Sia lodato il padre della pastasciutta, chiunque esso sia, perché la sua invenzione dura mentre chi tenta di cancellarla perisce e viene dimenticato. E’ stato il caso del Manifesto della Cucina Futurista con il quale Filippo Tommaso Marinetti (1876 -1944) incoraggiava una crociata contro gli spaghetti: nessuno più lo legge, mentre invece gli spaghetti continuano a saziarci. E fra non molto sarà dimenticato anche il ristorante Noma di Copenaghen, da tre anni il migliore al mondo, dove snobbano la pasta per servire muschi, licheni, germogli di felce, trifogli acetosi e i cui clienti, dopo una spesa di 200 euro, debbono fare i conti pure con un’intossicazione alimentare. Sia dunque lodato il padre della pastasciutta, chiunque esso sia: la sua invenzione dura mentre chi tenta di sostituirla o di farne a meno s’illude. Una pasta lo seppellirà.
Una pasta vi seppellirà
09 sabato Mar 2013
Posted in cronaca

… il laganum romano, parente evidente della lasagna, era una sottile sfoglia di pasta che per il metodo di cottura (al forno o fritta in olio bollente) non corrisponde al nostro concetto di pasta (che necessita di una bollitura in acqua). Bisognerà aspettare il XIII secolo prima che le “lasagne” siano citate nelle fonti medievali; circa allo stesso tempo fa la comparsa anche la pasta filiforme, col nome inconfondibile di “vermicelli” …
un ulteriore passo fu compiuto quando non fu più servita nel brodo di cottura ma asciutta, diventando una vivanda a sé stante, in Italia la “pastasciutta” …
nel 1371 a Palermo fu stabilito un calmiere per “maccaruni blanki di symula e lasagni di simula” e per “maccaruni blanki di farina e lasagni di farina”, fissando un prezzo diverso per le due paste, l’una di grano duro, l’altra di grano tenero …
(da Chiara Frugoni, “Medioevo sul Naso”, 2001)
(penso che ti piacerebbe, è molto sugoso ;-))
Grazie mille della segnalazione, Beniamino! Cari saluti, Giuliano