversa dalle tue opinioni forzate ed estremistiche”
Come accennato in un commento precedente, si cerca di ricavare il bene assoluto dalle leggi, atto del tutto irrazionale, ideologia pura, che darebbe ragione ai gerarchi nazisti che hanno seguito solo le leggi. Di estremista vedo solo il tuo odio contro la razionalita’ (odio condiviso da tutti gli ideologizzati).
Il medico e’ stato sanzionato per non aver fatto una diagnosi corretta, e’ vero, ma la querela e’ stata fatta perche’ il bambino non e’ stato soppresso.
Riguardo alla posizione “ottusa” ad un metodo di soppressione “indolore” ad un innocente (pillola del giorno dopo), secondo questa idea una uccisione per overdose (droga dovrebbe generare piacere a quel che mi dicono) dovrebbe essere consentita perche’ la morte e’ non solo indolore ma anche altamente piacevole, un vero e proprio atto di amore, complimenti.
“ho usato il concetto GIURIDICO di persona, che evidentemente non conoscete”
O forse visti i precedenti storici (la storia insegna, ho fatto l’esempio del nazismo ma si potrebbe considerare il comunismo o lo schiavismo negli USA) ci importa poco di una legge infanticida e che noi non abbiamo certo la pretesa ideologica di ricavare la giustizia dalla legge, ma al contrario cerchiamo di fare leggi che seguano la giustizia.
“l’aborto puo’ essere un atto da disapprovare negli altri, per chi si diverte a giudicare poco cristianamente gli altri”
Bello vedere che chi approva l’uccisione di innocenti si permetta di giudicare cosa sia cristiano e cosa non lo sia.
“oppure da non adottare mai nelle scelte personali della propria vita (per me, ad esempio), ma – nei limiti previsti dalla legge – e’ lecito e tale e’ bene che rimanga nell’interesse di tutti”
C’erano altri negli USA che facevano un discorso simile, si sviluppava piu’ o meno in questi versi “molti sono contro lo schiavismo, rispetto le idee di chi la pensa diversamente, ma bisogna dare la possibilita’ legale di avere gli schiavi a chi la pensa come me”. Esattamente la stessa ingiustizia che vuoi tu (al tempo la schivitu’ era legale negli USA, quindi da difendere fino all’ultimo seguendo la tua linea, visto che essendo legale e’ anche giusta e chiunque vi si oppone e’ un criminale).
Seguendo poi la stessa linea si potrebbe dire che io non sono dell’idea di rubare (e non ruberei mai) ma bisogna dare la possibilita’ a chi vuole rubare di farlo, stessa cosa per l’omicidio, e per altri atti che sia io che te riteniamo illeciti ma non possiamo imporre la nostra visione ad altri. Truffe, ricatti, (schiavitu’ ed infanticidi sono gia’ stati trattati), stupri, traffici di organi, strozzinaggio, pedofilia… e la lista potrebbe continuare a lungo.
Sia che ci si muova in queste provocazioni sia che si rimanga sul solo caso reale (infanticidio) mi rendo sempre piu’ conto che il tuo modo di pensare (meglio, di essere indottrinato) e’ sempre piu’ simile all’ISIS: il tiranno piu’ forte che deve avere il diritto di sopraffare il giusto debole.
Per quanto riguarda la tua ultima provocazione:
“con queste argomentazioni non capisco perché non vai ad ammazzare i medici che praticano gli aborti dopo avergli fatto un processo popolare fra quelli che la pensano come te”
La vita e’ sacra, una banale uccisione servirebbe solo a trasformarmi in uno di quelli che piacciono a te, d’altra parte secondo il tuo ragionamento se facessi un processo (come consigliato da te) sarebbe comunque legale e quindi dovrei avere il diritto di farlo, e se tu (o chiunque altro) la pensate diversamente dovete tenere la cosa per voi senza interferire (e’ un vostro banalissimo punto di vista, rispettabile ma solo un punto divista).
E’ come se per salvare la vita di un ebreo durante le leggi naziste uccidessi un soldato nazista (mai paragone fu piu’ appropriato) che e’ dedito ad uccidere.
Per noi cattolici la soppressione volontaria di una vita umana e’ giustificata solo se tale uccisione e’ condizione contemporaneamente sia necessaria che sufficiente per la salvezza di innocenti (legittima difesa). Nel caso da te citato (infanticida in camice bianco) uccidendolo magari ci si puo’ sentire bene e pensare di aver fatto qualcosa di utile, ma sarebbe solo una sensazione sbagliata e passeggera, niente sarebbe fatto di buono ne di utile. Per noi vale sempre (fra le altre) la regola “Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva”.
L’obiettivo (per noi) e’ sempre stato e resta quello di evitare le ingiustizie, non di fare i giustizieri. A differenza di te cerchiamo di imparare dagli errori passati riportati dalla storia (anche i nostri, non mancano, ammetto). Il nostro obiettivo e’ sempre stato e sempre sara’ quello di difendere il piu’ debole, a differenza di quelli dell’ISIS o di quelli come te che in modo o nell’altro (avete metodologie completamente diverse) vogliono dare la possibilita’ al prepotente di poter opprimere l’innocente debole fra l’applauso della popolazione. Entrambi rifugiandosi dietro cio’ che ritenete un dio (minuscola voluta): per l’ISIS una visione sbagliata del Dio di Abramo (questa volta giustamente in maiuscola), per quelli come te una legge a cui obbedire anche quando e’ palesemente ingiusta e opprime i piu’ deboli invece di difenderli (idolatria ne piu’ ne meno di quella dell’ISIS).
Comunque su una cosa concordo: dal tuo commento
“mi sembra inutile proseguire la discussione”
Giustamente io ho portato delle argomentazioni basate sulla ragione (la religione l’ho messa in mezzo solo quando ho parlato degli obiettivi, non quando ho spiegato cosa e’ bene/male e perche’), tu ti difendi dietro una legge giustificandola a priori, idealizzandola, ideologizzandola, innalzandola a divinita’.
Segui pure la tua divinita’, io preferisco la ragione e mi piace chi ragiona, ancora di piu’ chi riesce a trovare posizioni razionali diverse dalle mie (sottolineo RAZIONALI) che mi stuzzicano.
evidentemente tu sei razionale e io sono ideologico.
ma tra tante chiacchiere a me sembri invece incartato.
infatti dal tuo discorso si deduce che, se tu fossi di fronte ad un medico che si appresta a praticare un aborto, tu riterresti giusto e azione di legittima difesa tua del feto ammazzare quel medico.
non mi serve altro, grazie.
mi risparmio i commenti sul rispetto della vita umana da parte dei cristiani fanatici nella storia, a cominciare magari da Ipazia e passando per Giordano Bruno.
Illuminami, o sommo Bortoround: perché mai la vita di un feto, che tra pochi mesi, se tutto procede bene, nascerà e sarà riconosciuto dalla legge, dovrebbe valere meno di quella di un assassino in camicie bianco, che lo macella (tu che rispetti la vita umana saprai come avviene un aborto) solo perché l’altro non può difendersi? Illuminami, sono tutto orecchie!
Se per te vale la legge del più forte (oh che progresso e che civiltà!), spero che tu non abbia niente da ridire contro gli energumeni che ammazzano come dei cani le proprie mogli o fidanzate: sono loro i più forti!
Rileggi meglio: ho detto esplicitamente che non potrei ammazzare il medico abortista (io uso un pochino di logica).
Uno che applaude gli infanticidi e parla di rispetto della vita umana fa abbastanza ridere, per quanto riguarda le morti del passato, a parte il fatto che
a) sono un tantino passate
b) ho già detto che in passato abbiamo fatto errori in passato e cerchiamo di imparare anche da quelli (se un tedesco di oggi difende gli ebrei contro dei soprusi non posso certo zittirlo perché i suoi antenati di una sola generazione fa abbiano fatto i casini che conosciamo)
c) Hai detto di iniziare da Giordano Bruno? Chi? Il bugiardo? Il mago? Lo squartatore di innocenti vivi? Quello che era stato condannato a morte da mezza Europa e per un po’ e’ stato protetto nelle carceri dell’inquisizione?
Che ti piaccia o no questa e’ la storia, quando gli inquisitori hanno ricevuto un documento che veniva dal “Nord-Europa” da servizi segreti del tempo lo hanno abbandonato al braccio secolare da cui lo avevano protetto nonostante non lo meritasse. Con molta probabilità quel documento segreto conteneva l’informazione di ciò che faceva il tuo idolo a Parigi per conto della corona inglese (come accennato, appunto, accusava i cattolici perché fossero squartati vivi in pubblico dagli anglicani).
Se proprio vuoi mettere a parlare di ciò in cui pensi di essere bravo documentati sugli scritti di qualche storico serio, magari iniziando da un ateissimo Luigi Firpo che non può essere accusato di essere di parte. O da chi pur anti-clericale ha avuto la mente apertissima, tipo Rino Cammilleri, che era anti-clericale quando ha iniziato a studiare storia (inquisizione e crociate per attaccare la Chiesa cattolica), solo che lui essendo di mente aperta e non indottrinato studiando e ragionando poco alla volta e diventato il cattolico super-convinto di oggi (lui ha seguito la ragione, mica i tuoi super-dogmi intoccabili anche quando contrastano la logica).
Tanto per chiarire un paio di cose.
La citta’ di Alessandria era famosa nell’antichità per la violenza che spesso eruttava nelle sue strade e tra le fazioni politiche e religiose di ogni tipo – cristiani, ebrei e pagani. Ipazia fu la sfortunata vittima dello scontro di una fazione di Cristiani contro altri Cristiani e, tanto per precisare, non abbiamo alcun documento che testimoni che la sua barbara uccisione avesse a che fare con la sua erudizione o l’essere donna.
Quanto a Giordano Bruno, ovviamente condanniamo la sua barbara uccisione. Ma era prassi purtroppo non tanto rara all’epoca, quando una idea era troppo eretica per la societa’. Re e monarchi di tutta Europa avrebbero fatto esattamente la stessa cosa per personaggi scomodi, come la storia tranquillamente ed abbondantemente dimostra. Inoltre, all’epoca non era concepita l’idea del libero pensiero, la religione era vista da tutti come un qualcosa di gruppo. Giudicare con lo stesso metro eventi alla fine del XVII secolo con i criteri di oggi e’ commettere l’errore che gli storici anglosassoni chiamano “presentism” e che imparano ad evitare fin dal primo anno di universita’.
LA STORIA DI IPAZIA È UN FALSO!!!! http://www.giudiziouniversale.it/articolo/libri/ipazia-16-secoli-di-bugie
http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2010/5/7/IPAZIA-Attenti-ai-falsi-non-e-stata-la-Chiesa-a-far-fuori-l-illuminista-del-V-secolo-/84536/
Come tanti altri, innumerevoli, che ci avete attribuito, come le milioni di vittime dell’inquisizione qua i veri dati http://www.storiainrete.com/2869/600-e-700/inquisizione-convegno-internazionale-ecco-tutti-i-dati-sui-processi/ lo ius primae noctis, la cintura di castità, la leggenda che anche le persone istruite nel medioevo credessero alla terra piatta, la vergine di Norimberga (terribile strumento di tortura secondo voi usato dall’inquisizione ma del quale, “casualmente”, non si trovano tracce nei periodi preilluministici) e una marea di altri falsi creati ad hoc per demolire la Chiesa.
@ Bortocal15
1. Se tu avessi le palle, andresti a dire le stesse cose a persone come Gianna Jessen o Cristiano Ronaldo o Steve Jobs, tutta gente che per fortuna si è salvata dall’aborto, ma tu e i tuoi amici assassini sapete far la voce grossa solo con un essere innocente e indifeso. Reagan diceva: “Ho notato che tutti gli abortisti sono già nati”.
2. “Non credo utile che un bambino nasca contro la volontà di sua madre”. Hai ragione: meglio proprio che non nasca proprio: non sia mai che poi sia felice della vita e che sua madre durante la gravidanza non muti idea. Ma tu, quindi, non giudichi che sia meglio che non nasca? Non giudicare e non sarai giudicato.
3. “L’aborto può essere un atto da disapprovare negli altri, per chi si diverte a giudicare poco cristianamente gli altri”. Hai ragione: i Centri di aiuto alla vita sono tutti in mano ai centri sociali! Ah, che brava gente: loro sì che non giudicano e aiutano cristianamente le madri che non vogliono uccidere il proprio figlio. Ma dove vivi?!
4. Va bene che non devo guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro, ma la trave nel mio, ma tu sei cristiano?! Cioè per te essere cristiano vuol dire non chiamare le cose con il loro nome? Ma secondo te veramente bisogna essere cristiani per riconoscere che l’aborto (fin dalla parola) è un omicidio?
5. Ma ce la fai rispondere ad almeno ad una delle mie domande ? Tu lo puoi fare: sei nato!
6. Penso che anche gli ebrei non fossero giuridicamente delle persone, quindi era lecito ammazzarli. Ah, dura lex, sed lex: quindi basta che una cosa sia lecita perché sia anche giusta? Antigone, insomma, ha sbagliato tutto.
e’ ancora lunga la strada che ti separa dalla coerenza: prova a cercarla, non e’ mai troppo tardi e forse ti metterebbe in pace con te stesso.
anche gli indios nel Cinquecento non erano giudicati persone dalla chiesa cattolica, che ne giustificava l’uccisione…
il fatto e’ che loro lo erano e un feto no, non e’ una persona formata.
tutta la filosofia occidentale e’ concorde su questo, perfino san Tommaso, fino a papa Woytila, che era un ignorante, filosoficamente parlando.
Informati meglio Corpus, i missionari cristiani sono stati i primi a riconoscere delle persone negli indios e nei neri e a cercare di proteggerli. E il fatto che un feto non sia una persona adulta non basta a togliergli lo status di essere umano. Anzi vorrei sapere proprio cosa intendi tu per persona per non voler riconoscere come tale ciò che è innegabilmente un individuo umano.
Caro Corpus, coerenza?! E chi la sta cercando? La pace con me stesso? Io sto cercando solo delle risposte, che fino ad ora non ho ricevuto, chissà come mai. Prego, accomodati: quando il feto diventa una persona formata? Dimmi gentilmente il momento preciso e valido universalmente, dato che non mi sembra una questione di poco conto.
Tu puoi buttarla sul filosofico e sul giuridico, tanto i dati incontrovertibili sono due: dal momento della fecondazione il nostro DNA c’è tutto e da quel momento, se non interviene un fattore esterno (pillola o aborto), assistiamo ad uno percorso che porterà alla nascita di una persona. Puoi girarci attorno quanto vuoi, ma questa è la realtà.
Ultime due questioni: qualcuno ha costretto la madre a fare sesso? A casa mia, infatti, si chiama responsabilità: se fai qualcosa coscientemente e liberamente, ti assumi le responsabilità delle tue azioni. In secondo luogo: sei una donna e vuoi ammazzare tuo figlio “per mille motivi che sono solo i tuoi”? Fallo, fallo senza i soldi delle mie tasse e senza tirare in ballo fantomatici diritti! Ammazzi tuo figlio, lo chiami diritto e vuoi pure farlo con i soldi altrui?!
Voialtre amime morte non sapete fare altro che mentire spudoratamente! 😀
Basta leggere la sublimis dues di Paolo III per vedere che questa non è altro che l’ennesima MENZOGNA creata ad arte da voi
“A tutti i fedeli cristiani che leggeranno questa lettera salute e benedizione apostolica. Il Dio sublime tanto amò la razza umana che creò l’uomo in maniera tale che non solamente potesse partecipare del bene di cui godono le altre creature, ma fosse anche dotato della capacità di arrivare a raggiungere il bene supremo invisibile ed inaccessibile e di contemplarlo faccia a faccia; e per quanto l’uomo, in accordo con la testimonianza delle Sacre Scritture, sia stato creato per godere della felicità della vita eterna che nessuno può conseguire se non attraverso la fede in Nostro Signore Gesù Cristo, è necessario che possieda le doti naturali e la capacità per ricevere questa fede; e chiunque di tali doti sia provvisto deve essere capace di ricevere la stessa fede.
Né è credibile che esista alcuno con così poco intendimento da desiderare la fede e tuttavia essere privo delle facoltà necessarie per ottenerla. Dunque Gesù Cristo, che è la verità stessa che non ha mai errato né può errare, disse ai predicatori della fede da lui prescelti per quel compito :”Andate ed insegnate a tutte le genti”. A tutti, disse, senza eccezione, posto che tutti sono capaci di essere istruiti nella fede; la qual cosa vedendo il nemico del genere umano, che si oppone sempre alle buone opere per portare gli uomini alla distruzione, provando invidia verso il genere umano, inventò un metodo fino ad allora inaudito per impedire che la parola divina di salvezza fosse predicata alle genti per la loro salvezza e incitò alcuni dei suoi accoliti, che per compiacerlo si trovarono ad affermare che gli indios occidentali e meridionali ed altre genti di cui abbiamo recente conoscenza, con il pretesto che ignorano la fede cattolica, debbono essere sottoposti alla nostra obbedienza come se fossero animali e li ridussero in servitù, obbligandoli con tante sofferenze come quelle che si usano con le bestie.
Noi che, sebbene indegni, esercitiamo sulla terra le veci di Nostro Signore e che con tutte le forse cerchiamo di portare all’ovile del suo gregge quanti ci sono stati affidati e che sono fuori dal riparo affidato alla nostra cura, consideriamo tuttavia che gli stessi indios, in quanto uomini veri quali sono, non solo sono capaci di ricevere la fede cristiana, ma, come ci hanno informato, anelano sommamente la stessa; e, desiderando di rimediare a questi mali con metodi opportuni, facendo ricorso all’autorità apostolica determiniamo e dichiariamo con la presente lettera che detti indios e tutte le genti che in futuro giungeranno alla conoscenza dei cristiani, anche se vivono al di fuori della fede cristiana, possono usare in modo libero e lecito della propria libertà e del dominio delle proprie proprietà; che non devono essere ridotti in servitù e che tutto quello che si è fatto e detto in senso contrario è senza valore; [allo stesso modo dichiariamo] che i detti indios ed altre genti debbono essere invitati ad abbracciare la fede in Cristo a mezzo della predicazione della parola di Dio e con l’esempio di una vita edificante, senza che alcunché possa essere di ostacolo.
Data in Roma, l’anno 1537, anno III del nostro pontificato”
I domenica si schierarono subito in difesa dei diritti degli “indios” ridotti in schiavitù dai “conquistadores”.
Immediate le denunce di Antonio de Montesinos, Pietro de Cordoba, e dell’apostolo degli “indios”, Bartolomé de La Casas, vescovo del Chiapas (1544), che tornò dal Sud America per incontrare nel 1542, l’imperatore Carlo V e ottenerne le Leyes Novas contro ogni forma di schiavitù dei colonizzati. Dieci anni dopo Las Casa sarebbe tornato ancora per difendere a Valladolid, contro i dotti della corte imperiale, la dignità personale e i diritti fondamentali di ogni individuo indipendentemente dalla sua adesione alla fede cristiana e negando la liceità dell’uso della forza per la propagazione della fede cristiana.
@ max
spassoso, sto ridendo di gusto.
quindi la prassi giustifica il rogo di Giordano Bruno perche` fatto dalla chiesa cattolica, ma non giustifica la soppressione con la pillola del giorno dopo di una morula di poche ore formata da 16 cellule che non ha una sensibilita` pari neppure a quella delle mie unghie, da parte di una madre che non si sente di portare avanti la gravidanza e di crescere il figlio, per mille motivi che sono solo suoi?
non ci posso credere!
Sto ridendo anche io mi creda!
Ovviamente non poteva non affermare che la prassi giustificava l’uccisione di Giordano Bruno – dove avrei scritto una cosa del genere?
Mentre le assicuro che quell’embrione e’ vita umana, altrimenti cosa potrebbe essere?
Inoltre l’aborto non avviene solo al livello della pillola del giorno dopo. E’ lei che mette insieme le due diverse situazioni – un feto gia’ formato ed un embrione di poche ore, per poter giustificare la prima cosa dato che la seconda *forse* e’ fattibile. Il trucco e’ vecchio, lasci perdere.
Intendevo dire “…un embrione di poche ore ed un feto gia’ formato…”. Chiedo scusa per il refuso.
Parole dell’ex presidentessa di Planned Parenthood, il più grande abortificio al mondo, una fabbrica di morte che ha sulla coscienza la vita di milioni di bambini:
“I think we have deluded ourselves into believing that people don’t know that abortion is killing. So any pretense that abortion is not killing is a signal of our ambivalence, a signal that we cannot say yes, it kills a fetus, but it is the woman’s body, and therefore ultimately her choice.” –Faye Wattleton, President of Planned Parenthood, Ms. Magazine, 1997
Cioè, l’ex presidentessa di Planned Parenthood, gli assassini di mestiere ( i più spregevoli e vigliacchi, dal momento che se la prendono -a norma di legge- con l’innocente per antonomasia) afferma che l’aborto è omicidio e stiamo ancora qui a discutere?
Vergognatevi, siete complici del più grande sterminio della storia dell’umanità, di un miliardo di esseri umani trucidati.
Non c’è una gran differenza tra uccidere un bambino perchè è down, e non far nascere un bambino perchè è down.
Cito un attimo George Edward Moore:non si ricavano prescrizioni etiche da prescrizioni biologiche mofo-fisiologiche chimiche naturali,è un salto logico incolmabile,non sipassa da preposizioni descritive della natura:questo costituzione biologiche al tempo t1 non è la costituzione biologica al tempo t2 quindi non stò sopprimendo t2 perchè in t1 è diverso che in t2.Ma questo risulta perfino formalmente falso poiché è logicamente necessario t1 per un porsi di t2..
Insomma a parer tuo che ti assicura che la tua fisiologia mutevole nel tempo non legittimi a dire che domani non sei più un essere umano e dunque domani si puo sopprimerti?
Chi ti assicura che se domani andassi in contro a patologie psichiatriche domani non sei più un essere umano ,chi ti assicura che in seguito a un incidente dove si possono avere delle lesioni celebrali tu non vai più considerato essere umano?
Argomentazioni fallaci quindi che compiono un salto logico incolmabile tra descrizione anatomico biologica è prescrizione etica,tentando di giustificare fallacemente una prescrizione su una mera descrizione.
Non c’è nulla da ridere se da vecchio segundo quel ragionamento del tutto fallace qualcuno deduce fallacemente che è legittimo soprimerti perchè la tua costituzione biologica cognitiva non è quella di un ragazzo affermando che non sei più un essere umano,inferendo soltanto un gruppo di propietà nella parola essere umano che sono una banale fermo temporale di un istante biologico,ma la biologia non è un fermo imagine di un istante temporale,è in un divenire nel tempo di 20 anni,
Quell’argomento usato dagli abortisti è una sciocchezza tanto quanto dedurre da un invecchiamento cellulare “il non essere più di un essere umano”, a seconda dei” fermi immagine temporali ” biologici,del tutto arbitrari e irragionevoli.E come prendere una retta e dire che “in questa retta ci sono punti e ci sono punti che non sono punti”.L’essere umano non è un fermo immagine di un punto su una retta,ma tutta la retta che passa dall’essre concepito, dall’invecchiare, e dal morire. anche se la si prendesse dal mero punto materiale è un continum temporale di punti.è quella che chiamerai successione,in una successione biologica è necessario l’embrione.
——
A me pare sempre più evidentemente eticamente che ci sono esseri umani che anche avendo un cervello formato,rispetto ai down si rendono indegni di tale appellativo.
Concordo assolutamente caro Danilo, specie con l’ultima frase.
Inoltre tu scrivi
“L’essere umano non è un fermo immagine di un punto su una retta,ma tutta la retta che passa dall’essre concepito, dall’invecchiare, e dal morire. anche se la si prendesse dal mero punto materiale è un continum temporale di punti.è quella che chiamerai successione, in una successione biologica è necessario l’embrione”.
Precisamente!
L’embrione è persona IN ATTO, non in potenza!
Tutti siamo stati embrioni, poi feti, e tutti diventeremo, se non moriremo prima, maturi e poi anziani.
A questo punto, come hai sottolineato sopra, perché non fare un bella purga di tutti i malati mentali o gli anziani? Perché non fa un bel programma T4 come nella Germania nazista?
Cosa ce lo impedisce? Ah già il consenso popolare, lo stesso consenso che oggi ritiene sia eticamente accettabile l’aborto.
wow, stanno arrivando i rinforzi e la cavalleria leggera… 🙂
le code dei commenti sono esaurite, spesso, e non sono in grado di rispondere dettagliatamente a tutti colloocando alla fine del suo commento il mio.
replico quindi per l’ultima volta a tutti insieme appassionatamente e soltanto sui punti essenziali:
1. infatti, se una qualche accidente dovesse ridurmi nelle condizioni di Eluana Englaro non ritengo giusto considerarmi ancora una persona e la mia soppressione non sarebbe un omicidio; l’ho lasciato anche scritto in un testamento; mi piacerebbe tanto che la mia volonta’ fosse rispettata.
2. giustamente si cita chi afferma che non e` possibile dedurre leggi etiche dalla biologia: fu appunto l’errore filosofico grossolano del signor Wojtyla
3. vita e morte e perfino biologico e non biologico sono un continuum; non esiste un punto di separazione netto ne` in entrata ne` in uscita; qualunque decisione in merito al momento in cui riconoscere natura completa di essere umano o in cui dichiararla estinta e’ convenzionale e arbitraria e non puo’ esserle attribuito valore assoluto ne’ tanto meno indiscutibile e le scelte relative vanno fatte con prudenza, equilibrio e discrezione cercando il difficile punto di equilibrio fra i bisogni e i diritti dell’essere umano in formazione e quelli degli esseri umani gia` formati che dovrebbero metterlo al mondo, e considerando infine le conseguenze pratiche delle diverse decisioni sulla qualita` della vita della comunita’.
4. in nessun caso il fatto meramente biologico di un concepimento puo`, per se stesso, determinare degli obblighi morali assoluti: questo equivale a considerare l’essere umano schiavo della biologia e volere sopprimere il suo diritto e la sua capacita` di gestirla, entro certi limiti.
5. ben venga chi si batte per la dignita’ dell’embrione, personalmente non approverei mai un aborto se fossi io a doverlo decidere, salvo casi che forse non saprei neppure immaginare: ma per esempio giudico infame il divieto di abortire imposto da Wojtyla alle suore stuprate in Bosnia, se non ricordo male il luogo: bambini che per tutta la loro vita ricorderanno nei tratti del viso alle loro madri il viso del loro stupratore. occorre essere veramente accecati dal fanatismo e dall’odio per le donne per imporre bestialita` simili. quindi l’aborto deve essere lecito e ben delimitato, deve essere favorita la pillola del giorno dopo e questo puo’ anche rendere piu’ restrittiva la legilazione sull’aborto classico; ben venga anche l’appoggio dello stato a chi cerca di ridurlo, a patto che non si serva di argomenti colpevolizzanti e contro ragione come i vostri.
6. sugli indios, non mi date informazioni nuove che non conoscessi; onore a frate Bartolomeo Las Casas, un eroe del Cinquecento; ma la presa di posizione papale che citate e` del 1537, arrivava con 45 anni di ritardo e il dibattito del resto rimase aperto anche dopo; oserei dire, ma saro` di nuovo strumentalizzato, che quella stessa presa di posizione fu resa necessaria dal fatto che in precedenza dominavano tesi diverse.
7. sono molto divertito dal fatto che qualcuno ipotizzi che io abbia una dignita` di persona inferiore a quella di un down, che comunque per me e per la legge ne ha una piena, a parte alcune indubbi limitazioni oggettive della capacita` di decidere. quindi, prima che stabiliate di sopprimermi assieme ai medici abortisti in nome dei diritti del feto, vi saluto tutti caramente.
Non ritenere per se, è in efetti autoreferenzialità, ma la legge o un codice di diritto non si basa giustappunto sull’autoreferenzialità assertiva opinativa,giache se qualunque diritto si basasse sull’introduzione di locuzioni autoreferenziale,per assurdo nessun diritto si dovrebbe porre in qualunque società poichè ogni individuo paleserebbe un diritto a se stesso,entrando in conflitto con la società,ma questo il relativista etico certamente evita di dirlo.Dunque al contrario un sistema di diritto coerente, non si basa sul rispetto della volontà individuale sulla base del principio di autodeterminazione della libertà, ma al contrario palesante sulla limitazione della libertà individuale nella tutela della libertà sociale.
Ogni volontà individuale è limitata da altri dunque in realtà non c’è afatto un principio di autodeterminazione della libertà individuale.giachè ogni libertà individuale puo confliggere o meno con altre libertà e poichè è impossibile rispettare ogni singola volontà individuale,il principio di autodetrminazione della propria libertà si ritrova in contraddizione proprio con un qualunque società:proprio perchè è un equilibrio tra libertà individuale e libertà della società,non è coerente,infatti nessuno puo AUTO determinare una Libertà che configge con la Libertà Altrui.
1. infatti, se una qualche accidente dovesse ridurmi nelle condizioni di Eluana Englaro non ritengo giusto considerarmi ancora una persona e la mia soppressione non sarebbe un omicidio; l’ho lasciato anche scritto in un testamento; mi piacerebbe tanto che la mia volonta’ fosse rispettata.
Ovviamente questo punto non ha attinenza logica con l’argomento in discussione,dubito che si stia parlando di eutanasia,anche se parli di autodetrminazione della prorpia libertà,il fatto è che la legge sociale come anche concetto antropologico che ha avuto una sua evoluzione,una limitazione della propria determinazione particolare verso una comunità sociale,tale limitazione qualora non sia autoimpositiva viene mediante lo stato imposta coercetivamente,ovviamente valutando caso per caso.
Infatti mica “ti suicidi preventivamente rispetto alla possibilità” ,il punto è che nessuno in tal caso ha deciso per te se devi o non devi suicidarti,differenza di non poco conto dunque tra aborto e eutanasia che non sono equiparabili.Infatti dato il condizionale “SE” “capita x allora scelgo y”,non è la stessa cosa ovviamente nell’aborto ,altro punto tu puoi anche decidere di suicidarti,ma il resto della società può perfettamente decidere di non aiutarti a farlo sempre appellandosi al principio di “autodeterminazione della libertà” dunque non si vede afatto questa assolutizzazione di una legge degli stati che IMPONGONO leggi sull’eutanasia avviandone la possibilità sociale,infatti il paradosso del principio di autodeterminazione e che configge sempre con l’autodeterminazione altrui,semplicemente lo stato potrebbe a sua volta dire che è libero di autodeterminarsi quindi di non aiutarti affatto a suicidarti ma sopratutto un principio di autodetrminazione non genera diritto coetrno:
Sono libero di autodetrminarmi dunque non pago la tasse.
Sono libero di autodetrminarmi dunque non rispetto il suolo siciale e i beni comuni.
Si rileva quindi che piuttosto che autodeterminazione delle libertà e soddisfazione di autodetrminazione dei propri capricci edonostici è una visione della libertà deviata propria non tanto la rivendicazione di un diritto quanto alla rivendicazione di un capriccio sulla base di un qualche diritto, e quindi si spalanca una dicotomia nella libertà:
Esistono libertà e Libertà,alcune pongono l’individuo in armonia con la società altre semplicemente li fanno rivendicare diritti sulla base di capricci o per evidente deresponsabilizzandone propria,sopprimendo una proprio libertà equilibrata che non è autodeterminata ma autolimitata,con una libertà anarchica autodetrminata.
Che non implica che te lo impedisce per legge,ma bensì che non ti presta nessun aiuto materiale nel farlo.”Testamento biologico ” (appellativo improprio giachè un testamento esprime un linguaggio è una volontà di un pensiero,non una legge biologica)o meno non è un argomento, un tuo desiderio personale infatti non necessità l’imposizione sociale di terzi a esaudirlo, salvo non abbia un qualche senso,infatti la locuzione omicidio non la stabilisci relativamente a te stesso e ai tuoi desideri,infatti stabilire se è o non è omicidio sulla base solo di desideri e emozioni piuttosto che anche su ragioni non è certamente ,bensì su chi ti sta dando una mano o meno.Tuttavia a prescindere dal cambio di argomento,banalmente non esce molto più fondata la falsa analogia tra:
Aborto-Eutanasia che non complica sulla basa dell’eutanasia che sia legittimato maggiormente l’aborto,nè che sia ragionevole dire che non è necessario un embrione nell’identificazione non parziale,ma totale di, un essere umano,nel suo stesso continuum biologico.
2.Si puo anche giudicare infame (lascerei perdere la lessicologia da CosaNostra) in una qualunque discussione chiunque, o soggetto opinativamente quindi eseguire una banale calunnia che sia un Papa a terzi ma rimane tale,che “lei” o realtivamente per se in sè secondo un giudizio di opinione, stabilisca che Wojtila è stato un infame o meno,non avalla maggiormente il fatto che l’embrione non è necessario a quel continuum (nè tanomeno coimplica che tale Papa lo sia stato su base di preventivi “secondo me”):secondo me no.
Che tu abbia il seguente giudizio,tuttavia, non vuol dire che se anche mio padre fosse stato un pluriomicida serialkiller ,io né abbia responsabilità sociale tale che tu al posto mio avresti deciso che non sarei dovuto nascere,sulla base di non sequitur logici.Infatti per saperlo, dovrebbe sapere a priori come se avesse addirittura qualche attributo di onniscenza che cosa ne pensa, il problema e che modalmente un opinione per di più autoreferenziale dunque non è una conoscenza ma una credenza, e allora non puo saperlo per terzi,cosa nè penserà tale figlio senza che ancora sia nato, avanzando dunque una vera e propria pretesa di conoscenza assoluta su base di assolutismi soggettivistici,manca prima che di razionalità inferenziale di ragionevolezza.
Si esprime a priori,e si basa su meri asserti a priori,bé sembra ragionevole che nasca e che poi si esprima,non che per vacue opinioni, altri non debbano nascere dunque non possono esprimersi, perchè tu avresti “un diritto di esprimerti” a parte l’ego e l’egoismo smisurato che regge simili affermazioni.
Bhè, si sai ,”meglio sopprimerlo preventivamente o operazione senza senso?”,ragionamento che oltre non avere nè capo nè coda,è, Votjla non vojtila eminente mostruoso.Soprimere esseri umani solo perchè . ma molto ipocritamente :lei è vivo dunque opina che. Dice che avrebbe preferito non nascere piuttosto che sapere che suo Padre era uno stupratore.Ma ovviamente è un’opinione che non condivido ma la ha espressa,ma che abbia il diritto di esperimerla mi scusi se,e stò aggirando la retorica volteriana,non implica che non è un immensa stupidaggine priva di ragione oltre che di buon senso.Ma sopratutto lei non è in grado di stabilire sui propri sentimenti ipostatizzati,presentimenti personali se un concepito una volta adulto avrebbe preferito non nascere,questo lo afferma lei per lei.
Secondo tale ragionamento, non vedo che responsabilità nè hanno,e se per altro fosse stato doloroso saperlo,non implica che io non sono soggetto autonomo da mio padre,sia in senso positivo che negativo,salvo appunto non esista indipendenza tra genitori e figli e anzi,per l’esattezza pure la potesta genitoriale non si basa sull’autoderminazione della libertà,che un principio eretto a dogma.E tuttavia poichè so che ,al più ,è un argomento fallace retorico basato sulle emozioni giusto perchè l’eristica sciocca prende di sovente il sopravento:le sue emozioni non sono necessariamente le emozioni che dovrebbero provare altri,tantomeno si puo sapere sula base di presentimenti emozionali qualcosa.
Bhe evidentemente l’importante è essere vivi per poterci ridere sopra,a me non fa ridere affatto nè tanto meno faccio banale eristica sulla vita altrui.
notizia di poco fa:
Le Sezioni unite della Corte di Cassazione hanno annullato la sentenza della Corte d’Appello di Firenze che negava il risarcimento ai genitori. La legge 194 sull’aborto riconosce infatti il diritto di interrompere la gravidanza laddove la nascita determini un grave pericolo per la salute fisica e psichica della donna.
e questo e’ lo stato della questione in Italia, uscito confermato anche da un referendum non troppo lontano.
il diritto alla vita dell’embrione che si va formando non puo` mettere in pericolo o danneggiare la vita gia` completamente formata e consapevole della madre.
avete tutto il diritto di battervi per una legislazione diversa, naturalmente, ma con argomenti come quelli che portate farete davvero poca strada, anche perche` comunque quello che volete e’ irragionevole.
e con questo chiudo davvero e ringrazio per l’ospitalita`.
E come avevamo gia detto piu’ sopra, il fatto che un qualcosa sia ammesso/stabilito da una legge o da una Corte non necessariamente significa che quel qualcosa sia giusto. Credo che gli esempi a riguardo abbondino.
L’argomento “ad nauseam” non e’ un argomento.
“…ma con argomenti come quelli che portate farete davvero poca strada, anche perche` comunque quello che volete e’ irragionevole”
Nessuno dubbio che lei sia nel giusto. Ammiro le certezze dei liberi pensatori (?)
Si ci rende conto di certe posizioni di una irrazionalità ,questa si assoluta,bisogna abortire perchè ci sono gli stupri,e si e quindi non so bosgna abortire preventivamente perchè ci sono i ladri,e le persone si spaventano se una ladro entra in casa,dunque l’aborto va legittimato per legge.Sarebbero quetsi “gli argomenti” e le “ragioni”.
le tue, si’.
Caro Bortocal, quindi hai trovato qualcuno che ti faccia morire di fame e di sete come Eluana? Sei un genio! Ma se per caso quel qualcuno cambia idea? Non gli farai mica la morale? Anzi, gli farai la tua morale, da cui magari lui si è discostato. Dannata coscienza! Speriamo che tu non ti riduca mai nelle condizioni di Eluana e spero per te (e per me e per tutti) che ci sia qualcuno in grado di amarti così come sei, non di ammazzarti. Noto, però, che non sei in grado di descrivere le caratteristiche precise e universali di una persona. Strano, eppure le tue sono argomentazioni molto più ragionevoli delle mie. Così come noto che alle mie domande non hai risposto; quanto mi dispiace non poter parlare con uno ragionevole come te.
“Qualunque decisione in merito al momento in cui riconoscere natura completa di essere umano o in cui dichiararla estinta e’ convenzionale e arbitraria e non puo’ esserle attribuito valore assoluto ne’ tanto meno indiscutibile e le scelte relative vanno fatte con prudenza”: questa la incornicio e la sbatto in faccia a chi osa a dirmi che i nazisti sono degli assassini. Grazie Borto, a buon rendere!
Io, comunque, continuo a provarci: perché gli esseri umani già formati dovrebbero avere maggiori diritti di un essere umano in formazione? Di nuovo: non solo sono entrambi già esseri umani, ma quello in formazione è totalmente indifeso e non ha nessun colpa di essere stato concepito. Perché dovrebbe pagare una “colpa” non sua? Questo è lo stesso motivo per cui è ridicolo quello che hai detto sulle
suore e papa Giovanni Paolo II: dove tu immagini “odio e misoginia”, io ci vedo solo, per l’ennesima volta, la vittoria della vita e la saggezza della chiesa, che, da un male indescrivibile come uno stupro, non permette che ne derivi un altro ancora più grande, come l’uccisione dell’unico che non ne può nulla e che non può parlare per difendersi.
“Il diritto alla vita dell’embrione che si va formando non puo` mettere in pericolo o danneggiare la vita gia` completamente formata e consapevole della madre”: quindi, per salvare la vita alla madre in pericolo dobbiamo farci una legge che permette di ammazzare circa 120000 bambini all’anno con i soldi di tutti noi: tutte in pericolo di vita quelle madri a causa del loro bambino?! Oppure tutte danneggiate?! Ma pensarci su due volte prima di aprire le gambe?! Strano: a te che sei una persona ragionevole non sfiora il pensiero che ormai l’aborto è diventato un mezzo anticoncezionale per chi è incappato in una gravidanza indesiderata, il più delle volte per leggerezza?
Non so a che cosa ti riferisci, ma io ho appena letto che la Cassazione a Sezioni Unite ha rigettato la richiesta di risarcimento da parte di una coppia di genitori, perché non esiste «il diritto a non nascere se non sano», quindi non c’è «nessun danno»: http://www.tempi.it/blog/il-nostro-ordinamento-non-riconosce-il-diritto-alla-non-vita#.Vnr3pBXhDcs
informati meglio: la Cassazione ha saggiamente deciso che nessuno ha diritto al risarcimento per essere nato, anche dove la nascita sia accompagnata da menomazioni, e dunque ha respinto il ricorso, giustamente, per quel che riguardava il diritto del bambino ad essere risarcito, ma ha altrettanto saggiamente sancito che va esaminato il diritto dei genitori di essere risarciti dell’errore del medico che ha impedito loro di esercitare un diritto esistente, quello all’aborto di un bambino malformato.
per il resto trovo la discussione oramai oziosa, i diversi punti di vista sono stati chiariti e non credo potranno modificarsi, io mi sento un poco troll a continuare a criticare in casa altrui e non mi piace il maosochismo che mostrate dopo le brutte figure gia` accumulate…
se discutessimo da me avrei piu’ liberta’ di parola…
ho gia` detto che, se la chiesa non mettesse i bastoni fra le ruote e in Italia fosse meno ostacolata la pillola del giorno dopo, anche i comprensibili impulsi di pieta` per l’embrione soppresso ad uno stadio di formazione piu` avanzato non avrebbero modo di esprimersi.
e questo consentirebbe indubbiamente una riduzione degli aborti al terzo mese.
ribadisco che la vita e` un continuum, e che qualcuno piu’ talebano di te potrebbe estendere la tutela che si deve alla persona fino all’ovulo e allo spermatozoo; del resto in altre culture la tutela non riguardava il neonato di pochi giorni di vita o il primogenito, che anzi andava sacrificato a Jahve’ o a qualche altro dio; la collocazione al terzo mese di questo confine risponde alle sensibilita’ culturali attuali, ma si tratta di dati storicamente variabili.
credo che tu sappia meglio di me che comunque la bibbia ebraica differenzia nettamente l’embrione dall’uomo formato nella legislazione mosaica.
il confine attuale al terzo mese dal concepimento ha una lunga storia nella tradizione cristiana, che comprende anche san Tommaso; lo spostamento della dignita` umana piena al concepimento e l’attribuzione del carattere di persona umana, cioe’ di un’anima, al feto e` una innovazione di Wojtyla, a mio parere assolutamente eretica e mal fondata filosoficamente.
per Tommaso l’anima entra nel feto al terzo mese e non prima, anche se e’ ancora un’anima con facolta’ ridotte: ma Wojtyla ha abbandonato il concetto cristiano che sia l’anima, cioe’ la coscienza, l’elemento centrale che costituisce la persona, per mettere al suo posto – da vero ateo come era nel profondo – il progetto biologico del DNA.
con cio’ ha totalmente svalutato la dignita’ della persona umana, riducendo l’essere umano a programma e non identificandolo con la coscienza; errore teologico fondamentale, ribadito nell’atteggiamento sul fine vita: cosi’ l’essere umani diventa l’essere corpi umani e non sensibilita’, intelligenza, spirito…, anima dicevano gli antichi, persi i quali e’ finita anche la persona e sopravvive un corpo oramai inutile.
un atteggiamento laico e’ quello che si rende conto che, oggettivamente, vi sono conflitti tra i bisogni degli esseri viventi e che va cercato un punto di equilibrio, senza assolutizzare diritti particolari.
l’uccisione di un animale dal punto di vista della misurazione di paura e sofferenza ne crea certamente di piu` di quella di un feto nelle prime settimane di vita; e anche l’animale e’ assolutamente idifeso e degno di pieta`.
tuttavia non ne ottiene: chi ama i feti non ama gli animali e viceversa; dunque ecco i talebani animalisti come i talebani che mi viene da chiamare, scherzosamente, feticisti.
pero` feticismo sarebbe la parola giusta: innamorarsi di un dettaglio come se fosse il tutto, e sostenerlo ad occhi chiusi a tutto il resto.
mi spiace, ma la vita non e’ cosi` semplice come la fate voi.
Caro Bortocal, ma io da buon cristiano sono irragionevole, oscurantista e ideologico, quindi ti chiedo: secondo te il figlio che questa donna tiene in mano è una persona? Io non mi batto per una legislazione diversa: io mi batto per quel bambino!
http://it.aleteia.org/2015/03/17/il-bambino-che-sta-cambiando-il-dibattito-sullaborto/
mamma mia che schifo: ho dei conati di vomito.
Caro Bortocal, mi perdonerai, ma non riesco a non farti un’ultima domanda, forse quella più importante: perché solo “l’embrione che si va formando non può mettere in pericolo o danneggiare la vita già completamente formata e consapevole della madre”? Perché? E’ sotto gli occhi di tutti il fatto che, molto più dell’embrione, è il neonato a mettere in pericolo o danneggiare la vita della madre, no? Quindi, perché non permettere l’infanticidio? Chiamiamolo aborto tardivo o post-partum e tutto torna a posto, no? In Canada ci sono già arrivati, e tutto in nome della salute della madre: http://www.zenit.org/it/articles/il-canada-e-il-piano-scivoloso-dell-aborto Vorrai mica negare ad una madre il diritto alla salute solo prima che abbia partorito il proprio bambino e non dopo? Che discriminazione bella e buona!
Anche perché che cosa distingue un embrione da un neonato? Solo un numero diverso di cellule, no? Il fatto che uno stia dentro la pancia della madre e l’altro no? E cosa vuoi che sia: entrambi tanto devono comunque essere nutriti e protetti dalla madre, no?
Certo di una tua ragionevole risposta alle mie domande da fanatico, ti auguro un sereno Natale.
ho dato una risposta globale sopra.
forse e’ il caso che io aggiunga che non parlo di questi problemi astrattamente: nella mia famiglia e’ nato anni fa un bambino che ha avuto danni cerebrali pesanti e irreversibili alla nascita, purtroppo non prevedibili prima, perche’ dovuti alle modalita’ del parto, mal gestito dai medici.
noi tutti gli vogliamo bene anche oggi che ha 42 anni, naturalmente; pero’ considerando quali devastanti conseguenze ha avuto sull’equilibrio mentale di sua madre, in piena, pienissima coscienza dico che, se fossi stato consapevole prima della nascita di queste menomazioni pesantissime e che la madre sarebbe arrivata a tentare il suicidio non reggendo la situazione, avrei scelto il male minore, se fosse toccato a me decidere.
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